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Xiaomi Mi4 ha una cover semplicissima da rimuovere rispetto a OnePlus One

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Xiaomi Mi4: ha una cover molto semplice da rimuovere rispetto ad esempio al OnePlus One, dove bisogna servirsi di attrezzi per poter permettere ai gancetti della cover di staccarsi dalla parte posteriore dello smartphone.

Xiaomi_Mi4_body_shell

L’operazione di rimozione e accesso al vano batteria viene mostrata in questa fotografia: per estrarre la back cover, e sostituirla con la gamma a disposizione davvero molto esclusiva (come ad esempio la scocca in marmo), sarà sufficiente una semplice ventosa.

Non è stata cosa da poco riuscire ad ottenere una cover removibile, considerando il fatto che stiamo parlando di un frame interamente in acciaio inossidabile di categoria 304, per la realizzazione del quale sono stati necessari 8 lavorazioni su macchine di tipo CN, 40 processi di lavorazione e 193 passaggi diversi che hanno dato vita a questo dispositivo di casa Xiaomi di nuova generazione: naturalmente il risultato finale è qualcosa di strabiliante.

Leggi anche: OnePlus One: ecco la cover in Bamboo

Abbiamo anche già redatto un articolo con tutti i dettagli relativi alla realizzazione di Xiaomi Mi4, contenente un video e diverse immagini atte ad illustrare il processo vero e proprio di fabbricazione del dispositivo; il filmato è reperibile a questo link.

Ecco una galleria:

Riguardo a questo dispositivo, ricordiamo anche la presenza di cover davvero esclusive, di cui si parla in questo articolo.

Voi che ne pensate di Xiaomi Mi4? Fateci sapere la vostra!

Wear Hotspot: ecco un’app che vi permette di controllare l’Hotspot del vostro smartphone

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Wear Hotspot è una nuova applicazione inserita all’interno del Play Store per quanto riguarda dispositivi con Android Wear che ci permette di eseguire la funzione di hotspot del nostro smartphone in un modo davvero semplice e veloce.

Il suo design è minimale, come conseguenza di tutto quello che è lo stile Android Wear, ma la sua funzione è stata studiata per agevolare gli utenti in determinate situazioni. Un esempio calzante per spiegare il suo utilizzo potrebbe essere quello di utilizzare un tablet e di aver necessità di connetterlo ad Internet trame l’hotspot del nostro Smartphone, in questo caso basterà agire tramite il nostro orologio Android Wear per attivare l’hotspot del telefono senza la necessità di farlo sul telefono stesso. Un’applicazione “comoda” che ci aiuta a rilassarci durante le vacanze!

L’app è gratuita e disponibile nel Play Store ed ha piena compatibilità con entrambi i dispositivi Android Wear che attualmente sono presenti sul mercato: Samsung Gear Live e LG G Wach.

Badge-Google-Play

Lo sviluppatore ci tiene a precisare, indicandolo nella descrizione dell’applicazione, che in alcuni casi si sono verificati dei problemi tra smartphone e smartwatch: la connessione era attiva ma lo smartwatch indicava il contrario.

Sicurezza Ford grazie al wifi

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La nota casa automobilistica americana ha progettato un indicatore di frenata elettronico (Electronic Emergency Brake Light) e un avviso di ostacolo in avvicinamento (Obstacle Warning), due nuove tecnologie per la sicurezza stradale messe a punto grazie all’ausilio di una comunicazione wifi tra i veicoli – nell’ambito di un grosso progetto che ha coinvolto più di 30 partner tra costruttori, istituti di ricerca, fornitori ed enti pubblici. Questo progetto, che prende il nome di Drive C2X, è stato finanziato anche dall’Unione Europea, che ha messo a disposizione 12, 4 milioni di euro.

Andiamo ad analizzare meglio questi nuovi strumenti per la sicurezza Ford.

  • Electronic Emergency Brake Light: avvisa il guidatore di improvvisi rallentamenti del traffico, anche quando questi avvengono in zone non in vista, ad esempio dietro una curva, l’ informazione viaggia da veicolo a veicolo riducendo di molto il rischio di incidenti stradali.
  • Obstacle Warning: funziona come l’ indicatore di frenata, ma questo avvisa il guidatore della presenza di eventuali ostacoli lungo la carreggiata, come pedoni, animali o veicoli in sosta.

Per arrivare alla conclusione di questa ricerca innovativa sono state usate circa 200 autovetture, i vari test sono stati condotti sia in pista che su strade pubbliche e tutto sembra far pensare che questa nuova tecnologia sia veramente un bel punto di partenza per la diminuzione degli incidenti.

Ford ha captato subito le potenzialità della comunicazione tra veicoli, portandoci verso una nuova frontiera, riuscendo ad assemblare un mezzo di locomozione e un mezzo di comunicazione, il tutto per un unica grande causa: la riduzione degli incidenti stradali.

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Infinity per Google Chromecast, nuovo aggiornamento

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Infinity è una delle poche app nata per il mercato italiano ad aggiungere un supporto per il lettore multimediale Google Chromecast e che ha appena aggiornato la propria app sia per Android che per ìOS inserendo il media streamer di Google e facendo di esso il primo fornitore di contenuti in lingua italiana disponibile agli utenti chromecast.

Costituisce un’importante novità per i possessori della chiavetta HDMI di Google ma anche per l’utenza interessata agli streaming mediaset ma che allo stesso tempo non sono in possesso di una tv compatibile, tale app consente di risolvere questo problema. L’utilizzo di Infinity su chromecast è facilissimo non molto diverso di AirPlay su ìOS, grazie alla nuova versione in presenza di chromecast sulla propria rete locale comparirà un’ icona in alto a destra nell’interfaccia dell’app e basterà selezionare semplicemente la chiavetta sulla quale desideriamo avviare la riproduzione.

Prima di iniziare la riproduzione l’interfaccia di controllo apparirà solo sullo smartphone o tablet mentre sulla tv apparirà uno screensaver di Infinity, dopo ave selezionato il contenuto che desideriamo riprodurre il player verrà riprodotto sulla tv mentre lo smartphone diventerà una sorta di telecomando. Lo streaming viene effettuato da google chromecast ed è possibile anche bloccare lo schermo del nostro smartphone o tablet e lasciare l’app in background lavorando tranquillamente su altre applicazioni; la riproduzione continuerà senza problemi sul televisore.

Dopo la prima versione di Infinity che non consentiva di selezionare opzioni come audio e sottotitoli, l’ultima rilasciata ieri da Android sembra non dare queste problemi anzi permette sia di cambiare la traccia audio ma anche selezionare la lingua dei sottotitoli. La qualità del video è strettamente collegata al tipo di contenuto. I miglioramenti da apportare sono ancora tantissimi in realtà e va ricordato che l’app non supporta la riproduzione nel caso in cui siano state effettuati jailbreack, root altre modifiche.

Takee One: lo smartphone olografico

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E’ questo lo smartphone destinato a cambiare per sempre il futuro degli smartphone. A prima vista sembra un qualunque smartphone se non fosse che Takee One ha la capacità di proiettare immagini 3D che galleggiano letteralmente sul dispositivo.

Takee One ha uno schermo di 5,5 pollici fullHD e una tecnologia che comprende 4 fotocamere situate nella parte posteriore del dispositivo olografico, in grado di seguire lo sguardo dell’ utente e generare ologrammi, anche se non è ancora chiaro come sia il funzionamento, che è qualcosa di assolutamente innovativo.

Lo smartphone Takee One è stato prodotto da un’ azienda cinese finora specializzata nella costruzione di vetri speciali per video e giochi online, il presidente dell’ azienda, Liu Meihong, ha dichiarato di aver deciso di intraprendere la strada degli smartphone per portare il mondo nel progresso con le cellule stereoscopiche e per raggiungere il suo obiettivo non sono mancati dei grossi investimenti, la cui cifrà però resta un mistero.

Questa tecnologia consentirà ai proprietari di Takee One non solo un eccezionale esperienza 3D nei giochi e nelle app, la ripresa e la visualizzazione di immagini e video tridimensionali, ma anche la possibilità di visualizzare mappe satellitari in 3D, rendendo quindi anche più facile e comodo l’uso di app per l’ orientamento come google maps.

Per quanto riguarda le altre funzioni Takee One avrà un processore Media Tek octa-core MT6592T, memoria interna da 32 GB, fotocamera posteriore da 13 megapixel, anteriore da 5 megapixel e batteria da 2500mAh.

Infine, stando alle dichiarazione del produttore, Takee One è costruito usando un’ innovativa tecnologia per il taglio dei metalli, materiali di prima qualità, e per i più benestanti ci sarà addirittura una versione limitata in oro 18k.

Programmare le vacanze con un’app

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Trattandosi del periodo in cui la maggior parte delle persone vorrebbero programmare le vacanze con un ‘app, anche se resta una fetta alquanto alta di coloro che sono ancora in cerca di offerte a prezzi stracciati; qui forniamo una guida sulle numerose app per smartphone che in maniera facile e veloce ci forniscono informazioni relative ad offerte su voli hotel e quanto occorre.

Stando a ciò che afferma Marco Martucci il creatore dell’app Volopiuhotel, il successo di queste app consiste nel vantaggio di poter cercare tutto ciò che ci serve a portata di un click, in piena mobilità e all’ultimo minuto senza l’ingombro del pc, tanto è vero che queste app ci permettono anche di confrontare prezzi di aerei, hotel e automobili da noleggiare, dandoci la possibilità di scegliere il pacchetto che più s’addice al nostro caso.

Cosa cercano le persone da queste app?

Ovviamente in primo luogo il risparmio, per cui grazie al sistema di comparazione che ci viene fornito da tali applicazioni, abbiamo a disposizione in tempo reale il prezzo più basso o il pacchetto più vantaggioso. Anche Momondo ha deciso di accontentare i propri utenti attraverso la creazione di un app che mette a confronto su  tutto il necessario per programmare la nostra vacanza, stesso discorso vale per Kayak e Liligo, ma esistono anche apposite app relative agli alloggi; grazie a pochi gesti, queste app garantiscono velocità e praticità.

Questa è la filosofia anche adottata da Blink Booking, trattasi di un app creata apposta per chi vuole spostarsi all’ultimo momento, infatti il suo motore di ricerca offre sistemazioni last second selezionando in maniera automatica tutte le offerte più competitive del giorno a partire dalle 11 del mattino – in pochissimi minuti è possibile selezionare la meta del nostro viaggio e prenotare direttamente, il punto debole è che mette a disposizione solo alcune soluzioni di viaggio intese come luoghi, vale a dire solo alcune principali città europee. Ma il problema si risolve facilmente, infatti se fossimo intenzionati ad un viaggio negli Usa basterà scaricare l’app gratuita Hotel Tonight valida per il giorno stesso fino alle due di notte.

Nel caso in cui i prezzi non sono alla portata della nostra tasca esistono anche app come SofaSurfing che ci mettono a contatto con persone di una città che vorremmo visitare e che sono disposti ad ospitarci. A tutto ciò si aggiungono anche tipi di app come quella Prezzi Benzina se decidiamo di visitare l’Italia in macchina ma anche l‘app Menodieci che ci fornisce una mappa sui luoghi in cui fermarsi a mangiare, e infine non può mancare l‘app Trip Journal che consiste in un diario di viaggio dove annotare le proprie impressioni e condividere stati di pensiero e foto con amici sui propri profili social.

Se anche tu vuoi programmare le vacanze con un’app facci sapere quale preferisci.

Dischi SSD: cosa sono e quanto sono importanti?

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Quando si procede con la scelta dei componenti per un PC da assemblare o se ne vuole acquistare uno in negozio, ci si ritrova spesso davanti ad un dubbio davvero complicato: prendere un HDD tradizionale o uno dei più recenti dischi SSD?

Le differenze sono tante, e la prima che salta all’occhio è proprio la differenza di prezzo. Basti pensare che per meno di € 50 attualmente di può prendere un HDD da 1 Tb a 7200 rpm, mentre un SSD da soli 250 Gb costa già intorno ai € 120! Ma perché un costo così elevato?

La differenza tra i due componenti è tangibile in molti aspetti. Innanzitutto sugli SSD non sono montate parti mobili, prevenendo così il rischio di surriscaldamento e di eventuali danneggiamenti. Gli SSD (unità a stato solido) si basano su una memoria flash, prevalentemente di tipo NAND escludendo parti meccaniche e magnetiche. Inoltre, sempre grazie a questa caratteristica, i dischi SSD non producono alcun rumore.

Inoltre i dischi SSD, rispetto a quelli HDD, consumano molto di meno anche in full load, anche se la differenza non è poi così importante e nell’ordine di qualche unità di Watt.

Ma la differenza più importante la si nota proprio a livello di prestazioni. I computer che montano un SSD riescono infatti ad avviarsi e spegnersi in pochi secondi, favorendo la loro operatività. Ma non è tutto qui, perché questa differenza di velocità di lavoro la si nota anche nelle velocità di scrittura e lettura (infinitamente superiori) e anche nell’avvio di programmi e nell’uso degli stessi. E’ come se avesse un processore particolarmente più potente in determinate situazioni.

Ma è innegabile che si tratti ancora di una tecnologia particolarmente costosa. 1 Gb su un disco SSD può arrivare a costare persino € 1 in più rispetto della stessa quantità su un disco HDD. Inoltre la durata della loro “vita” sembra non essere così lunga tanto quanto quella di un comune HDD, anche se i produttori garantiscono che nel giro di qualche anno questo problema verrà risolto!

E voi che ne pensate dei dischi SSD? Spendereste di più per la velocità perdendo in durata?

Le 10 app spia per smartphone Android e iPhone

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Se hai sempre sognato di essere come James Bond e di possedere tutto l’ equipaggiamento di una spia da oggi potrai avere tutto questo proprio nella tua tasca, grazie ad alcune app spia per smartphone che ora andremo ad analizzare.

  • 1. Sneakypix per iPhone è un app che ti permette di scattare foto o fare video senza destare il minimo sospetto, infatti mentre starai facendo i tuoi scatti occulti sul display del tuo Iphone apparirà la classica schermata di quando si fa una telefonata.
  • 2. Call Recorder per Android è un app che permette di registrare chiamate sia effettuate che ricevute; la sua semplicità è notevole, può essere attivata o disattivata durante la conversazione.
  • 3. Spy Recorder per iPhone permette di programmare l’orario e il giorno di registrazioni audio, in questo modo, stabilito un preciso orario, il tuo smartphone senza emettere il minimo suono inizierà una registrazione audio. Funziona anche se al posto di stabilire un orario stabiliamo un luogo, davvero notevole.
  • 4. Reconbot per iPhone, è simile a Spy Recorder, solo che permette anche di effettuare registrazioni video oscurando lo schermo, in modo molto discreto.

 

  • 5. Snapchat disponibile sia per Android che per iPhone è un app davvero sorprendente, serve infatti a inviare messaggi con immagini che si autodistruggono automaticamente 10 secondi dopo essere state visualizzate, una vera chicca!
  • 6. Call tracker per Android permette di controllare i movimenti, i luoghi visitati, le chiamate effettuate del proprio partner o del proprio figlio. Una vera app da stalker.
  • 7. Spy Cams disponibile sia per Android che per iPhone, è un app che ti permette di vedere in diretta video girati da telecamere pubbliche in tutto il mondo.
  • 8. Mobile Hidden Camera per Android ti permette di scattare foto senza che nessuno se ne accorga, la versione premium costa ben 40 dollari, ma contiene un set completo di diverse funzioni che farebbero invidia anche al famoso 007.
  • 9. Ear Spy per Android è l’ app dei più curiosi, grazie a questa infatti ti basterà indossare le cuffie e le conversazioni dei tuoi vicini si amplificheranno, in sostanza potrai farti facilmente gli affari delle persone nelle vicinanze.
  • 10. mCouple per Android è la classica app per chi si fida ciecamente del partner, in pratica si installa l’ app su 2 dispositivi e da quel momento in poi tutti i percorsi effettuati dall’ altro dispositivo non saranno più un segreto. Chat su social network, chiamate in entrata e in uscita, sms, posizione GPS saranno facilmente tracciabili.

Queste sono solamente alcune della app spia per gli smartphone, ma se ne conoscete altre non esitate a farcelo sapere nei commenti.

Backdoor su ìOS 7: ancora polemiche tra Apple e Jonathan Zdziarski

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Nonostante le voci di smentita da parte dell‘Apple, ancora non si ferma la polemica che va va avanti da qualche giorno sui vari social network, relativa alla presenza di backdoor su ìOS 7 di tipo governativo.

Dopo la pubblicazione del documento sui processi operativi, Jonathan Zdziarski ha risposto al gruppo Apple, sostenendo che le loro difese non sono soddisfacenti, poiché non avrebbe fornito chiare delucidazioni in merito alla questione. Ritornando alla vicenda, ricordiamo che qualche giorno fa l’esperto francese Jonathan Zdziardki aveva messo in evidenza la presenza di alcuni servizi ìOS 7 per agevolare sistemi di sorveglianza attraverso lo sfruttamento di connessioni usb, reti wifi e anche i network per cellulari.

Ovviamente la Apple non ha tardato a smentire qualsiasi rapporto con le autorità di tutte le nazioni in cui è presente rilasciando anche un documento dove spiegava a cosa servivano i processi messi sotto accusa dal francese. In un primo momento è sembrato che la vicenda fosse stata messa a tacere, ma Zdziarski, non soddisfatto dalle difese della casa di Cupertino, sul suo sito ufficiale ha dichiarato testuali parole:

Rendo merito ad Apple di aver riconosciuto questi servizi, e almeno di aver cercato di dare una risposta a quanti vogliono sapere perché tali servizi siano presenti – prima di tutto questo, non vi era nessuna documentazione sul file relay e sui suoi 44 processi ideati per copiare dati personali. Apple sembra comunque ingannevole sulle capacità dei processi, nel sminuirli, e questo mi preoccupa. Mi chiedo se i piani alti di Apple siano davvero consapevoli di quante informazioni non-diagnostiche vengano copiate, senza fili, bypassando la crittografia dei backup. Per quanto Apple stia minimizzando, sospetto che sistemerà gran parte dei problemi che ho sollevato nelle versioni future. Almeno lo spero. Sarebbe davvero irresponsabile per Apple non rispondere a queste questioni, soprattutto ora che il pubblico le conosce.

Sembra del tutto evidente che la polemica legata alle Backdoor su ìOS 7 non sia destinata a concludersi qui!!!

Ascend P7: Lo smartphone che segna l’ ascesa della Huawei

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La Huawei questa volta sembra aver proprio fatto centro, l’anno scorso ci aveva provato con Ascend P6, senza molto successo visti i difetti di gioventù – con Ascend P7 quest’anno l’azienda sembra essere maturata molto, tanto da piazzarsi al terzo posto tra le marche più importanti di smartphone.

Non c’ è dubbio, questa volta la Huawei, puntando sul design, ha creato uno smartphone estremamente elegante, con uso di gorilla glass 3 e metallo su entrambi i lati dello smartphone (leggerissimo) e con uno spessore di soli 6,5 mm.

Ascend P7 è dotato di un display da 5 pollici, che copre più del 70% della superficie anteriore dello smartphone. La risoluzione è da 1920×1080 megapixel, con i colori ben bilanciati.

La Huawei ha fatto un ottimo lavoro anche con la fotocamera, realizzando una fotocamera posteriore da 13 megapixel con flash LED e la possibilità di scattare foto panoramiche sia in verticale che in orizzontale con l’applicazione dei diversi filtri presenti. Sorprendente è la fotocamera anteriore di ben 8 megapixel pensata per stare al passo con i tempi e con le nuove mode dei social network, come quella dei selfie.

L’unica piccola pecca sembra essere l’ Hardware, il processore scelto dalla casa produttrice, sembra non reggere molto il confronto con le grandi marche, anche se non è da disdegnare, considerando il prezzo.

Il sistema operativo dell’ Ascend P7 è Android 4.4.2 kitkat personalizzato con l’ interfaccia Huawei Emotion UI 2.3; molto utili appaiono anche le 3 modalità di risparmio energetico: normale, intelligente e ultra e impostando quest’ultima ci permetterà di mantenere attive solo le funzioni chiamata e messaggi, facendo guadagnare al dispositivo preziose ore di autonomia.

Che ne pensate di Ascend P7?

Seat: in arrivo Android nelle auto per la casa Spagnola

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E’ ufficiale la notizia secondo cui la Seat, nota casa automobilistica iberica del gruppo Volkswagen, abbia deciso di supportare l’Open Automotive Alliance (OOA) inserendo servizi di intrattenimento e navigazione a bordo. E’ in arrivo android nelle auto, dunque, e Seat lo fa scegliendo il sistema Android attraverso la collaborazione con grandi aziende tecnologiche, che sistematicamente lavorano per l’integrazione di smartphone e tablet Android in-car (a bordo delle auto). La notizia è stata ufficializzata in occasione del Google I/O tenutasi a San Francisco, ricordiamo evento annuale di tecnologia che ha luogo nel quartier generale di Mountain View.

seat

Sappiamo che l’Open Automotive Alliance raggruppa aziende leader relative al settore tecnologico esclusivo per le case automobilistiche, il cui obiettivo consiste nell’integrazione del sistema operativo Android. L’OOA si è proiettata nella scelta dell’interfacciare Auto Android come modello standard a bordo di questi dispositivi e costituisce il futuro della connettività dandoci la possibilità di collegare il nostro smartphone o tablet con il sistema entertainment della nostra macchina, per far si che tutti i contenuti vengano riportati velocemente e facilmente con un utilizzo intuitivo, rispondendo alle esigenze del conducente delle autovetture, con interazione tra chi guida il veicolo e lo smartphone, riducendo anche rischi di eventuali distrazioni alla guida.

Proprio il Capo del Reparto per lo Sviluppo Elettrico Seat, Dietma Peters, ha sostenuto di ritenersi soddisfatto di questa collaborazione, poiché l’ampliamento di funzioni dei loro prodotti è la dimostrazione concreta e reale del loro claim technology to enjoy.

Arriva ChoreMonster per Android: il task manager per divertire i bambini!

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Che cos’è ChoreMonster?

Ovviamente non è facile tenere e bada i bambini, così pieni di energia e sempre desiderosi di immergersi in tutto ciò che è puro divertimento! A questo proposito può risultare utile ChoreMonster, un famoso task manager ideato per loro finora presente solo su iOS, che adesso sta per arrivare anche sui device Android in aiuto di mamme e papà di tutto il mondo esasperati dai loro vivaci pargoletti!

E come funziona? Diciamo che dopo aver eseguito una sorta di inizializzazione del proprio profilo, i bambini hanno la possibilità di segnare punti svolgendo lavoretti domestici o, comunque, commissioni di varia utilità. I punti ottenuti assolvendo a tali incarichi concorrono ad accumulare ricompense quali restare alzati fino a tardi, un certo numero di ore concesse per guardare la TV o per giocare, o addirittura “premi” più consistenti come gite, campeggi, eventi ricreativi vari!

Ma non finisce qui. Con ChoreMonster i bambini – sempre portando diligentemente a termine il maggior numero possibile di faccende – ottengono anche biglietti d’ingresso al cosiddetto Monster Carnival, dove possono vincere e collezionare mostri virtuali!