Fortnite è in crisi? Apple continua a stuzzicare Epic

Torniamo nuovamente a parlare della disputa tra Apple e Epic Games, la cui battagliata legale prosegue senza esclusione di colpi, con dichiarazioni e frecciatine di ogni genere che arrivano da entrambe le parti.

L’udienza in tribunale è attesa per il 28 settembre, ma negli ultimi giorni Apple si è scagliata contro Epic accusandola di aver messo in piedi tutta questa vicenda appositamente per creare “un caso” che potesse dare ulteriore popolarità al gioco di Fortnite.

Per chi si fosse perso “gli episodi precedenti”, da un giorno all’altro Epic ha introdotto un proprio sistema interno di acquisti in app all’interno di Fortnite, bypassando le transizioni con Apple ID che concedono alla casa di Cupertino il discusso 30% su ogni transazione dei giocatori.

Secondo Apple tutto questo non sarebbe altro che una strategia di marketing per ridare popolarità al gioco, secondo l’azienda in declino durante il 2020.

Per ragioni che non hanno nulla a che fare con il contenzioso che Epic ha aperto con Apple, la popolarità di Fortnite è in declino. A luglio 2020, l’interesse in Fortnite era calato del 70% rispetto a ottobre 2019. Questa causa sembra far parte di una campagna di marketing progettata per rinvigorire l’interesse nei confronti di Fortnite.

La risposta di Epic non si è fatta mancare e arriva direttamente dal suo attuale CEO, Tim Sweeney, che definisce queste dichiarazioni parziali e disinformative, poiché il presunto calo citato dall’azienda, estrapolate da Google Trends, in quanto il valore di partenza (ottobre 2019) era un picco dovuto ad un evento in-game speciale. Il calo a luglio è stato misurato sulla base di un caso eccezionale, che dunque non rispecchia la reale situazione.

Per Apple la condotta di Epic Games è una manovra marketing fin troppo evidente:

Se Epic fosse veramente preoccupata di patire un danno reputazionale in seguito alla disputa, allora non porterebbe avanti questi sofisticati metodi per pubblicizzarla. Da ogni punto di vista (inclusa la campagna #freefortnite), Epic pensa che la sua condotta possa generare benevolenza, accrescere la sua reputazione, e portare utenti a Fortnite, e non il contrario. Questo non si può definire un danno.

Secondo i dati resi noti in questo periodo, la rimozione di Fortnite da App Store avrebbe causato un crollo di utenza.

I giocatori attualmente registrati al battle royale ammontano a circa 350 milioni, di cui 116 provenienti dalle piattaforme Apple per giocare. Di questi, circa il 63% utilizzava il gioco su dispositivi come iPhone e gli iPad.

Si tratta quindi di un danno di grandi proporzioni e per questo motivo l’azienda ha chiesto al giudice legale di anticipare l’udienza prevista per il 28 settembre e di costringere Apple a reintegrare Fortnite su iOS.

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