Il primo iPhone 5G potrebbe arrivare nel 2020 con modem Intel

Con i bandi delle licenze appena assegnati dove Telecom, Vodafone e Iliad si aggiudicano le frequenze più ghiotte del 5G, i produttori cominciano a pensare ai futuri smartphone ultraveloci. Mentre il lancio commerciale è previsto nel 2020, per il nostro Paese, a livello globale i primi ad accendere reti 5G saranno Stati Uniti e Corea, che contano di tagliare il traguardo già nel 2019.
Tra i produttori che iniziano questa corsa al 5G Apple non dovrebbe essere tra le prime, almeno non tra quelle che lanceranno uno smartphone 5G per il prossimo anno.
Secondo quanto affermato da PhoneArena, tramite un rapporto di Fast Company, i primi iPhone 5G arriveranno nel 2020. Citando una fonte anonima “con conoscenza dei piani di Apple”, la rivista americana sostiene che il chip modem Intel a 10 nanometri 8161 verrà utilizzato esclusivamente per gli smartphone del futuro. Apple ha utilizzato i modem di Qualcomm e Intel dal 2016, ma sembra che Cupertino voglia mantenere i rapporti solamente con Intel.
Gli attuali test sono stati eseguiti con un chip 8060 leggermente più vecchio, e i risultati non sono troppo incoraggianti. Apparentemente, Intel sta lottando per ridurre la dissipazione del calore dei componenti che influisce negativamente anche sulla durata della batteria. 
La fonte afferma che Intel è fiduciosa nella sua capacità di risolvere il problema con il tempo, ma Apple pensa anche a MediaTek come piano di riserva. Parlando della concorrenza Android, produttori come Samsung, Huawei e Xiaomi utilizzeranno il modem X50 5G di Qualcomm che, a differenza di quello Intel, non si surriscalda tanto.
L’apparente decisione di Apple di approcciarsi al problema lentamente potrebbe non sembrare una buona notizia per alcuni, ma un approccio conservativo potrebbe essere  invece una buona linea di condotta. Se ci pensate a che serve far uscire telefoni con modem 5G coem il recente Xiaomi Mi Mix 3 se queste funzionalità non saranno utilizzate finché non ci sarà una rete 5G attiva?
E sebbene alcuni operatori wireless negli Stati Uniti e in tutto il mondo renderanno presto disponibile la tecnologia, la copertura mondiale non sarà così estesa per diverso tempo.

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