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Nexus 8 per Android L: eccolo in un video-concept

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Nexus 8 ancora non è uscito, non si sa ancora se sarà un dispositivo che sarà fatto o meno da HTC, ma ecco che su YouTube spunta un interessante video-concept con appunto un presunto Nexus 8 con a bordo Android L a 64-bit.

Questo video che adesso vi mostriamo non sappiamo fin quanto è attendibile, ma la cosa curiosa è che all’interno del video vengono già spiegate le funzioni di questo tablet, o meglio le feature.

Il video è stato realizzato da My Gadgetic. Il tablet è stato realizzato con lo stesso design del presunto dispositivo avvisato al Google I/O con Android L a bordo che debutterà il prossimo autunno.

Interessante anche il fatto che a fine video abbiamo la possibilità di vedere questo tablet a fianco ad un presunto Nexus 6, ovviamente anche lui sottoveste di concept.

Il dispositivo che viene mostrato nel video mette davvero in bella mostra la tecnologia BoomSound, che praticamente è la stessa tecnologia che abbiamo visto su HTC One M8.

Attualmente non ci sono informazioni ufficiali a riguardo di Nexus 8, o HTC Nexus 8, ma questo dispositivo è già molto interessante dopo aver visto i milioni di concept è già possibile farsi un’idea di come potrebbe essere il futuro tablet di casa Google.

Ecco il video concept:

Apple Touch ID a rischio per nuovi problemi di copyright infranti!

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Nuovi problemi per la casa di Cupertino che vede il nome Apple Touch ID a rischio per nuovi problemi di copyright infranti. La USPTO (United States Patent and Trademark Office) infatti ha rifiutato ufficialmente la richiesta presentata a Gennaio da Apple per la registrazione del marchio “Apple Touch ID”, per la presenza del marchio “Kronos Touch ID” già registrato presso lo stesso ente.

Secondo quanto riportato nella motivazione del rifiuto da parte della USPTO, registrando entrambi i marchi si sarebbe potuta creare confusione negli utenti data dalla similitudine dei termini. Nella vicenda è curioso notare che il marchio “Kronos Touch ID”, registrato dalla società nel lontano 2001 non è minimamente legato a sistemi di sblocco di dispositivi mobile tramite lettore d’impronte digitali.

Touch ID

Apple dovrà quindi trovare entro sei mesi una soluzione al problema e proporlo all’ente di registrazione statunitense, pena la rimozione forzata del nome Touch ID dai propri dispositivi, che attualmente vedono la sola presenza dell’iPhone 5S tra quelli dotati di lettore d’impronte digitali ai quali però, entro l’anno si aggiungeranno il nuovo iPhone 6 ed in nuovi iPad in arrivo in autunno inoltrato.

Aggiornamento Knock Code per LG G2 con brand TIM

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Grazie alla versione del firmware V20f, rilasciata alcuni giorni fa per la versione no brand, arriva l’aggiornamento Knock Code anche per i possessori di LG G2 con brand TIM.

Questo nuovo aggiornamento, oltre ad introdurre il Knock Code, aggiunge anche una serie di piccole  ma significative novità legate al sistema Android 4.4.2 e migliora anche la qualità delle immagini scattate con scarsa luminosità.

L’aggiornamento dovrebbe essere disponibile tramite OTA ed è possibile controllare anche manualmente forzando la ricerca attraverso le impostazioni dello smartphone seguendo il percorso: Impostazioni –> Generali -> Info sul telefono –> Centro aggiornamenti -> Aggiornamento Software –> Controlla aggiornamenti.

Si consiglia inoltre di scaricare il firmware tramite una connessione Wi-Fi per evitare di consumare il traffico dati disponibile oppure eseguendo l’aggiornamento manualmente collegando il pc al computer e seguendo le istruzioni presenti sul sito LG.

[button_link size=”medium” src=”http://www.lg.com/it/supporto-mobile/lg-G2″]Installazione Manuale tramite sito LGTEXT_HERE[/button_link]

Se avete provveduto ad installare l’aggiornamento Knock Code per LG G2 con brand TIM, fateci sapere le vostre impressioni commentando l’articolo.

Il processore MediaTek MT6595 octa-core supera i 47.000 punti in AnTuTu Benchmark!

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Era stato avvistato da tempo con diversi indiscrezioni a riguardo, ma ore è ufficiale e si presenta con un record incredibile, infatti durante la presentazione da parte della società Taiwanese, il processore MediaTek MT6595 octa-core supera i 47.000 punti in AnTuTu Benchmark, battendo in prestazioni ogni altro processore mobile attualmente in commercio.

MediaTek MT6595

Il nuovo MediaTek MT6595 octa-core non si distingue poi solo per le incredibili performance, ma anche per le funzionalità avanzate di cui dispone essendo il primo processore MediaTek dotato di tecnologia bit.LITTLE che consente la gestione separata dei due gruppi di quattro core interni (quattro Cortex-A17 e quattro Cortex-A7) attivandoli in base alle necessità e alle richieste delle applicazioni. Inoltre il processore dispone del supporto per le bande LTE FDD e TTD, per i display con risoluzione massima 1600 x 2560, per le fotocamere fino a 20 megapixel, le registrazioni video 4K UHD con funzionalità di slow motion. Infine il processore MediaTek MT6595 potrà raggiungere una velocità di clock massima fino a 2.2GHz che con tutta probabilità è la stessa utilizzata per garantire al processore utilizzato durante la presentazione di ottenere il punteggio da record su AnTuTu.

MediaTek MT6595

Attualmente non è stato ancora comunicato ufficialmente quando e quali device debutteranno con il nuovo processore MediaTek MT6595 octa-core, ma di certo c’è che se la società manterrà le attuali politiche di vendita, rendendo disponibile il processore ad un costo contenuto, molti produttori opteranno per questa velocissima cpu in sostituzione di componenti ben più costosi, Qualcomm Snapdragon in primis.

Via

Primo chip con supporto al 2K, porta 480fps e super slow-motion

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C’è un nuovo chip con supporto al 2K per smartphone che permette alcune nuove interessanti funzionalità. Il modello di cui stiamo parlando è L’MT6795 MediaTek ed è quello che l’azienda chiama una ‘vera‘ soluzione octa-core con LTE a bordo oltre ad essere il primo al mondo a supportare il 2k con risoluzione a display fino a 1600 x 2500.

L’MT6795 è un chip a 64-bit per dispositivi Android premium e funziona ad una frequenza massima che arriva fino a 2.2GHz, supportato da una memoria dual-channel LPDDR3 fino a 933MHz.

Cosa c’è di veramente eccitante in questo processore?

Il fattore più impressionante è che il chip con supporto al 2k MT6795 supporta riprese video fino a ben 480 fotogrammi al secondo a 1080p Full HD permettendo un video slow motion veramente super; consideriamo che 480 fps sono ben 16 volte il normale 30 fps. Inoltre, questo chip supporta anche i display con frequenze di refresh fino a 120Hz ed è in grado di registrare e riprodurre video 4K Ultra HD usando meno energia.

L’MT6795 arriva insieme ad altri due chip a 64-bit MediaTek:

  • MT6752 per dispositivi di fascia media
  • MT67932 per gli utenti entry-level.

La data di uscita dei primi dispositivi con la MT6795 octa-core dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno, e viste le caratteristiche, chi non vorrebbe avere un chip con supporto al 2k come questo?

Quadrante di Star Trek sugli indossabili Android!

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Che per gli indossabili Android arrivasse prima o poi il quadrante di Star Trek era ormai inevitabile, soprattutto tenendo conto del recente ingresso sul mercato degli orologi più geek del momento: l’LG G Watch e il Samsung Gear Live. Niente di più appropriato, dunque, come espressione di benvenuto a questi due gioielli super tecnologici, di una watch face che richiami la serie fantascientifica più popolare della storia della televisione.

La skin “Starwatch“, dal design inconfondibile realizzato sulla base dell’interfaccia del computer della Flotta Stellare, è disponibile sul Google Play Store e per averla non dovrete far altro che installarla sul vostro smartphone e sincronizzarla all’orologio Android. Potete star certi che catturerà l’attenzione e il consenso di qualsiasi fan del mitico show abbiate intorno (poi sta a voi decidere se sia un bene o un male…)! E allora non ci resta che augurarvi, con le dita della mano destra rigorosamente schierate nello storico saluto vulcaniano, “Lunga vita e prosperità“!

Sony D6603 visto al FCC: possibile Sony Xperia Z3

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Sony D6603 è la sigla dello smartphone della casa nipponica che ha fatto la sua prima comparsa all’FCC, ne stiamo parlando tanto in questi mesi e finalmente ecco che fa la sua comparsa all’FCC.

Gli ID di registrazione corrispondono a PM-08800 PM-0801, e si distinguono in D6603 e D6616, e queste sigle dovrebbero corrispondere a due mercati praticamente diversi, infatti uno si pensa che sia per il mercato europeo mentre l’altro sia la variante per i mercati orientali.

I documenti dell’FCC a riguardo di Sony D6603 rilevano i seguenti dati: supporto alla connettività LTE su bande 2,4,5,7,13 e 1. Ovviamente Wi-Fi, bluetooth, GPS, NFC anche se questi componenti non sono attualmente una sorpresa.

Per quanto riguarda invece i dettagli della scheda tecnica, secondo indiscrezioni il Sony D6603 dovrebbe offrire una fotocamera da 20.7 megapixel, che è praticamente la stessa degli altri Sony;  il cuore dello smartphone dovrebbe essere composto da uno Snapdragon 801, 16GB di storage interno (probabilmente espandibile) e 2GB di memoria RAM; ovviamente, dato che stiamo parlando di Snapdragon 801, avremo probabilmente anche la Adreno 330 per quanto riguarda la GPU.

Relativamente alla memoria RAM c’è ancora qualche dubbio: come sappiamo lo Z2 ha ben 3GB di memoria RAM ed è alquanto strano constatare che questo dispositivo ne abbia solamente 2, ma comunque è ancora tutto da vedere.

Ecco il disegno dell’FCC:

Sony D6603

Iniziato l’aggiornamento a Windows Phone 8.1 per i Lumia di Nokia

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È iniziato ufficialmente l‘aggiornamento a Windows Phone 8.1 per i Lumia di Nokia , disponibile via OTA, che porta anche la personalizzazione per i possessori di un “device” Nokia di alcune funzioni esclusive con l’aggiornamento a Lumia Cyan.

Andando nelle Impostazioni, alla voce aggiornamenti, si potrà verificare la presenza dell’aggiornamento manualmente. La procedura d’installazione dura circa 30 minuti, al termine della quale il dispositivo verrà riavviato dando accesso alla nuova Start screen aggiornata con  le nuove funzioni.

La distribuzione è in fase di rilascio globale, quindi non tutti i possessori dei dispositivi Windows 8 potranno scaricare immediatamente l’aggiornamento; inoltre alcuni modelli, come quelli legati agli operatori di telefonia mobile, sono ancora in fase di test;  si prevedono dunque per l’Italia tempi leggermente più lunghi rispetto ad altri paesi.

Lo stato di rilascio dell’aggiornamento a Windows Phone 8.1 potrà essere controllato cliccando sul tasto seguente:

[button_link size=”medium” src=”http://www.nokia.com/global/support/software-update/wp8-software-update/availability-in-europe/”]Rilascio WP8.1 Nokia Lumia[/button_link]

Vi ricordiamo che tra le novità più interessanti dell’aggiornamento a Windows Phone 8.1, figurano: la nuova tastiera con la funzione Swype che dovrebbe velocizzare la composizione di testi, l’Action Center per gestire le notifiche e agire sulle impostazioni delle connessioni come Wi-Fi o Bluetooth, l’ assistente vocale Cortana (non ancora disponibile in Italia). Inoltre sarà finalmente possibile personalizzare lo sfondo della schermata Start con la propria immagine preferita o con una di quelle disponibili tra le opzioni.

Avete già eseguito l’aggiornamento a Windows Phone 8.1 per il vostro dispositivo? Aspettiamo i vostri commenti e giudizi sulle novità introdotte da Microsoft!

LG G3 S (LG G3 Mini) svelato grazie ad un manuale utente trapelato online

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Da diverso tempo si parla del nuovo LG G3 Mini, versione simile all’attuale top di gamma G3 di LG ma con display di dimensioni ridotte rispetto al fratello maggiore dal quale si distinguerà anche per la mancanza di alcune funzionalità. Oggi grazie ad un manuale utente completo trapelato dalla Germania, possiamo scoprire non solo che il nuovo dispositivo si chiamerà LG G3 S , ma anche le caratteristiche complete.

Il manuale del nuovo LG G3 S è relativo al modello D722V del dispositivo e realizzato appositamente per il gestore telefonico Vodafone.

Dall’aspetto del tutto simile al G3, il nuovo LG G3 S (D722) sarà dotato di un display da 5 pollici LCD IPS con risoluzione HD (720p), processore Qualcomm Snapdragon 400 quad core da 1.2Ghz, 16GB di memoria interna, 2GB di Ram, fotocamera posteriore da 8 megapixel con OIS (stabilizzatore ottico d’immagine), fotocamera anteriore da 2 megapixel, batteria da 2.540 mAh. Per quanto riguarda la connettività, LG G3 S potrà connettersi alle reti 4G LTE ed utilizzerà il sistema operativo Android 4.4.2 KitKat con la medesima interfaccia Optimus UX di LG e molte delle funzionalità del G3, come ad esempio la possibilità di scattare selfie con delle semplici gesture.

LG distribuirà il nuovo G3 S / G3 Mini in tutto il mondo, Italia compresa e sicuramente l’arrivo di questo manuale online non può che anticipare una commercializzazione ormai prossima, con la speranza di poter provare presto il prodotto per voi così da rilasciarne una recensione completa sul nostro sito.

 

Apple iWatch con display di due differenti dimensioni e tre varianti?

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Continuano a trapelare, incessanti, notizie da ogni parte del mondo riguardanti l’attesissimo ed ancora avvolto dal mistero, primo smartwatch della casa di Cupertino. Proprio secondo gli ultimi rumors appena rilasciati, avremo un Apple iWatch con display di due differenti dimensioni e tre varianti al momento del lancio.

iWatch-may-have-two-sizes-and-three-models-at-launch

Già in passato erano arrivate indiscrezioni sulla possibilità che l’Apple iWatch verrà commercializzato con display di differenti dimensioni. L’idea di utilizzare due display differenti sarebbe stata adottata da Apple per adattare lo smartwatch al polso di uomini e donne e secondo il famoso analista Ming-Chi Kuo, profondo conoscitore dei segreti Apple, queste dimensioni sarebbero di 1.3 pollici per il modello dedicato alle donne e 1.5 pollici per quello dedicato agli uomini. Oggi però il giornale Economic Daily di Taiwan pubblica un articolo nel quale dichiara di aver saputo da una fonte interna ad Apple stessa, che iWatch sarà commercializzato in tre varianti con display di due differenti dimensioni, 1.6 pollici per il più piccolo ed 1.8 pollici per quello più grande, quindi con dimensioni leggermente superiori a quelle comunicate da Kuo precedentemente.

La fonte Apple avrebbe aggiunto poi che il modello da 1.8 pollici sarà disponibile in due varianti, una delle quali con vetro in zaffiro conosciuta come versione “fashion“, mentre l’altra nominata versione “sport“.

Secondo quanto riportato iWatch sarà rilasciato nel Q3 2014, in contrasto però con quanto dichiarato da Kuo che prevede l’uscita del primo smartwatch non prima di Novembre.

A questo punto non ci resta che attendere ulteriori notizie sul nuovo iWatch con la speranza che Apple confermi i rumors giunti fino ad oggi, proponendo uno smartwatch in grado di segnare un nuovo livello di qualità e funzionalità nel neonato mondo dei dispositivi indossabili.

iPhone 6 clone: ecco il primo iPhone 6 clonato

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iPhone 6 clone: ancora non è stato presentato il nuovo device di casa Apple ma ecco che qualcuno si è già “inventato” il clone del futuro dispositivo di casa Cupertino, uno smartphone che a bordo ha (ovviamente) Android ma con una veste grafica del tutto in stile iOS.

Questo clone di iPhone 6 si chiama Wiko i6; ha una scheda tecnica non proprio formidabile ma che comunque dà già una prima idea del design del futuro iPhone 6 che comunque sembra una riproduzione fedele dell’iPhone 5s, tranne che per quanto riguarda i bordi.

Secondo quanto riferito, la scheda tecnica del Wico i6 è composta da uno schermo da 1704 x 960 pixel (meno attraente questo schermo a fianco ad iPhone 5s), un SoC quad-core (si pensa ad un mediatek), 2GB di memoria RAM, 32GB di storage interno e la versione di Android è la 4.4 kitkat; ovviamente è stata completamente rielaborata l’interfaccia grafica di sistema allo scopo di farla apparire totalmente identica a quella iOS.

L’interfaccia che ci mostrano questi video è davvero abbastanza ricca di lag, quindi non è proprio un dispositivo da comprare.

Comunque è davvero molto interessante vedere il clone di un prodotto che attualmente non è stato ancora lanciato, questo smartphone potrebbe essere il pre-iPhone 6? E cosa risponderà Apple al suo fondatore? Staremo a vedere.

Ecco i due video dove ci viene mostrato l’iPhone 6 clone:

Alleanza tra giganti tecnologici sul trattamento economico degli impiegati: Facebook non aderisce e tenta di reclutare personale Google

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La diatriba ebbe inizio nel 2011 quando si sarebbe costituita una sorta di alleanza tra giganti tecnologici; nello specifico alcuni di questi tra cui Apple, Google, Intel e Adobe furono accusati di cospirare allo scopo di pianificare a tavolino la retribuzione dei propri impiegati, evitando così di sottrarsi a vicenda il personale lavorativo; l’intesa violava chiaramente le norme giuridiche anti-trust e sopprimeva ogni competizione tra aziende per aggiudicarsi gli impiegati. Poiché in seguito si unirono al ricorso ulteriori presunte parti lese, la causa iniziale confluì nel 2013 in una vera e propria azione di classe. Sembra che Lucasfilm, Pixar e Intuit si fossero infine accordate con una somma di 20 milioni di dollari, mentre le quattro aziende sopracitate andarono in giudizio nel mese di maggio. Al momento queste avrebbero proposto di negoziare anch’esse col versamento di 324,5 milioni di dollari, che però non avrebbero raccolto il consenso di tutte le parti in causa dato che la richiesta iniziale di risarcimento corrispondeva a 3 miliardi di dollari. Ancora non si sa se il Giudice incaricato, Lucy Koh della US District Court, approverà l’offerta.

La vicenda, comunque, offre un piccolo quadro di quelli che paiono i retroscena della politica adottata da Google in merito alla gestione dei propri lavoratori. Le informazioni riguardanti tale politica provengono da documenti che sarebbero stati pubblicati lo scorso venerdì dal Giudice Koh, e per i quali il colosso di Mountain View avrebbe presentato una richiesta di chiusura con sigilli poiché contenenti corrispondenza elettronica intercorsa tra i propri funzionari (alle prese con tentativi di Facebook di reclutare staff Google). Le email in oggetto annoverano messaggi di confronto diretto con cui gli addetti Facebook all’assunzione di personale vengono allontanati dagli impiegati Google, e controproposte di Google inviate a dipendenti propri dopo tentativi di reclutamento da parte di Facebook, a un’ora di distanza da questi ultimi. Sembra che le stesse testimonino persino procedure di reclutamento di impiegati Facebook eseguite personalmente dai co-fondatori di Google.

Dunque, a quanto pare, Facebook non solo non avrebbe mai aderito alla sospetta alleanza, ma sarebbe anche stato considerato dai giganti in questione una minaccia da tenere alla larga, per quel che riguarda/va la ricerca e assunzione di nuove giovani menti.