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Open Source e spesa pubblica: il caso della polizia Francese

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La polizia francese sta migrando il sistema operativo di 85.000 personal computer da Windows a Linux. La distribuzione adottata è Ubuntu Desktop Edition, che molti di voi conosceranno già molto bene. Il comandante della “Gendarmerie Nationale” Jean-Pascal Chateau ha dichiarato che, grazie al supporto di canonical,  ridurrà di ben 2.000.000 di euro l’anno la spesa per le licenze d’uso software, migliorando anche in sicurezza. 4.500 macchine saranno riconvertite in server locali, così da risparmiare anche sull’hardware.

Dal sito di canonical, i dettagli del caso:

Di seguito quanto riportato nell’introduzione

“Il team IT della “Gendarmerie Nationale” deve garantire che le forze di polizia possano fornire un servizio pronto e conveniente a livello nazionale. Con la crescita dei costi delle infrastrutture IT, l’organizzazione ha deciso di rivedere il suo precedente ambiente Microsoft based. Dopo il passaggio da Microsoft Office ad OpenOffice.org e da Internet Explorer a Firefox, le forze di polizia hanno deciso di migrare 85.000 PC a Ubuntu Desktop Edition. La migrazione ad Ubuntu Desktop ha garantito un risparmio per le forze di polizia di € 2.000.000  l’anno in licenze. Con la conversione di 4.500 macchine a local server, ha anche ridotto drasticamente la spesa per l’hardware.”

Il case study è reperibile qui:

iPod: farlo funzionare in ambiente Linux con SongBird 0.3

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iTunes è l’unico software ufficiale in grado di aggiungere e rimuovere canzoni ed in generale di gestire un qualsiasi tipo di iPod. Purtroppo però iTunes è disponibile solo ed esclusivamente per i sistemi operativi Windows e Mac OS X, quindi gli utenti Linux vengono tagliati fuori dall’uso dell’iPod con software ufficiali. Questo tutorial illustra come sia possibile gestire un iPod in ambiente Linux grazie all’aiuto di Songbird 0.3.

LiPod non funziona come un normale lettore mp3 nel quale quest’ultimi possono essere aggiunti tramite drag & drop, dopo aver collegato il dispositivo al computer. L’iPod, invece, contiene dei file di configurazione binari che gli consentono di eseguire gli mp3 in esso memorizzati. Quindi se si aggiunge un file mp3 all’iPod senza aggiornare il file iTunesdb all’interno dell’iPod, allora tale mp3 non sarà udibile, perchè non indicizzato dal software che gira sull’iPod.

iTunes , infatti, oltre ad aggiungere l’mp3 aggiorna anche il file iTunesDB. Il file iTunesDB è in formato binario, quindi non modificabile senza un lavoro preliminare di reverse engineering; per fortuna è stato già in parte fatto da qualcuno anche se non si è riuscito a capire cosa rappresentino tutti i campi nel file. Questo lavoro di reverse engineering è stato quasi portato a termine da qualcuno e sono nati i primi programmi per Linux per la gestione dell’iPod.

Purtroppo non è possibile avere la garanzia certa che questo procedimento funzioni per il vostro iPod a causa delle tante generazioni di iPod con software diverso che si sono succedute negli anni. Noi l’abbiamo testato su due dispositivi: un iPod nano di vecchia generazione (su cui funziona perfettamente) e su un iPod shuffle di nuova generazione (quì non riesce a rendere udibili gli mp3 tramite il dispositivo, nonostante la copia dei file avvenga correttamente).

1) Note preliminari

Il test cui si fa riferimento è stato realizzato su un iPod nano di vecchia generazione su Ubuntu Linux 7.04. Per informazioni sull’installazione di Songbird su Ubuntu è possibile seguire questo tutorial. L’uso di Songbird è lo stesso su qualsiasi distribuzione. Molto probabilmente questo tutorial non funzionerà con le più nuove generazioni di iPod, come abbiamo potuto constatare con l’iPod shuffle di nuova generazione.

2) Controllo in Songbird del supporto ad iPod

Il supporto ad iPod in Songbird non è incluso nella installazione iniziale, perciò è necessario installarla come add-on dopo l’installazione di SongBird. Quando si avvia Songbird per la prima volta, è possibile scegliere di scaricare e installare l’add-on relativo all’iPod in maniera del tutto automatica. Per controllare che l’add-on sia installato è necessario andare in Tools > Add-Ons. Se il supporto per l’iPod è installato e attivato sarà presente nella lista delle estensioni installate; se non è possibile vederlo, cliccando sul linkGet Extensions” sarà visualizzata una lista di tutti i possibili add-ons di Songbird sotto la finestra delle estensioni; selezionando “iPod Device Support add-on” e “install it” sarà possibile installarlo.

3) Usare l’Ipod con SongBird

Dopo aver installato Songbird ed essersi assicurati di aver installato il plug-in per il supporto ad iPod, è possibile collegare l’iPod al computer. Pochi secondi dopo comparirà nell’albero sulla sinistra di Songbird un’icona relativa al’iPod e accanto il nome che avete assegnato all’iPod. Cliccando su quell’icona sarà possibile visionare i contenuti dell’iPod nella finestra principale. Per aggiungere un mp3 è sufficiente andare nella libreria musicale, selezionare un mp3 (se si vogliono aggiungere più mp3 è possibile selezionarne più di uno tenendo premuto il tasto CTRL e cliccando sui file per selezionarli; per selezionare tutti i file premere CTRL-a) e poi fare il drag & drop verso l’iPod. Per copiare mp3 dall’iPod alla libreria musicale è sufficiente fare il procedimento inverso. Per cancellare un mp3 dall’iPod è sufficiente selezionare l’mp3 e cliccare su “Remove“.

4) Note conclusive

Infine è possibile smontare la periferica semplicemente cliccando con il tasto destro sull’icona presente sul desktop (viene montata all’inserimento dello stesso) e cliccando su “unmount” o “eject” a seconda della vostra distribuzione. Dopo aver fatto ciò l’icona scomparirà e sarà possibile rimuovere l’iPod senza alcun rischio di perdita dati. Una nota sulle playlist: anche se Songbird supporta le playlist non è possibile salvare una playlist sull’iPod. Ma essendo la versione 0.3 una versione developer pre-release molto probabilmente tale feature sarà aggiunta nelle prossime versioni.

Guardare La Tv Online: I Migliori Software

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Mondiali di calcio, ma anche Serie A, film, news e intrattenimento. La Tv online sta diventando un fenomeno sempre più diffuso nel web. E’ possibile guardare i canali in live streaming (ossia direttamente dal browser), ma spesso la connessione è lenta e si verificano fastidiosi blocchi e rallentamenti.

Ecco allora per i lettori di ZioGeek un’unica guida rapida con tutti i download dei software più utilizzati per vedere canali online in streaming, assieme ad una breve recensione per ciascuno di essi.

Download gratis software per la Tv in streaming

Cool Streaming Media Center

Il più popolare software per la visione gratuita di canali televisivi, con oltre 15000 canali censiti nel database online.

SopCast

Il più utilizzato per guardare partite di calcio ed eventi sportivi. Utilizza un player basato su Media Player e tecnologia P2P.

UUSee

Un player molto conosciuto, in lingua cinese. Risulta difficoltosa l’installazione e problematico l’uso a causa dell’illeggibilità dei pulsanti.

– TVU Player

Offre molti canali dedicati ai Mondiali 2010. Semplice ed intuitivo.

OnlineTV

Non solo tv, ma anche radio. Permette di registrare programmi e editare tracce. Presenti dei banner nella versione freeware.

– Veetle TV

Un ottimo player di nuova generazione, fluido e veloce. Permette di vedere i canali online attraverso questo plugin.

TvAnts

Tra i migliori player per la gestione di canali piuttosto pesanti in termini di bitrate.

– PPLive

Utilizza il P2P e supporta persino la modalità HD, nei canali che offrono questa possibilità.

TV Player Classic

Supporta la modalità Dual Mode, che consente all’utente di registrare un canale e nel mentre di vederne altri senza disturbo.

Spero sia stata una guida utile, attendo i vostri commenti!!

iPhone 4, avviso ai mancini “Cade la linea, usate la destra”

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Imbarazzo a Cupertino per un difetto imprevisto del nuovo telefonino: se impugnato con la sinistra, l’antenna viene coperta e perde il segnale. Steve Jobs ci mette la faccia, ma i clienti sono furiosi.

E’ IN VENDITA da un giorno soltanto e, come spesso accade con i prodotti Apple, è già un oggetto del desiderio, con le persone in fila fuori dai negozi per averne uno.

Ma il nuovo iPhone 4, nonostante il successo commerciale, sta mettendo in serio imbarazzo l’azienda di Cupertino: dopo averlo acquistato, molti clienti hanno cominciato a sperimentare improvvise cadute della linea telefonica. Indagando più a fondo il problema, alcuni utenti si sono accorti che il problema sussisteva soltanto quando il telefonino veniva impugnato con la sinistra.

Alla fine è intervenuto il grande capo di Apple, Steve Jobs in persona, a confermare e spiegare l’incredibile problema: l’antenna del nuovo iPhone si trova in una posizione che viene tipicamente coperta quando il cellulare è impugnato con la sinistra. Un bel problema per i mancini, ma non solo per loro.

“Tutti i telefonini hanno delle aree sensibili”, osservano da Apple. Ma di solito, rispondono i clienti abbastanza seccati, queste zone grigie sono posizionate in modo da non essere ostacolate dall’uso abituale. Un difetto tanto più imbarazzante se si considera la proverbiale cura, al limite della maniacalità, con la quale l’azienda della mela segue ogni particolare della progettazione dei suoi prodotti.

Soluzioni vere e proprie, al momento, non ce ne sono. I possessori di iPhone 4 devono ricordare di usare sempre la destra. Oppure acquistare un apposito guscio di gomma che scherma l’antenna scongiurando le cadute.

iPhone 4, tutte le novità

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Roma – Steve Jobs, sul palco del Moscone Center di San Francisco, snocciola risultati. Un miliardo di dollari distribuiti agli sviluppatori tramite le 5 miliardi di vendite di App Store, nuovi partner tra cui Zynga con il suo Farmville, oltre 225mila titoli in vendita nel marketplace e 100 milioni di dispositivi venduti. Ma il più atteso e la star della serata è e resta il nuovo iPhone: chiamato semplicemente iPhone 4, con davvero poca fantasia, ma con un display nuovo e con tanto di software per la videochiamata. Vale la pena procedere con ordine.
Innanzi tutto, come ironicamente sottolineato da Jobs stesso (“magari l’avete già visto in giro…”), iPhone 4 è identico al prototipo ottenuto da Gizmodo: è più sottile del precedente 3GS (ora è spesso 9,3 millimetri), sia davanti che dietro è fatto di vetro (un vetro particolare, molto resistente), e la cornice d’acciaio che pareva assemblata è in effetti composta da diversi elementi per garantire migliore ricezione: è essa stessa parte del sistema dell’antenna. A prima vista si notano ovviamente le due fotocamere, una frontale e una posteriore (questa da 5MPX con tanto di flash LED), e infine un doppio microfono per garantire una adeguata soppressione del rumore di fondo. Per il resto non ci sono molte novità esteriori da sottolineare.
Retina Display, così Jobs ha ridenominato la tecnologia che Apple ha incorporato nel nuovo schermo: a detta di Steve sarebbe superiore a quella OLED utilizzata dalla concorrenza (smartphone Android in testa), e con 326 pixel per pollice è in grado di spingere sul solito schermo da 3,5 pollici la risoluzione nativa del nuovo iPhone a 960×640 pixel (il doppio dell’attuale, ma non ci saranno problemi con le applicazioni pare). Migliorato il contrasto (ora fissato a 800:1), tecnologia IPS per migliorare l’angolo di visione. Secondo quanto mostrato sul palco, la resa cromatica e nella lettura dovrebbe essere decisamente superiore al modello attuale.
Passando all’interno, iPhone 4 dispone ora anche di un giroscopio oltre all’accelerometro: questa accoppiata dovrebbe migliorare la sensibilità del telefono al movimento, semplificando la gestione (tanto per dirne una) a letto, luogo dove la posizione insolita spesso causa qualche grattacapo all’utilizzatore. Apple ha messo a disposizione anche una nuova API (CoreMotion) appositamente realizzata per sfruttare queste nuove funzionalità, ma sono in totale quasi 1.500 i nuovi strumenti per gli sviluppatori introdotti. Le altre novità dell’interno comprendo il processore A4 identico a quello di iPad e una batteria più capiente: il nuovo iPhone dovrebbe resistere 300 ore in standby e 7 ore in conversazione, contro le 5 del modello precedente.

Prezzi: iPhone 4 costerà 199 dollari nella versione da 16GB e 299 dollari in quella da 32. Bianco o nero. Il 3GS passa ora a 99 dollari, con 8GB di memoria a bordo, il 3G esce di produzione (come previsto). Il 24 giugno saranno i consumatori statunitensi, francesi, tedeschi e giapponesi a potersene dotare: a luglio seguiranno Italia, Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Hong Kong, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Singapore, Corea, Spagna, Svizzera e Svezia. Poi il resto del mondo, 88 paesi in tutto, entro settembre. Mistero fitto sui prezzi all’estero, ma c’è da aspettarsi un allineamento con le offerte attuali per 3G/3GS.

Dulcis in fundo, annunciata la videochiamata per iPhone: si chiama FaceTime, non se ne sentiva la mancanza, e funziona (per adesso) solo via WiFi. L’impressione è che non abbia nulla a che vedere con la videochiamata già da tempo in voga soprattutto in Europa (Jobs ha spiegato che per estenderla al 3G occorrerà un po’ di negoziazione con gli operatori): tecnicamente la demo è sembrata molto valida, ma davvero non pareva ci fosse tutto questo bisogno di un’altra tecnologia differente da infilare in questo settore. Per il momento FaceTime funzionerà solo tra due iPhone 4, ma Apple sostiene sia basata su uno standard aperto e pubblico disponibile a tutti: difficile credere che la concorrenza farà a botte per integrarla sulle proprie piattaforme.

Le altre novità. La fotocamera posteriore di iPhone 4 riprende filmati HD (720p), e se si acquista iMovie per iPhone (novità! a 4,99 dollari su App Store) si possono montare i filmini delle vacanze direttamente sul cellulare. iBooks a sua volta riceve un lifting, e ora sarà in grado di leggere anche i PDF e di aggiungere note sui documenti (quest’ultima era effettivamente una mancanza incomprensibile): ci sarà per tutti a partire dal rilascio di iPhone OS 4 – ridenominato per l’occasione iOS 4, con la benedizione di Cisco – con la speranza che la presenza di titoli localizzati si faccia gradualmente più ampia. La schermata Home ora ha uno sfondo intercambiabile, e le cartelle fanno la loro comparsa come promesso e anticipato ad aprile.

iAd, ovvero la piattaforma di advertising di Apple, ha fatto il suo debutto ufficiale (in pratica permette di realizzare pubblicità interattive), ma vedrà la luce definitivamente solo il 1 luglio: l’interesse degli investitori, a detta di Jobs, è già consistente e ci sarebbero buone notizie sul fronte degli introiti. Ma per il momento le cifre meglio lasciarle stare, sono solo previsioni.

Finito. Lo scoop di Gizmodo ha tolto un po’ di mordente all’evento di Apple che apriva il WWDC 2010, ma il keynote sarà ricordato senz’altro per questo:

Uno dei rari casi in cui Steve Jobs abbia avuto un problema tecnico durante una presentazione: inconveniente che ha impedito, di fatto, di mostrare le eventuali doti velocistiche del nuovo nato. Secondo quanto dichiarato dall’iCEO sul palco, il problema sarebbe stato legato alla presenza in sala di troppi computer, cellulari e dispositivi di collegamento wireless attivi contemporaneamente: a nulla pare sia servito l’invito a spegnere tutto, visto che qua e là nel corso della cerimonia presentazione qualche altra sbavatura è affiorata.

PS: Niente Magic Trackpad, niente iTunes.com (ovvero la reincarnazione di Lala), niente Apple TV e Mac Mini. Però Safari 5 c’era, con tanto di estensioni, anche se è stato rilasciato stranamente dopo qualche ora.

Firmware 4.0 disponibile dal 21 giugno con il nome di iOs 4

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C’è grande attesa per il Firmware 4.0 che Apple da oggi chiama iOs 4 e non iPhone Os 4, per via dell’allargamento all’iPad. Il nuovo sistema operativo, come saprete, aggiunge 100 novità di cui molte disponibile con il nuovo iPhone 4, come ad esempio la registrazione video in HD con autofocus e lo zoom digitale 5x. Il multitasking, che secondo le informazioni date da Apple non consuma risorse e batteria, sarà disponibile solo con gli ultimi 2 modelli di iPhone.

Tra le novità c’è anche una versione di iBooks per il telefono. Il programma permette di leggere i libri e i PDF sincronizzandoli con iTunes. I libri acquistati, inoltre, possono essere letti anche nell’iPad senza pagare ulteriori costi. Il nuovo iOs 4 sarà disponibile gratuitamente a partire dal 21 giugno, mentre i nuovi iPhone 4 lo troveranno preinstallato. Anche gli utenti iPod Touch lo potranno installare gratuitamente a patto abbiano una versione 2G o 3G. Per iPad, invece, bisognerà attendere l’autunno.

GUIDA: Installare Froyo (Android OS 2.2) su iPhone 3G

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Ancora una volta siamo qui a proporvi una guida per installare Android su iPhone, questa volta però c’è qualcosa di nuovo. La versione del software di sistema che veniva inserita all’interno dei vostri dispositivi utilizzando le guide precedentemente pubblicate era di fatto la 1.6; oggi invece andiamo ad illustrarvi come eseguire il porting di Froyo (Android OS 2.2) su iPhone 3G. Il team di sviluppo che sta lavorando a questo progetto ha già ottenuto ottimi risultati ed è riuscito già a farvi girare correttamente Froyo con la possibilità di chiamare e inviare SMS. Android OS 2.2 sembra funzionare correttamente eccezion fatta per il Wi-FI e per l’audio.

Occorrente:

  • OpeniBoot installato sul proprio iPhone;
  • Questo archivio (download) da posizionare sulla scrivania;
  • Phoneview o Cyberduck installato sul proprio computer;
  • I pacchetti afc2add o OpenSSH installati attraverso Cydia.

Trasferimento dei file su iPhone

  1. Aprite Phoneview o Cyberduck e posizionatevi nel percorso /private/var e trasferite tutti i file presenti nell’archivio scaricato in precedenza in esso;
  2. Adesso create una nuova cartella sempre in /private/var e chiamatela Firmware;
  3. Scaricate questo nuovo archivio e posizionate i file presenti al suo interno nella cartella Firmware.

Installazione Openiboot:

  1. Scaricate questo file, scompattatelo e posizionatelo sulla Scrivania;
  2. Mettete il vostro dispositivo in Recovery Mode: spegnete il dispositivo e collegatelo al computer tenendo premuto il tasto Home fino a quando iTunes non riconosce il dispositivo (in alternativa potete utilizzare RecBoot, molto più veloce e facile da utilizzare);
  3. Lanciate Terminale e digitate i seguenti comandi in sequenza:

    cd Desktop
    cd Installer
    sudo ./loadibec openiboot.img3
  4. Compariranno tre simboli sullo schermo del dispositivo: spostatevi sul secondo con il tasto power, e premete il tasto Home sul tappo di bottiglia. Fatto ciò compariranno una serie di scritte, quando visualizzeremo ‘Welcome to OpeniBoot‘ il processo sarà terminato;
  5. Spostatevi nuovamente sul Terminale e digitate questo comando: ./oibc;
  6. Rimettete in Recovery Mode il dispositivo però questa volta tenendo premuto Home e Power finchè non visualizzeremo il classico logo di iTunes con il cavetto sullo schermo. Chiudete iTunes sul Mac e spostatevi nel Terminale;
  7. Da Terminale premete assieme Crtl e C;
  8. Inseriamo nuovamente l’OpeniBoot scrivendo sudo ./loadibec openiboot.img3. Fatto ciò, compariranno nuovamente i tre simboli. Questa volta però posizioniamoci sempre sul tappo della bottiglia ma NON schiacciamo il tasto Home;
  9. Sul Terminale, sempre rimanendo nella cartella Installer, scrivete ./oibc e NON premete Invio;
  10. Ultimo passo: ora siamo sull’OpeniBoot e clicchiamo sul tasto Home sulla bottiglia, ma appena vedremo comparire le prime scritte sul nostro dispositivo dovremo premere Invio su Terminale con il comando ./oibc;

Ecco che visualizzerete le classiche scritte che compaiono sull’iPhone anche sul Terminale. Finito il caricamento e giunti nuovamente su ‘Welcome to OpeniBoot‘, digitiamo install da Terminale e vedremo comparire delle altre scritte.
Una volta scomparse le scritte digitiamo sempre nel Terminale reboot e avremo correttamente terminato l’installazione.
Accendete il vostro iPhoneandate sul robot di Android, premete Home e godetevi Android sul vostro dispositivo!

iPad o non iPad…

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A 2 mesi dall’esordio americano, e a poche ore dal debutto europeo, l’iPad suscita pareri molto contrastanti.

Entusiasta Repubblica, da come si evince dalle ultime recensioni nel settore “Tecnologia” di repubblica.it, molto meno l’Espresso (dello stesso gruppo editoriale di Repubblica), il quale recensisce l’ultima fatica di Jobs e compagni come un prodotto più bello che utile.

Il Tablet made in Cupertino è stato presentato da casa Apple come “a magical and revolutionary product… “, citando Steve Jobs: “la cosa migliore che abbia mai fatto, la migliore web experience che possiate avere”.

Se da una parte, in effetti, i numeri di un successo ci sono tutti – Display multi-touch IPS retroilluminato LED ad alta risoluzione, Schermo da 9,7″ 680gr di peso e 13,4mm di spessore, Durata della batteria da 10h (pieno utilizzo) a 1 mese (in stand-by), Connettività Wireless e 3G (nei modelli 3G) – dall’altra, questo gioiello hi-tech ha tanti limiti. Non è un cellulare ed è troppo grande per entrare nelle tasche. Non sostituisce l’iPhone, ma nemmeno un normale pc, rispetto al quale ha meno funzioni. Non permette di installare qualsiasi programma, solo quelli approvati da Apple, più o meno gli stessi per iPhone (150 mila). Non ha la web cam, quindi niente video chat. Non fa vedere alcuni siti complessi, per esempio quelli in Flash.

Appuntamento a domani in un applestore… e chissà che non nasca un nuovo amore…

Installare Android sul PC

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Google Android è un sistema operativo basato su Linux e realizzato per dispositivi mobile come il G1-phone o l’ HTC Hero e rappresenta a tutti gli effetti il tentativo di Google di sfidare il primato di altri dispositivi di alto livello come ad esempio il celeberrimo Apple iPhone.

Ma proprio alla luce del fatto che Android è basato su Linux e che è prossimo il lancio sul mercato anche di netbook “Android powered“, forse a qualcuno verrebbe spontaneo chiedersi se questo interessante sistema operativo non fosse per caso utilizzabile anche su un normale PC…

La risposta è affermativa e si chiama LiveAndroid. Si tratta di un progetto open source che mette a disposizone l’immagine ISO di un Live CD su cui gira un sistema operativo completo Google Android, per cui lo sforzo da fare è praticamente nullo:

  • Scaricate l’immagine ISO di LiveAndroid
  • Masterizzatela su un CD (la dimensione è di circa 180MB)
  • Inserite il Live CD nel PC
  • Riavviate assicurandovi che nella sequenza di Boot il lettore CD abbia la priorità sull’ hard disk
  • Procedete con l’installazione e buon divertimento.

PS. Il consiglio è comunque quello di installarlo su una macchina virtuale (VMware o Virtualbox).

 

Android 2.2: Froyo ufficialmente tra noi

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Come già anticipato, finalmente è stato ufficialmente annunciato alla conferenza Google I/O di San Francisco, Android 2.2, conosciuto con il nome in codice di Froyo.

Il team di Google ha lavorato su diversi aspetti fondamentali per sistemi operativi mobile. Si parte dalle prestazioni e dalla velocità operativa che, grazie al nuovo compilatore JIT, Dalvik, fornisce un miglioramento delle prestazioni tre le due e le cinque volte rispetto ad Android 2.1. Arrivano anche nuove funzionalità di tipoenterprise con l’aggiunta di funzionalità riguardanti la sincronizzazione e la sicurezza dei dispositivi su cui verrà installato Frojo.

Il browser sarà più potente grazie a JavaScript V8 portando ad un miglioramento di due-tre volte in termini di prestazioni rispetto a JavaScript 2.1. Arrivano anche nuove API e servizi come nuove API per backup programmare backup o ripristino dei dati consentondo di ripristinarli dopo un aggiornamento o un reset del dispositivo. Gli sviluppatori possono ora decidere se la loro applicazione sarà installata nella memoria interna o su una scheda SD.

Android Market offre Android Application Error Reports, una nuova funzione per la segnalazione dei bug, dando agli sviluppatori l’accesso a crash. Ci sarà anche una nuova funzionalità chiamata “tips widget” per l’home screen che aiuterà gli utenti a configurarla al meglio attraverso i gadget, collegamenti o home screen multiple. Ora la funzione telefono, l’application launcher e il browser sono raggiungibili più facilmente grazie a delle icone dedicate che appaiono in tutte le home screen.

Gallery permetterà di guardare le immagini salvate anche con funzioni di zoom avvalendosi degli schermi touch, mentre una nuova interfaccia permetterà all’utente di avere accesso rapido e veloce a tutte le funzionalità della fotocamera (zoom, bilanciamento del bianco, flash, etc.etc.).

Sarà possibile inoltre utilizzare gli smartphone Android 2.2 come hot spot con cui condividere la connessione con altri 8 dispositivi contemporaneamente.

Nexus One Finalmente in Italia

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E’ finita l’attesa, Mercoledì 26 Maggio sarà il giorno del tanto atteso Googlefonino, sarà disponibile solamente per Vodafone ad un costo di circa 499€.

A circa un mese dal lancio avvenuto nel Regno Unito, la Vodafone, attraverso il suo canale ufficiale su Twitter, ha ufficialmente comunicato la notizia.

Non sono ancora noti i dettagli delle offerte in abbonamento e delle offerte dati, ma non dovrebbero discostarsi molto da quelle attuali proposte dall’operatore britannico.

RealPlayer SP: nuove funzionalità e migliorie

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Real.com ha ufficializzato l’uscita del suo nuovo player multimediale, Real Player SP.

Anche nella versione gratuita offre numerose funzionalità molto interessanti. Consente di scaricare video online da YouTube e da migliaia di altri siti Web, e scaricare e riprodurre video Flash, anche più video allo stesso tempo. Con un semplice clic si ha la possibilità di condividere i video scaricati sui principali social network.

RealPlayer SP comprende un convertitore di formati video e multimediali gratuito integrato che vi consentirà di copiare e trasferire facilmente i vostri video online e personali preferiti alla vostra libreria di iTunes, cellulare, iPod, BlackBerry, Xbox o PS3.

Finalmente un player completo per tutte le esigenze. Potete scaricare il programma per Mac, Windows e Linux direttamente dal sito ufficiale e scoprirne le ulteriori funzioni.