Continuano a fioccare le indiscrezioni riguardanti il nuovo Nexus 2016, <<sdoppiato>> per l’occasione in almeno due differenti dispositivi con a bordo Android stock: trattasi di HTC Sailfish e Marlin, simili per quel che concerne l’aspetto estetico e le specifiche tecniche. Un punto quest’ultimo divenuto ormai mera certezza, ma che potrebbe esser presto sparigliato dalle voci circa il debutto, di concerto con i due smartphone realizzati dal colosso taiwanese, del successore dell’apprezzato Nexus 6P di Huawei. Un possibile tris d’assi firmato Google tutto da confermare, dunque, inverato – seppur parzialmente – dall’ennesima bozza di caratteristiche legate al dispositivo HTC conosciuto in rete sotto l’appellativo di Sailfish.
La notizia potrebbe quasi assumere i connotati dell’ufficiosità , giacché proveniente da una fonte di tutto rispetto nel panorama mobile: EvLeaks, che a mezzo Twitter ha divulgato un file build.prop nel quale vengono riportate alcune peculiarità salienti del nuovo Nexus 2016. La folta stringa di codici è tutta da interpretare, sebbene siano diverse alcune certezze pronte a trasformarsi magistralmente in veri e propri punti fissi di HTC Sailfish. In primo luogo spicca il rimando al processore Snapdragon 820 di Qualcomm (quad-core a 64bit con frequenza operativa da 2.2GHz), acclarato dalle diciture <<ARM64-V8A>> e <<MSM8996>>. Cadono quindi nel dimenticatoio le precedenti indiscrezioni, univoche nell’ipotizzare l’adozione del chipset Snapdragon 821 (contraddistinto, rispetto alla versione sopra menzionata, per un mero upgrade della frequenza di clock).
La seconda certezza concerne la dimensione del pannello principale del nuovo Nexus 2016, simile a quello impiegato sull’attuale Nexus 5X di LG: trattasi infatti di un display da 5.2 pollici di tipo LCD a risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel), come testimoniato dal valore di densità di pixel per pollice pari a 420ppi. E proprio lo schermo potrebbe rappresentare la differenza saliente tra HTC Sailfish e HTC Marlin, con quest’ultimo verosimilmente impreziosito da un incremento di dimensione e risoluzione del display (sulla scorta dell’attuale Nexus 6P, tanto per intenderci). La stringa di codice riportata da Evan Blass snocciola infine un altro punto fisso: il lettore d’impronte digitali, collocato nella parte posteriore del nuovo Nexus 2016, aggiungeremmo noi vista la strategia adottata con i precedenti Nexus 5X e 6P.
