Nvidia CMP: un processore che salverà le RTX 3060

Nvidia ha annunciato CMP (Cryptocurrency Mining Processor), un processore interamente pensato e progettato per il mining delle criptovalute che andrà a “salvare” le RTX 3060.
La società ha infatti annunciato questo Giovedi che sta rilasciando una linea di prodotti progettati specificamente per il mining (e nient’altro), utilizzando software per limitare l’efficienza delle operazioni di mining sulle sue prossime RTX 3060.

Conosciuto come CMP che sta per “cryptocurrency mining processor,” questi prodotti sono “ottimizzati per migliorare le prestazioni del mining e la sua efficienza,” Nvidia ha detto nel suo post di annuncio. Non è sicuramente accurato chiamarle schede video o GPU – non hanno uscite video, e funzionano con una tensione ed una frequenza drasticamente più bassi della media, quindi non sono adatti per il gaming. Proprio per questo, ha comuniciato Nvidia, i chip CMP “non creeranno problemi alla disponibilità delle GPU Geforce GPU i giocatori.” Come spesso accade, infatti, le schede grafiche sono introvabili sul mercato a causa di acquisti massivi indirizzati al mining. Questo viene tradotto sempre con un aumento drastico del prezzo, situazione che Nvidia vuole sicuramente evitare.

I problemi di fornitura per le schede grafiche orientate al consumatore di Nvidia e AMD risalgono almeno al 2017. Le persone dedite ad attività di mining come Ethereum hanno cominciato a farlo poiché i chip in molte GPU di fascia alta sono ben adatti al compito grazie della capacità dei processori di eseguire calcoli complessi in poco tempo. Queste persone spesso cercano di costruire “piattaforme minerarie” contenenti più schede grafiche che lavorano insieme per aumentare l’efficienza dell’estrazione, e per questo hanno fatto schizzare in alto le domande di GPU negli ultimi anni, rendendo difatti impossibile il poter comprare una GPU per motivi di gaming. Per gran parte del 2017 e 2018, questo ha spinto i prezzi di mercato per le GPU ben al di sopra dei prezzi suggeriti, generando un mercato sommerso senza precedenti.

In quest’immagine è possibile vedere ben 78 RTX 3080 impegnate in attività di mining.

Questo tende ad influenzare di molto il mercato del gaming in generale poiché si è arrivati al punto in cui conviene di più comprare un pc preassemblato che la scheda grafica singola. Il 25 Febbraio Nvidia lancerà a soli $329 la nuova Geforce RTX 3060 e la società ha anche annunciato Giovedi una novità destinata a rendere la scheda meno attraente per i minatori. I driver software per l’RTX 3060, ha detto Nvidia, sarà in grado di “rilevare gli attributi specifici dell’algoritmo per il mining”. Se vengono rilevate operazioni di estrazione, l’RTX 3060 dimezzerà automaticamente la propria efficienza. Il messaggio di Nvidia è chiaro: lasciate le GPU ai gamer. La compagnia non ha ancora annunciato una linea di prezzo per i prodotti orientati al mining, tuttavia saranno disponibili entro la prima metà del 2021 anche presso i partner diretti di Nvidia come Asus, EVGA e Gigabyte. , al momento non è possibile dare un’occhiata più da vicino ma secondo alcune indiscrezioni da parte di Nvidia, le CMP avranno a disposizione una ventilazione migliorata ed un picco di tensione di base e frequenza inferiore, elementi che sicuramente andranno a migliorare l’efficienza del mining delle criptovalute.

 

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