Qualche giorno fa abbiamo riportato la notizia del conflitto creatosi tra Qualcomm e Meizu ed oggi abbiamo novità su questo fronte. A seguito di una multa pari a 520 milioni, in valuta cinese, inflitta da Qualcomm, la compagnia cinese risponde di essere pronta ad assumersi le proprie responsabilità ma ad un prezzo ragionevole.
Il Vice Presidente del reparto Vendite e Marketing di Meizu dichiara di essere concorde con la retribuzione in favore di Qualcomm per l’utilizzo dei suoi brevetti, cosa che la compagnia è pronta a fare, ma ha ammesso di essere contrariato a causa della disparità di trattamento riservata alla propria azienda. Pur ammettendo che Meizu ha effettivamente usufruito dei brevetti di Qualcomm, Mr. Nan ha ricordato che l’uso dei brevetti non ha ancora infranto alcuna legge cinese.
Mr. Nan afferma, inoltre, che Meizu vuole una negoziazione giusta prima di pagare i diritti sui brevetti di Qualcomm. Quest’ultima non riceverà alcun pagamento fin quando non verrà ritrattata la cifra dovuta dal brand cinese e sembra che questa sia ben più che una minaccia, dal momento che diversi produttori cinesi ricevono uno sconto non indifferente rispetto ai produttori di altri paesi su questi brevetti.
Il colosso statunitense, dal canto suo, ritiene che, contrariamente all’ingiustizia accusata nei confronti della compagnia cinese, il rifiuto di Meizu di pagare favorisca un rapporto impari tra Qualcomm e gli altri produttori, dal momento che la compagnia di San Francisco non riesce a riscuotere i diritti sui propri diritti. Mr. Nan, non è d’accordo con quanto affermato dalla compagnia cinese.
Comunque vada, ciò che è più che chiaro è la volontà di Meizu di trovare un accordo al di fuori delle corti giudiziarie.
