Elon Musk ha completato l’acquisizione di Twitter da 44 miliardi di dollari, chiudendo una lunga vicenda durata mesi, con tanto di causa messa in moto da Twitter nei confronti di quest’ultimo per costringerlo a onorare il loro accordo di fusione.
E proprio a seguito di questo probabilmente, la prima cosa che Musk ha fatto nel momento in cui ha ottenuto le redini della società, è stata quella di licenziare l’intera dirigenza.
“Musk ha licenziato l’amministratore delegato Parag Agrawal e il direttore finanziario Ned Segal dopo la conclusione dell’accordo”, ha scritto il Wall Street Journal. Secondo quanto riferito, anche il capo legale di Twitter Vijaya Gadde e il consigliere generale Sean Edgett sono stati licenziati da Musk.
Al momento non è ancora chiaro chi sarà l’amministratore delegato della proprietà, ma quello che è certo è che ora Twitter diventa una compagnia privata.
Musk aveva avuto dei dissidi con Agrawal mentre stava cercando di uscire dal contratto di fusione. Ad agosto, ha sfidato l’allora CEO di Twitter a un dibattito pubblico sui dati degli account spam di Twitter. Musk aveva anche pubblicato tweet con critiche all’approccio di Gadde alla moderazione dei contenuti.
Musk ha completato l’accordo un giorno dopo aver visitato la sede di Twitter a San Francisco. I dipendenti di Twitter avevano diffuso una lettera aperta in cui criticava Musk dopo che un rapporto del Washington Post affermava che “Musk ha detto ai potenziali investitori nel suo accordo di acquistare la società che aveva pianificato di sbarazzarsi di quasi il 75% dei 7.500 dipendenti di Twitter, riducendo la società a un personale scheletrico di poco più di 2.000”.Tuttavia, durnte la sua ultima visita Musk ha fatto un passo indietro affermando che non licenzierà il 75% dello staff.
