Non buttare il cellulare, salvalo con Dr.Fone!

I dispositivi Android, per quanto flessibili e tutto sommato affidabili, purtroppo spesso tirano fuori il loro lato peggiore, con problemi che metterebbero in serie difficoltà anche i tecnici più aggiornati e che a volte sembrano completamente irresolubili.

Può essere capitato a chiunque di trovarsi con lo schermo completamente nero, oppure con le App che d’improvviso crashano decine di volte al minuto, impedendo persino la loro rimozione e rendendo difficile riuscire a utilizzare il cellulare anche per le sue funzioni di base.

A volte si tratta di vere e proprie catastrofi a livello di root, ma spesso sono semplicemente piccoli bug che possono essere risolti utilizzando un software professionale e di alto livello come Dr.Fone.

Come si esce dai guai usando Dr.Fone

Il sistema operativo Android è piuttosto robusto e se non vengono installate App, di solito non da problemi per anni, anche quando gli aggiornamenti mettono a dura prova le capacità della memoria.

Il problema risiede, però, nel fatto che molto spesso, quando vengono installate nuove funzionalità che accedono alle risorse hardware, si tratta di terze parti per questo tipo di piattaforma, cioè di programmi sviluppati da aziende esterne e non da Google.

A seconda delle sezioni che vengono toccante nel kernel e nei registri, possono fare la loro comparsa situazioni ingestibili e in questo caso il telefono può smettere letteralmente di funzionare da un momento all’altro, senza preavviso e persino dopo mesi che si è effettuato l’ultimo aggiornamento. Per sbloccare il telefono e renderlo di uovo efficiente occorre utilizzare un software come Dr.Fone, che ha funzioni come ripara sistema.

Basta scaricarlo e installarlo nella versione che si preferisce, per Windows o iOs e attaccare il cellulare da salvare con un cavetto USB, direttamente a una porta del computer. Dr.Fone dialoga con l’hardware e si sostituisce alle funzioni inaccessibili, permettendo di entrare fisicamente nel sistema del telefono.

Si tratta di un programma in grado di andare a ripulire i registri e eliminare o risolvere i conflitti e le dipendenze, cioè trovare le parti di programma necessarie per far continuare il funzionamento ordinario del cellulare e per consentire alle App di girare.

Grazie a questo software, infatti, in pochi minuti è possibile accedere a tutti i dati interni e individuare le criticità, come ai sistemi per il controllo della coerenza dei registri e il confronto con le copie di backup, che vengono effettuate automaticamente da Android sia sui cellulari che sui tablet e sulle altre piattaforme che utilizzano questo sistema operativo.

Come recuperare dati da un telefono rotto

In alcuni casi la colpa non è di una cattiva programmazione e delle trap di sistema, ma semplicemente di uno scorretto utilizzo del cellulare, magari messo distrattamente in tasca e caduto in terra, con la conseguenza dello schermo ridotto a pezzi e le immagini completamente illeggibili.

Al giorno d’oggi comprare uno smartphone nuovo non è un’impresa, ma recuperare i dati all’interno di quello vecchio può dare problemi significativi, soprattutto se questo si è spento e la batteria non è accessibile o recuperabile.

Il sistema operativo, infatti, blocca gli accessi ed è necessario utilizzare un programma che provveda a sbloccarlo e consenta anche l’accesso all’interno dei registri. Non è un’operazione semplicissima e sul sito sotto la voce suggerimenti per android si trovano le indicazioni per la procedura guidata usando Dr.Fone. Per fortuna, però, il guscio di gomma e i vetri adesivi salvano i cellulari nella maggior parte dei casi di caduta.

Resta comunque sempre presente la componente umana, che può aggiungere errori di aggiornamento o spingere a fare download di programmi e App che contengono malware e virus che bloccano completamente il sistema operativo e non danno accesso a nessuna delle funzionalità o peggio ancora espongono il cellulare alle attenzioni dei malintenzionati.

In questo caso è necessario effettuare un’operazione di Riparazione Sistema che permette di accedere anche con il cellulare bloccato alle memorie interne e verificare l’eventuale presenza di programmi che stanno compiendo operazioni sospette o accedendo a risorse che invece richiedono un’autorizzazione esplicita dell’amministratore.

In questo caso Dr.Fone provvede a bloccare la funzionalità e mettere in quarantena i file come un antivirus per consentire all’utente di prendere provvedimenti, eliminando il malware dai registri e tutte le tracce del suo passaggio, ripristinando la sicurezza del telefono e dei dati.

Dr.Fone è la soluzione per sbloccare il tuo smartphone

Anche per i non esperti Dr.Fone è un software semplice e accessibile, che si installa in pochi minuti e che consente di avere immediatamente una visione chiara sulle condizioni interne del cellulare.

Con le sue utility aiuta a provvedere alle principali operazioni di scansione, riparazione e sostituzione, oltre che alla realizzazione di file di backup, che possono essere salvati anche su altri dispositivi.

Il programma, quindi, permette di recuperare quanto più possibile, documenti quali foto, indirizzi e account, migrare le App sul nuovo cellulare, in particolare nel caso dei servizi di chat, che hanno impostazioni molto rigide per la sicurezza e di software che non sono più disponibili per il download o dotati di licenza.

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