R1, il progetto dell’IIT è il robot del futuro realizzato oggi

In molti film siamo abituati a vedere robot all’opera per salvare il pianeta oppure a supporto del bene, basti pensare ai vari Wall-E o R2 in Star Wars, così come nelle industrie i robot che svolgono particolari compiti gravosi sono ormai realtà consolidate ma immaginare un robot intelligente che possa aiutarci nella vita quotidiana pare quasi utopistico. Eppure il progetto, tutto Italiano, è destinato a diventare realtà. Il robot in questione si chiama R1 ed è stato progettato dal gruppo di Giorgio Metta, nell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), per fornire supporto domestico all’uomo e svolgere tutte le faccende più scomode che noi stessi non vogliamo compiere (per quanto esse siano necessarie.

La costruzione di R1 è abbastanza semplice in quanto parliamo di un prodotto costituito per il 50% da plastica e nelle restanti proporzioni costituito di componenti interne. Il robot è alto 125 centimetri e può ‘allungarsi’ fino a 140, magari per afferrare un oggetto su una mensola che noi stessi riteniamo troppo alta, senza costringere le persone ad “arrampicarsi” con costanti rischi per quanto concerne la sicurezza. L’hardware di R1 è costituito di mani a forma di pinza rivestite in eco-pelle, studiate per afferrare e non danneggiare oggetti, pur se fragili; lo strumento inoltre non ha gambe ma ruote, ha un corpo interamente di colore bianco mentre il volto è rappresentato da uno schermo che per ogni azione o ad ogni interazione può assumere espressioni stilizzate, come un emoticon.

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L’IIT assicura che dopo una prima fase sperimentale di costruzione sarà possibile acquistare il robot al prezzo di un buon elettrodomestico come un televisore, con cifre che, salvo imprevisti, si aggireranno sui 1000 Euro. Il nome completo dell’assistente domestico è R1-your personal humanoid ed entro il 2017 sarà messo a punto ed iniziata la sua produzione e commercializzazione in serie, previo investimento da parte di aziende esterne per mantenere vivo il progetto ed affrontare i numerosi costi.

Pesante circa 50 chilogrammi, R1 è realizzato come precedentemente detto per il 50% in plastica e per il 50% in fibra di carbonio e metallo (necessari per componentistica e scheletro). Ovviamente le sue potenzialità sono pressoché infinite, dal semplice aiuto in casa nelle mansioni domestiche fino all’utilizzazione in situazioni lavorative gravose oppure anche negli ospedali per il controllo dei pazienti o per la distribuzione di farmaci ed altri oggetti.

Tutto l’hardware ed il software di R1, a sua volta fratello del robot umanoide dalle sembianze di bambino noto come iCub, sono stati sviluppati a misura d’uomo per interagire con esso ed ubbidire ai compiti impartiti senza creare situazioni di pericolo in casa. A tal proposito si nota anche come la “mente” del dispositivo sia stata realizzata in collaborazione con psicologi ed esperti del settore, rendendo di fatto possibile in futuro, con opportune modifiche, l’utilizzo di questo interessante prodotto anche per controllare ed accudire i più anziani, evitando situazioni di potenziale pericolo nella vita di tutti i giorni.

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