Nuovo trojan bancario su Android: come fermare “Nexus”

I virus trojan, o trojan horses, sono malware molto ingannevoli creati per insinuarsi nel device di chi li scarica e assumere il controllo di tutte le funzioni, bloccando, modificando e cancellando i dati al suo interno. Spesso sembrano dei file scaricabili di una certa utilità e agiscono senza che l’utente se ne renda conto. Il seguente articolo spiegherà come difendersi dall’attacco di questi virus.

Nexus: cos’è e come difendersi

Un nuovo trojan horse chiamato Nexus sta minacciando il settore dell’Internet Banking. Si presenta come un servizio a pagamento, ma in realtà è una botnet per Android molto insidiosa, che ha già minacciato 450 applicazioni finanziarie attraverso il furto di credenziali di accesso ai portali bancari e ai portafogli di criptovalute.

Ma come fare per difendersi da questo tipo di malware? Per proteggersi da questo pericolo informatico, prima di tutto, è necessario installare un antivirus, ricordando che ne esistono alcuni particolarmente adatti per Android, e aggiornarlo regolarmente. Dopodiché è sempre meglio evitare di collegare al proprio PC chiavette USB di cui non si conosce la provenienza, e non aprire allegati contenuti in e-mail sospette. Infine, si dovrebbero scaricare file, programmi e applicazioni solo da siti affidabili e da Store riconosciuti. È fondamentale non fidarsi mai di finestre popup che chiedono di scaricare software, perché con tutta probabilità hanno scopi malevoli.

Cyber attacchi in continuo aumento

Secondo l’ultimo Rapporto Clusit, in Italia nel 2022 sono stati individuati ben 39  milioni di malware: di questi, 35 milioni erano trojan horses. Questa cifra equivale allo 0,7% di tutti i file malevoli riscontrati nel mondo, pari a cinque miliardi. Inoltre, rispetto all’anno precedente, il nostro Paese ha evidenziato un aumento del 169% di attacchi informatici e l’83% di essi ha avuto un alto livello di gravità.

Gli strumenti più utilizzati sono stati malware, phishing, social engineering e DDoS. Gli ambiti italiani più colpiti sono stati quelli governativi e manifatturieri.

Secondo il rapporto sulla sicurezza ICT in Italia, la grande maggioranza degli attacchi ha scopi criminali (93%); altre finalità rilevate sono spionaggio, sabotaggio, guerra informatica e vari tipi di attivismo.

Nel mondo, invece, la crescita degli attacchi si è attestata al 21%, sfiorando la quota di 2.500 azioni critiche o gravi. Infine, si è notato che diverse infrastrutture fondamentali non dispongono di misure di sicurezza adeguate alle crescenti minacce. Anche per questo è fondamentale diffondere consapevolezza tra i cittadini.

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