Cos’è e come funziona la ricarica rapida

La ricarica rapida è una tecnologia oggi molto diffusa di cui pochi conoscono l’esatto funzionamento. Si parla di un modo (come dice la parola stessa) per ricaricare più velocemente le batterie dei dispositivi tecnologici. Un esempio su tutti: lo smartphone viene ormai usato di continuo, ma la sua batteria tende a scaricarsi velocemente. Avere un dispositivo che consente una ricarica in tempi molto celeri diventa fondamentale per non dover rinunciare a tutte le sue funzionalità. A tale proposito è ancora più utile acquistare un power bank a ricarica rapida, che permette di ricaricare in tempi record i propri dispositivi ovunque ci si trovi. A ben vedere, infatti, il problema non è tanto l’autonomia degli smartphone quanto la loro velocità di ricarica.

Come funziona questa tecnologia?

Per dare una prima idea del funzionamento di questa tecnologia, basta dire che consente di ripristinare l’80% della batteria in circa 30 minuti. Le innovazioni degli ultimi anni hanno consentito di arrivare a dimezzare i tempi della ricarica grazie al sistema Quick Charge 4.0 di ultima generazione. Questa particolare tecnologia è stata sviluppata da Qualcomm, azienda nota nel campo della produzione di processori come lo Snapdragon.

Il funzionamento è riassumibile in questo modo: il device assimila il massimo possibile di energia durante i primi minuti, e in seguito abbatte gradualmente questo valore, in modo tale da non danneggiare la batteria. Così facendo, si riduce la produzione di calore e si limita il surriscaldamento del device. C’è da dire che per il funzionamento di questa tecnologia devono sussistere due requisiti: la presenza di un dispositivo compatibile con quick charge (dunque con processore Snapdragon), e la presenza di una fonte di alimentazione a sua volta compatibile con questa tecnologia (e certificata da Qualcomm).

Tipologie di ricarica Quick Charge

Come anticipato, negli anni la Qualcomm ha sviluppato diversi aggiornamenti relativi alla piattaforma Quick Charge. Il primo sistema è il 2.0, che consente di raggiungere in soli 30 minuti un ripristino della carica dallo 0% al 50%. Il secondo aggiornamento risale al 2015 (quick charge 3.0) e compie un notevole passo in avanti rispetto alla precedente generazione: in tal caso, si è arrivati fino a una ricarica dell’80% di una batteria in soli 35 minuti, a patto di avere un device e una fonte compatibili. Questo risultato è stato reso possibile per merito di un innovativo algoritmo di calcolo noto come INOV. Infine si arriva alla versione 4.0 del quick charge, attualmente disponibile solo nei dispositivi che montano un processore Snapdragon 835. La nuova tecnologia aggiunge un incremento di velocità pari al 20%, più un aumento di efficienza pari al 30%, rispetto alla precedente.

Power bank con ricarica rapida

In commercio è possibile trovare fonti di alimentazione portatili note come power bank dotate di una tecnologia di ricarica rapida. Questi device sono molto utili e si prestano a tantissimi usi diversi, come si può capire guardando i numerosi power bank personalizzabili con logo aziendale disponibili sui siti specifici. Si tratta, infatti, di gadget che possono essere usati anche dalle aziende per scopi promozionali e di fidelizzazione dei clienti.

Per scegliere correttamente il dispositivo più performante dotato di tecnologia Quick Charge serve valutare una serie di aspetti chiave:

  • Capacità: la capacità viene espressa in mAh (milliamperora) e deve corrispondere ad un valore superiore a quello della batteria. Ad esempio, per caricare un device da 3mila mAh e uno da 5mila, si consiglia di acquistare un power bank da 10mila mAh.
  • Porte USB: il numero e la tipologia di porte USB permettono di ricaricare più device insieme in tempi rapidi.

Dispositivi che supportano la tecnologia

I dispositivi, per essere compatibili con il sistema quick charge, devono necessariamente possedere un processore Snapdragon di Qualcomm e l’apposita certificazione. Naturalmente, in base alla versione della CPU, può cambiare anche la tipologia di ricarica rapida: per fare un esempio, ad oggi lo smartphone Razer Phone è l’unico che può contare sia su una CPU Snapdragon 835, sia sulla certificazione 4.0.

Nell’elenco dei device compatibili con la 3.0 troviamo HTC U11, LG V30, Nokia 8, Asus Zenfone AR e tanti altri ancora. Ad ogni modo, per avere la lista completa e la relativa compatibilità, si può consultare l’elenco presente sul sito di Qualcomm.

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