HarmonyOS è una copia di Android? Huawei interviene

HarmonyOS, il nuovo sistema operativo di Huawei che andrà a rimpiazzare Android a partire dalla prossima serie di smartphone P50, è già in circolazione grazie alle fasi di testing e i primi commenti che stanno arrivando online non sono proprio lusinghieri.

In particolare Huawei è stata accusata di aver spudoratamente copiato il sistema operativo di Google, essendoci fin troppe somiglianze tra i due software.

Wang Chenglu, ingegnere capo di Huawei, ha deciso di intervenire sulla questione in una recente intervista rilasciata ai microfoni di Sina Tech, affermando che la struttura di HarmonyOS è pensata appositamente per permetterne l’impiego su diverse topologie di device, non solo gli smartphone.

Nello sviluppo inoltre Huawei ha impiegato, chiaramente, anche l’esperienza assimilata durante lo sviluppo della EMUI, l’interfaccia proprietaria basata sempre su Android per i suoi device.

Wang inoltre ribadisce, proprio come rumoreggiato tempo addietro, che lo sviluppo del sistema operativo è iniziato nel lontano 2016, prima ancora che gli Stati Uniti facessero scattare il ben noto ban. Ovviamente, nel momento in cui gli eventi hanno preso la piega ben nota a tutti, Huawei ha accelerato il processo di sviluppo.

Per quanto riguarda il debutto in occidente, pare che Huawei darà l’opportunità agli utenti di scegliere Android o HarmonyOS al momento dell’avvio dei prossimi P50.

L’ingegnere inoltre ha proseguito affermando che l’obiettivo di Huawei con il nuovo sistema operativo sia quello di raggiungere i 200 milioni di dispositivi entro la fine del 2021, a cui dovrebbero aggiungersene altri 100 mila realizzati da altri produttori. Tra i brand che hanno deciso di aderire al sistema operativo di Huawei, al momento troviamo WPS, Bilibili, Ctrip e iFLYTEK.

I primi dettagli sulla nuova interfaccia HarmonyOS 2.0

La nuova interfaccia 2.0 di HarmonyOS è stata pensata per più dispositivi, non solo gli smartphone. Stando ai primi dettagli l’interfaccia utente si rifà molto a quella della EMUI 11 ma il design potrebbe cambiare con i prossimi aggiornamenti.

L’interfaccia attualmente è in uno stato ancora embrionale per smartphone, ma Huawei sta lavorando attivamente per rendere l’interfaccia fluida.

Ben più importante però è la compatibilità: HarmonyOS 2.0 supporta infatti anche le applicazioni native per Android, oltre a quelle proprietarie sviluppate per il nuovo OS da Huawei. L’obiettivo è quindi quello di offrire una compatibilità totale per garantire un passaggio morbido tra i due sistemi operativi. Huawei dal canto suo al momento non ha ancora voluto confermare o meno se il suo HarmonyOS soppianterà definitivamente Android, ma l’azienda che si stia chiaramente muovendo con l’obiettivo di essere indipendente e aggirare il ban emesso degli Stati Uniti.

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