All’ultimo Google I/O 2016 la società ha messo in evidenza un nuovo sistema che consente di poter adoperare le applicazioni Android senza la stretta necessità di procedere ad una loro installazione, attraverso una modulazione del codice che assume, in questo frangente, le finte sembianze di un binary Windows in versione portable app. La stessa BigG è passata all’illustrazione di alcuni casi interessanti di utilizzo della funzione. Vediamo insieme come funziona.
Google Instant App, le tue app… subito!
Google Instant App basa la propria logica di funzionamento sul reperimento e l’utilizzo di una funzione specifica di codice necessaria ad avviare i parametri necessari al funzionamento. Il tutto si riconduce ad un link ipertestuale derivato da una ricerca o ricevuto per via diretta. Una volta aperto il link, che potenzialmente contiene il riferimento ad un sito di e-commerce avente app proprietaria (pensate, tanto per dire, ad eBay), avverrà un redirect al segmento specifico dell’app che ci interessa piuttosto che all’intero sito web su cui effettuare la ricerca. In tal caso saranno le stesse Instant App ad effettuare il linking alla risorse e ad accedere al nostro account attraverso cui poter, in questo caso, acquistare il prodotto inserendolo nel carrello se previsto. Il tutto in una manciata di secondi e senza intasare inutilmente il nostro telefono con applicazioni che magari utilizziamo di tanto in tanto.
Una funzione Google che offre ampi margini di compatibilità già a partire dai device su cui gira una release di Android Jelly Beam. Ciononostante non sarà una cosa immediata. Occorrerà, infatti, del tempo prima che la nuova features possa materializzarsi a schermo. Le prime avvisaglie della nuova funzione potrebbero comunque concretizzarsi già a partire dal prossimo autunno. Non resta che seguire la vicenda e sperare che le cose non cadano eccessivamente per le lunghe.
