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Samsung Galaxy S5 Active pronto a sbarcare anche in Italia

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Dopo averlo visto solo ed esclusivamente per quanto riguarda il territorio Americano grazie al famosissimo gestore di telefonia mobile chiamato AT&T, il tanto vociferato Samsung Galaxy S5 Active molto presto farà la sua comparsa anche in Europa, logicamente anche da noi in Italia, Infatti, proprio in queste ultime ore, sul web è apparsa una nuova ed inedita lista di Paesi che potranno tra non molto vantare di avere questo terminale realizzato dall’ azienda sud-coreana.

Il Samsung Galaxy S5 Active molto presto in Italia

TEN, Norway (Telenor)

ATO, Austria
PHN, The Netherlands
LUX, Luxemborg
BGL, Bulgaria
FTM, France (Orange)
AUT, Switserland
SEB, Baltick
XEO, Polen
MOT, Slovenia
DBT, Germany
XEF, France
ITV, Italy
NEE, Nordic countries
SIO, Slovenia
BTU, United Kingdom

Il Samsung Galaxy S5 potrebbe sbarcare prima delle feste natalizie in Europa

Ora come ora non abbiamo ancora notizie su quando questo Samsung Galaxy S5 Active uscirà realmente ma tutti prevedono una sua comparsa in Europa prima delle feste natalizie. Non c’ è di certo bisogno di stare li ad elencare i componenti interni che offre il terminale, quest’ ultimi sono uguali al Galaxy S5 Base ma con un’estetica più massiccia.

Smartwatch è l’oggetto dei desideri che si appresta ad un 2015 da record

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Gli smartwatch sono l’oggetto tecnologico più ambito e ricercato dai consumatori e 2015 si appresta a diventare l’anno del vero boom, così come in passato è stato per i tablet.

Dopo l’incredibile successo dei tablet, entrati nella vita di ognuno di noi, in grado in pochissimo tempo, soprattutto grazie ad Apple ed al suo iPad, tanto da essere preferiti addirittura ai personal computer in diverse occasioni, grazie a praticità d’uso e maneggevolezza, ora il nuovo oggetto dei desideri dei consumatori occidentali stanno diventando gli smartwatch.

Tutti lo vogliono

Orologi intelligenti ed in alcuni casi, anche dotati di un ottimo design, in grado di monitorare lo stato di salute, consentire di visualizzare messaggi, gestire chiamate e molto altro, comodamente, senza utilizzare smartphone od altri dispositivi, dal proprio polso. Secondo gli analisti, il mercato dei dispositivi indossabili, di cui gli smartwatch sono il dispositivo di punta, è destinato ad un successo assoluto, passando dai 5.2 miliardi di dollari di questo 2014 , agli oltre 7.1 miliardi del 2015.

Secondo una ricerca effettuata su un campione di oltre 1.000 consumatori statunitensi dalla società PricewaterhouseCooper, il 20% degli intervistati già dispone di un dispositivo indossabile, mentre ben il 59% non vede l’ora di provare l’attesissimo Apple Watch, primo smartwatch in assoluto della casa di Cupertino. Ma non è solo Apple ad essere sognata dai consumatori americani, infatti il 53% acquisterebbe uno smartwatch Google e ben il 57% degli intervistati sarebbe curiosa di provare uno dispositivo indossabile targato Amazon.

Dubbi su sicurezza ed utilizzo

Le statistiche di PricewaterhouseCooper, però andrebbero analizzate con molta attenzione dai produttori di dispositivi indossabili e dagli sviluppatori dei sistemi operativi Android Wear (realizzato da Google)e la variante di iOS appositamente studiata per Apple Watch: dai dati emerge infatti che ben l’86% dei consumatori esprime forti perplessità in termini di sicurezza, con una forte paura della violazione dei propri dati da parte di pirati informatici ed inoltre l’82% nutre seri dubbi sulla gestione della privacy da parte degli smartwatch.

Altro dato che dovrebbe far riflettere è che il 33% di chi ha già acquistato un dispositivo indossabile da un anno, ha già smesso di usarlo o la fa molto raramente, segno di un esperienza d’uso non molto coinvolgente o della mancanza di idee innovative ed applicazioni da considerare indispensabili per la vita quotidiana da parte dei consumatori statunitensi.

Tanti modelli per ogni gusto

[amazonjs asin=”B00N3VH3VC” locale=”IT” title=”Motorola Moto 360 Smartwatch, Display 1.56 pollici, Memoria 4GB, RAM 512MB, Android Wear, Argento EU”]

Nonostante queste perplessità, comunque il 2015 si appresta a diventare l’anno degli smartwatch, grazie alla disponibilità dell’attesissimo Apple Watch, ma anche per la presenza dei vari dispositivi dotati di sistema operativo Android Wear che i consumatori potranno scegliere soprattutto in base ai propri gusti personali per quanto riguarda il design. Tra i vari dispositivi i più ambiti sono sicuramente: Motorola Moto 360, LG G Watch R, Samsung Gear S, Sony Smartwatch 3.

Insomma un ampia scelta di modelli per tutti i gusti e tutte le tasche. E voi quale acquistereste? E perché? Aspettiamo i vostri commenti!

Nexus 9, nessun ritardo sui pre-ordini: parola di Amazon

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La paura di un inatteso ritardo, per coloro che hanno già effettuato i pre-ordini del nuovo Nexus 9 su Amazon, è durata soltanto una mattinata. Giusto il tempo, per lo store online, di chiarire tutto e tranquillizzare i fans che non vedono l’ora di mettere mano sul dispositivo di ultima generazione.

Il popolo del web aveva tremato, stamattina, quando era stata messa in circolo la notizia sul ritardo per i pre-ordini di Nexus 9, visto l’avviso inviato da Amazon UK ad alcuni utenti che avevano prenotato lo smartphone.

Il caso, tuttavia, potrebbe riguardare soltanto pochi acquirenti britannici, visto l’annuncio da parte di Amazon Italia sui tempi di spedizione, che per i clienti che già hanno effettuato i pre-ordini sulla versione italiana del sito web rimarranno intatti proprio come quelli concordati in fase di acquisto.

Possibile ritorno di Nokia nel mercato degli smartphone?

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Nokia, durante la conference call dello scorso giovedì successiva al resoconto riguardante l’eccezionale terzo trimestre, ha ammesso che il proprio nome costituisce per sé una risorsa molto importante.

E nonostante questo nome abbia rilevanza soprattutto nel settore dei dispositivi mobile, l’azienda non può ancora utilizzarlo per rientrare nel mercato degli smartphone a causa dell’accordo con Microsoft. Ma in base alla dichiarazione di seguito riportata non si può far a meno di ravvisare qualche indizio su ciò che la compagnia abbia in mente in questi giorni, e di dedurre che qualcosa sicuramente bolle in pentola.

E infine in quanto al marchio, in realtà non abbiamo accennato che al fatto d’aver osservato diversi modelli di mercato o ai brand cui la gente faccia riferimento, e naturalmente valuteremo con attenzione il modo migliore per noi di valorizzare al massimo il marchio Nokia, anche considerando – relativamente alla possibilità di utilizzarlo – che ci troviamo in una fase di stallo in quanto ancora vincolati alla transazione con Microsoft, e ci siamo resi conto che il marchio Nokia si presenta come il più accreditato dal punto di vista dell’identificazione all’interno del segmento dei telefoni e dispositivi mobile. Segmento nel quale per il momento ancora non possiamo accedere”.

Con il recente lancio di HERE Maps per Android, e dello Z Launcher per il sistema operativo open source di Google, non è difficile capire che la prossima ondata di telefoni Nokia realizzati proprio da Nokia farà affidamento su Android. Si tratta infatti della direzione che molti fedeli seguaci del marchio finlandese desideravano da tanto che la compagnia intraprendesse.

Ad ogni modo, qualunque cosa Nokia decida di fare per tornare nel mercato dei telefoni intelligenti, sembra che voglia aspettare fino a quando sarà nuovamente in grado di utilizzare il proprio nome: fattore che essa considera una risorsa preziosa nel settore di produzione e vendita smartphones.

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Nuovi spot pubblicitari per il Galaxy Note 4

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La macchina commerciale del gigante coreano incede irriducibile destinando ai propri prodotti spot pubblicitari innovativi e divertenti, come quelli che vi alleghiamo in calce dedicati al Galaxy Note 4, il nuovo arrivato di casa Samsung.

L’azienda in effetti produce così tanti dispositivi che non è facile star dietro alla sua vasta gamma; tuttavia le ultime creazioni meritano sicuramente un’attenzione particolare essendosi dimostrate, dopo attenti esami, davvero degne degli sforzi del produttore.

Il Galaxy Note 4 rappresenta una naturale evoluzione del suo predecessore: l’hardware ha usufruito di un apprezzabile upgrade mentre è stata senz’altro affinata la familiare interfaccia utente TouchWiz. Da un punto di vista meramente tecnico il device non ha apportato grandi novità all’interno del segmento dei phablet; ciononostante non si può negare che il device abbia già richiamato su di sé l’attenzione del pubblico, possedendo Samsung un talento innato nell’attrarre il consumatore anche grazie a pubblicità mirate, e allo stesso tempo divertenti, che rimangano impresse nella memoria della gente.

Gli ultimi due annunci riguardanti il Samsung Galaxy Note 4 sono incentrati sulla S-Pen (naturalmente) e sulla straordinaria fotocamera da 16 megapixel. La S-Pen viene quasi fatta apparire una bacchetta magica con cui eseguire ogni sorta di operazione, mentre la fotocamera è presentata come qualcosa di eccezionale in grado persino di effettuare gli scatti più ardui e di cogliere, nei selfies, ogni più piccolo dettaglio grazie all’ingrandimento dello zoom.

http://www.youtube.com/watch?v=ZpRbV86lYx0

http://www.youtube.com/watch?v=EYErTwDFenc

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La nuova Smartband Lenovo prossima al lancio

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La SW-B100, la Smartband Lenovo in arrivo sul mercato degli indossabili, sembrerebbe aver fatto la sua comparsa sul sito dell’azienda, dandoci un’idea di quel che l’attuale primo produttore al mondo di personal computer abbia in serbo per noi ora che si appresta ad entrare nel mondo degli indossabili intelligenti.

La Smartband ha deciso di puntare al settore giovanile intento a monitorare la propria salute, personalizzare le notifiche, e soprattutto fornire dati a un computer senza dovervi effettuare l’accesso. Essa raccoglierà sostanzialmente dati relativi ai passi o la distanza percorsi, alle calorie bruciate e alla frequenza cardiaca, e sarà dotata di un’applicazione che permetta di tracciarne dei grafici su base giornaliera, settimanale o mensile. L’accessorio sarà anche in grado di eseguire schemi per il monitoraggio del sonno. Tuttavia, a differenza del braccialetto FitBit o della Xiaomi Mi Band, la Smartband Lenovo avrà anche la funzione di orologio, e si sincronizzerà al vostro device Android o iOS per segnalarvi chiamate o SMS tramite un alert sonoro; inoltre, sarà abilitata alla condivisione dati tramite social network.

Nello stesso modo in cui avviene con la Mi Band di Xiaomi, che può essere impostata per sbloccare il vostro smartphone Xiaomi, la Smartband Lenovo può essere configurata per bloccare e sbloccare in automatico il vostro computer senza dover inserire una password manualmente. Sul sito non appaiono indicazioni su quando si potrà ordinare il dispositivo o sul prezzo di listino, ma compare un’unica informazione relativa ai colori con cui esso sarà presumibilmente disponibile, cioè grigio scuro con finiture interne blu o arancioni.

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Premiato Favij il più famoso youtuber italiano

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Premiato con il YouTube Golden Button Award il primo yotuber italiano. Si tratta di un diciannovenne che è riuscito a raggiungere un regime di visite non indifferente. Gli utenti iscritti al suo canale sono 1.2 milioni, pari a quelli del canale della Rai. Si tratta di Lorenzo Ostuni in arte Favji, che nei suoi video riprendo con la propria webcam i suoi divertenti video senza risparmiarsi in imprecazioni.

Per Favji, che ha raggiunto col proprio canale youtube il numero di 280 milioni di video visualizzati, si tratta di un riconoscimento, a suo dire, “inaspettato che fa piacere ricevere”. Il diciannovenne è riuscito in tre anni a raggiungere una grande notorietà che ha portato molte aziende importanti a mettere il suo show nel mirino con l’intenzione di sfruttare l’opportunità a livello pubblicitario.

Riprendere le sessioni di gioco che Favji svolge con piacere è stata secondo lui la scelta giusta per far successo sul canale streaming di Google poiché ha dato a Youtube quello che gli mancava “un po’ di pazzia”. Il ragazzo torinese afferma di non stabilire nessun copione ne tanto meno di premeditare le proprie reazioni o tagliare i video. Si tratta di esprimere davanti alla webcam la foga con cui affronta le sessioni di gioco e come afferma lui “cosa c’è di più bello del guadagnare con qualcosa che ti diverte?”

Unieuro, IVA a zero sabato e domenica 25 e 26 ottobre

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Importante iniziativa anticrisi di Unieuro, nota catena di negozi di elettronica, che ha deciso di abolire l’IVA, portandola a zero durante sabato 25 ottobre e domenica 26 ottobre.

Acquistando qualsiasi prodotto di elettronica con prezzo superiore a 100 euro da Unieuro, sabato 25 ottobre e domenica 26 ottobre, si avrà la ghiotta opportunità di non pagare l’IVA, portata a zero dalla nuova promozione della catena, che durerà tutto il week-end con l’unico limite di essere disponibile dalle 9 alle 21.

L’orario 9-21 coprirà ovviamente l’apertura degli store, mentre andrà preso in considerazione da chi acquista online sulla piattaforma messa a disposizione dal sito Unieuro, che in caso di scelta di consegna a domicilio darà ugualmente diritto alla promozione zero IVA rispettando però l’orario sopra citato.

Unici prodotti che non faranno parte dell’offerta Unieuro con IVA zero sono ricariche telefoniche, servizi, libri, estensioni di garanzia, cofanetti regalo e demo unit.

Amazon app, ricerca vocale e scansione carta di credito: le novità

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Due importanti novità sono appena entrate nel mondo di Amazon app: la ricerca vocale e la scansione della carta di credito, che hanno così incrementato le funzionalità disponibili con lo store online più cliccato in assoluto.

Amazon app, versione mobile dello store disponibile per tablet e smartphone Android, iOS, Windows Phone e gran parte dei sistemi operativi minori, ha appena ricevuto un nuovo aggiornamento con due grandi novità.

La prima è quella della ricerca vocale, che in primo luogo vi farà comodamente cercare i prodotti nel negozio virtuale e in secondo luogo consentirà ad Amazon app (in caso di consenso, da parte vostra) di registrare la ricerca per migliorare il servizio.

La seconda è invece relativa alla scansione della carta di credito, che nonostante non sia disponibile con l’ultima versione di Amazon app, secondo indiscrezioni verrà introdotta in uno dei prossimi update, vista la presenza di codice “sospetto”.

Google si espande con i videogiochi

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Nuova funzionalità per Google, con i dettagli sui videogiochi inseriti tra le opzioni automatiche del motore di ricerca. In questo modo, i videogames hanno così raggiunto i personaggi famosi e i marchi più noti, con dettagli principali sui titoli che da ora in poi si vedranno sulla parte destra del motore anche per i giochi.

Il progetto Knowledge Graph di casa Google “acchiappa” anche i videogiochi. Sul lato destro dei risultati di una ricerca condotta con l’inserimento di un titolo del mondo dei videogames, infatti, da ora in poi saranno presenti tutti i dettagli sul gioco, in modo assolutamente schematico. Si tratta di alcune immagini, nome completo del titolo, breve descrizione di Wikipedia, data di uscita (se nota), serie, editore, sviluppatore e piattaforme per le quali è stato rilasciato il videogame.

Intelligenza artificiale: avviata la collaborazione tra Google e Oxford

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Google com’è nel proprio stile si mostra attivo su molti fronti. Pochi giorno fa abbiamo parlato della sua caccia alla realtà aumentata e dell’integrazione di quest’ultima nella vita di tutti i giorni. Oggi Google ha deciso di andare a caccia di menti nel prestigioso ateneo inglese di Oxford, obiettivo: l’intelligenza artificiale. Il tutto rivitalizzando la società che Google acquisì circa un anno fa: Deep Mind.

Il mondo dell‘intelligenza artificiale affascina tutti gli studiosi dell’informatica e rappresenta uno dei punti cardine del funzionamento dei nostri calcolatori. Google però decide, di non fermarsi al perfezionamento di un’intelligenza artificiale che ci permetta di interagire al meglio all’interno dei nostri video game o che ottimizzi il funzionamento dei programmi e ci supporto nell’utilizzo di software avanzati, puntando ad avvicinare il mondo delle macchine a quello dell’uomo sempre di più. Infatti, i professori di Oxford che Google ha deciso di inserire nel proprio team sono esperti in materia di apprendimento e comprensione del linguaggio naturale. Si tratta di Nando de Freitas, Phil Blunsom, Edward Grefenstette e Karl Moritz Hermann.

Deep Mind, la società di ricerca sull’intelligenza artificiale di proprietà di Google, diviene così uno dei luoghi catalizzatori del futuro tecnologico in cui e proiettato Google. Risulta molto allettante la prospettiva di una ricerca nell‘ottica interazionale tra uomo e macchina che permetta di interagire con i calcolatori usando il linguaggio naturale.

4K, la tecnologia post Full HD è inutile?

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Il 4K potrebbe essere una tecnologia inutile, stando ad un’analisi di tre registi nei confronti della frontiera di risoluzione che promette di superare il Full HD.

Dichiarazioni allarmanti per il 4K e soprattutto per coloro che, attirati dai prodotti di cui sono ormai pieni i principali punti vendita di TV ed elettronica, hanno deciso di superare il Full HD e spendere grandi somme per un nuovo televisore con definizione 4K.

A lanciare la denuncia nei confronti del 4K sono Geoff Boyle, Rodney Charters e Bill Benett, tre registi che condannano i colori della nuova tecnologia rispetto alle pellicole Kodak, con gamma dinamica e resa dei colori nettamente superiore secondo i tre esperti del settore.

Si complicano le cose, dunque, sul passaggio al 4K nel mondo del cinema, almeno se gli altri registi dovessero pensarla come Benett, Charters e Boyle.