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Telegram inizia a sperimentare i post a pagamento

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Telegram inizia a sperimentare i post a pagamento
Sankt-Petersburg, Russia, May 10, 2018: Telegram application icon on Apple iPhone X screen close-up. Telegram app icon. Telegram is an online social media network. Social media app

Telegram quest’anno ha introdotto un abbonamento “Premium” a pagamento che sblocca funzionalità extra per gli utenti, ma sembra che la piattaforma voglia guadagnare ancora di più dall’app di messaggistica.

Nelle scorse ore infatti l’app di messaggistica ha testato silenziosamente i post a pagamento sui canali. Ma oltre a questo, l’app utilizza il proprio sistema di pagamento su iOS per aggirare gli acquisti in-app di Apple.

Come notato dal consulente di social media Matt Navarra, alcuni canali di Telegram hanno già ricevuto l’accesso a questa funzione, che consente ai creatori di addebitare denaro alle persone per visualizzare messaggi specifici. La funzionalità non è stata annunciata ufficialmente dalla piattaforma, il che suggerisce che è ancora in fase di test.

Tuttavia, la cosa interessante di questa storia è che i post a pagamento sono disponibili anche nell’app iOS di Telegram. Ma anche lì, l’app utilizza il proprio sistema di pagamento anziché il sistema di acquisti in-app dell’App Store.

Non è chiaro se Apple sia a conoscenza dei piani di Telegram, ma sembra improbabile poiché la vendita di contenuti in-app utilizzando sistemi di pagamento alternativi è contraria alle linee guida dell’App Store.

Gli sviluppatori che offrono contenuti a pagamento nelle loro app sono tenuti a farlo utilizzando gli acquisti in-app di Apple. Le uniche eccezioni sono le app nella categoria “lettura”, che possono reindirizzare gli utenti al pagamento di un abbonamento su un sito Web esterno. Anche in Corea del Sud, Apple è stata costretta a consentire agli sviluppatori di utilizzare metodi di pagamento alternativi, ma questo non è il caso di Telegram.

Ovviamente, Telegram sta probabilmente cercando di aggirare il sistema di acquisti in-app dell’App Store per non pagare la commissione del 30% su ogni vendita ad Apple.

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