Nuovi Google Pixel, manca il jack 3.5mm per offrire una migliore esperienza audio

I nuovi Google Pixel sono ormai realtà e portano con sé le stimmate dei migliori smartphone presenti sul mercato. Si pensi, ad esempio, all’ottima fotocamera, ad una scheda tecnica completissima ed alla presenza della tecnologia eSIM, alla prima apparizione assoluta su di un dispositivo mobile. Tante conquiste e punti interessanti di cui andar fieri, insomma, che però non riescono a colmare quella sorta di amaro in bocca provocato dall’assenza del jack audio da 3.5 millimetri, scelta quest’ultima copiosamente criticata dagli appassionati e non degli smartphone Google.

Una mancanza che però ha delle giustificazioni, come ha tenuto a precisare il Community Manager Orrin Hancock, quasi investito del compito di spegner l’incetta di polemiche e commenti duri. <<I nuovi Google Pixel sono ancora dotati di una presa per le cuffie>> sentenzia il dirigente di Mountain View. Non c’è ma si vede, aggiungeremmo noi, visto che <<il jack audio da 3.5mm è stato appena trasferito nella porta USB-C>>. Il perché di questa scelta è presto detto: i nuovi smartphone Google <<si allineano ad alcuni dei migliori smartphone in commercio>>, senza rinunciare – neppure in modo troppo velato – a richiamare Apple ed ai nuovi iPhone.

Ma guai a parlare di mero copia-incolla. Secondo Hancock, l’aver rimosso l’ormai classica e sempre meno diffusa porta da 3.5 millimetri permette a Google di offrire una migliore esperienza audio e digitale, in special modo tenendo conto del fatto che stiamo spostandoci verso un futuro senza frontiere. E qui si iscrive netto il richiamo al progetto Made by Google e Made for Google, nel tentativo di offrire agli utenti i migliori accessori pronti a suggellare in modo ancor più marcato l’esperienza d’uso con i nuovi Google Pixel.

<<Google Pixel 2 e Pixel 2 XL sono compatibili con le cuffie USB-C che supportano l’audio digitale>> continua il Community Manager di Big G. Che tiene a rimarcare in seconda battuta la scelta di aver inserito, nella confezione di vendita dei nuovi smartphone Google, un adattatore che andrà collegato alla porta USB-C e investito del compito di convertire l’audio tramite il dispositivo dotato di jack da 3.5mm.

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