Snapdragon 8 Gen 1: ecco i primi smartphone confermati

Come prevedibile, la presentazione del nuovo Snapdragon 8 Gen 1 di Qualcomm ha messo in moto i partner di Qualcomm, i quali stanno annunciando attraverso i canali social di essere pronti a supportare il processore con i loro prossimi smartphone.

Tra i primi confermati abbiamo Xiaomi 12, il prossimo smartphone del produttore cinese monterà a bordo il nuovo SoC di Qualcomm; Motora invece su Weibo ha confermato che sarà il suo prossimo Edge X30 a montare il chip, con una presentazione confermata per il 9 dicembre.

A questi si aggiungono GT 2 Pro di Realme, mentre Oppo e OnePlus sono state più sibilline, limitandosi a confermare l’arrivo di nuovi top di gamma dotati del nuovo processore.

Il nuovo Snapdragon 8 Gen 1

Questo nuovo processore apporta diversi miglioramenti su tutta la linea, a partire dalla presenza di una nuova architettura innovativa a 4 nm. L’annuncio conferma anche che i primi smartphone disponibili in commercio con il nuovo chip arriveranno sul mercato entro la fine dell’anno.

Dal punto di vista tecnico il processore monta una CPU octa core caratterizzata dalla presenza di un nuovo core Prime basato su Cortex-X2 con frequenza operativa di 3 GHz e 1 MB di cache L2 dedicata. Abbiamo inoltre tre Performance Core che operano a 2.5 GHz e 4 Efficiency Core a 1.8 GHz, affiancati da 6MB di cache L3 condivisa.

Ora la prossima grande novità riguarda la GPU. Il nuovo chipset ha introdotto la nuova GPU Adreno 730 con un aumento delle prestazioni del 30% e un risparmio energetico fino al 25 grazie alla sua nuova architettura. Qualcomm ha sviluppato tre funzionalità: Elite Gaming, una delle quali consentirà agli sviluppatori di trovare un equilibrio tra prestazioni ed efficienza energetica; l’Adreno Frame Motion Engine consente alla GPU di eseguire il rendering di un gioco al doppio del frame rate utilizzando la stessa quantità di energia. In alternativa, può mantenere lo stesso FPS riducendo della metà l’assorbimento di potenza.

Il set di nuove funzionalità include anche il rendering volumetrico di classe desktop, ma la grande novità è rappresentata dal Variable Rate Shading Pro, un VRS basato su immagini che dovrebbe semplificare l’integrazione di VRS in più giochi. Secondo il chipmaker, ci sono già molte partnership con diversi sviluppatori che punteranno a spremere le caratteristiche inedite di questo chip.

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