Con SPID gli italiani hanno da oggi una identità digitale

È il giorno dello SPID, l’acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale che terrà banco nelle prossime ore in una conferenza stampa indetta a Palazzo Vidoni alla quale parteciperanno il Ministro per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione Marianna Madia, di concerto al direttore generale di Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) Antonio Samaritani ed i responsabili delle amministrazioni centrali e locali che avranno l’arduo compito di inaugurare SPID. Già, perché seppur con qualche mese di ritardo rispetto all’originaria tabella di marcia, l’iniziativa che rientrerà all’interno del più ampio progetto Italia Login (portale online che nel disegno del Governo farà da condensato entro il 2017 ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni) sarà, almeno inizialmente, circoscritto a pochi eletti. Gli enti coinvolti (Service Provider) quali INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate sono pronti ad erogare circa 300 servizi, mentre le regioni che hanno aderito al programma restano finora relegate a Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche ed al Comune di Firenze.

Con SPID, ogni cittadino potrà ricevere (via mail o tramite raccomandata) le credenziali di accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni, nello specifico un PIN unico per tutti gli <<sportelli>> sparsi in reet; i primi servizi al cittadino saranno invece attivi entro lo spirare di marzo. Lo SPID prevede l’assegnazione di un’identità digitale strutturata secondo tre diversi livelli, che variano in base al livello di sicurezza delle credenziali: il primo sarà composto da ID e password stabilita dall’utente (minimo 8 caratteri di cui almeno un numero e simbolo speciale); il secondo prevede l’autenticazione tramite la password alla quale dovrà aggiungersene una (One Time password) che verrà inoltrata all’utente, mentre la terza, la più complessa, prevede un meccanismo (già vagliato in alcuni servizi per l’effettuazione di operazioni riservate, quali trasferimento fondi) composto da password più smart card affinché il cittadino possa accedere ai servizi più importanti (trasferimento fondi, pagamenti online). L’identità SPID è rilasciata – previa richiesta dell’utente al Gestore e correlata verifica dei dati richiesti – dai Gestori di Identità Digitale, dei soggetti privati accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). A sopraintendere il meccanismo è comunque il Garante per la Privacy, che ha posto il placet all’attuazione delle regole inerenti all’identità digitale.

SPID sarà erogato in modo gratuito ai cittadini fino alla fine dell’anno in corso (31 dicembre 2016) e l’identità digitale avrà una validità di due anni, decorsi i quali scatterà il rinnovo a pagamento. Con la nuova iniziativa inaugurata dal Governo si potranno accedere ad alcuni servizi erogati dall’INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate. Nelle mire dell’esecutivo vi sarebbe però la volontà di spingere, nel prosieguo, ad una propagazione online dei servizi online a mezzo SPID, consentendo dunque ai cittadini di espletare sempre più adempimenti, come ad esempio il pagamento delle multe e via discorrendo. Affinché SPID possa far breccia ed estrinsecare la sua mission nel modo più totale possibile, è necessario che un maggior numero di Service Provider aderiscano al servizio stipulando l’apposita convenzione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Il nuovo epilogo dell’iniziativa è comunque atteso ad evolversi già nelle prossime ore, allorquando la conferenza stampa indetta in data odierna farà ulteriore chiarezza al servizio che offre agli italiani una identità digitale.

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