Xiaomi Mi 6X ufficiale: è lo smartphone più economico con SoC Snapdragon 660

E’ finalmente il giorno di Xiaomi Mi 6X, smartphone chiacchieratissimo in queste ultime settimane che, nelle intenzioni dell’azienda cinese, vuol dominare l’intero settore della fascia media del mercato mobile, non sfigurando addirittura dinanzi ai rivali più quotati e blasonati. La scheda tecnica è d’altronde completissima e ad impreziosire il tutto è senz’altro il solito inarrivabile rapporto qualità-prezzo: almeno in Cina (territorio che, allo stato attuale, sarà l’unico ad esser interessato della commercializzazione), occorreranno addirittura 285 dollari (convertitore alla mano) per portarsi a casa il modello più rifinito e prestante.

Confermate tutte le indiscrezioni della vigilia e la presentazione stampa ha di fatto assunto toni più formali che sostanziali. Xiaomi Mi 6X succede al modello di generazione precedente – che dal suo lato ha fatto da musa ispiratrice al lancio del primo smartphone Android One dell’azienda, Mi A1 – e si caratterizza per un netto salto generazionale in avanti in termini di design, fotocamere e “forza bruta”. Allo stato attuale, è lo smartphone più economico ad esser corroborato dal prestante processore Snapdragon 660 di Qualcomm, lo stesso per inciso utilizzato da Xiaomi sull’ancora attuale (e sempre più interessante, a fronte di una contrazione dei prezzi di listino) Mi Note 3.

IL DESIGN – Il nuovo smartphone Android di Xiaomi è un connubio di scelte stilistiche che richiamano più di un terminale realizzato dallo stesso produttore cinese. La base di partenza è quella del vecchio Xiaomi Mi 5X, perfezionata ulteriormente in alcuni dettagli. Il corpo è realizzato interamente in metallo e presenta profili leggermente curvi sul posteriore, al fine di migliorarne la presa e attenuarne la scivolosità. Xiaomi sostiene inoltre di aver scolpito lo smartphone utilizzando la tecnologia CNC. Confermate, sulla falsariga del modello di generazione precedente, le linee di antenna a forma di U sui bordi superiore e inferiore del retro del dispositivo e il blaster IR posizionato sul lato superiore, mentre sul frontale troviamo delle affinità rispetto a quanto fatto con il più recente Redmi Note 5 Pro, in ossequio alla presenza di un pannello da 5.99 pollici di tipo IPS LCD con rapporto di forma in 18: 9 e risoluzione Full HD+. E proprio dall’ultimo terminale della gamma Redmi eredita pure la configurazione verticale della doppia fotocamera, con lettore di impronte digitali circolare posizionato immediatamente sotto. Lo spessore dello smartphone è di 7.3 millimetri, e facendo leva su questo aspetto Xiaomi giustifica l’assenza del jack audio da 3.5 millimetri: secondo il produttore, non c’era spazio per introdurre la classica entrata per veicolare le cuffie. Xiaomi Mi 6X sarà commercializzato in più di una colorazione: Cherry Pink, Red Flame, Glacier Blue, Quicksand Gold e Black Stone.

LE FOTOCAMERE – Il comparto multimediale rappresenta la caratteristica sulla quale Xiaomi ha posto più di una attenzione, nel tentativo di evidenziare il netto salto generazionale compiuto rispetto al modello di generazione precedente. Xiaomi Mi 6X mette infatti in mostra una doppia fotocamera verticale (in stile iPhone X) corroborata dalla presenza di un primo sensore Sony IMX486 con apertura focale f/1.75 e pixel larghi 1,25 micron e di un secondo sensore da 20 megapixel (Sony IMX376) con apertura focale f/1.75 e pixel larghi 2 micron. L’hardware è perfettamente congegnato per funzionare con il software che, nel caso di specie, può fregiarsi del supporto della tecnologia di Intelligenza Artificiale.

Le due fotocamere sono state ottimizzate per migliorare la nitidezza dei ritratti, passando automaticamente alla fotocamera da 12 megapixel come sensore principale per gli scatti di giorno e a quella da 20 megapixel in corrispondenza di contesti di luce invece più precaria. L’Intelligenza Artificiale permetterà alle due fotocamere di riconoscere fino a 206 tipi di scene con diverse ottimizzazioni per scattare foto più ricche di dettagli e può inoltre eseguire traduzioni in tempo reale per l’inglese, il francese, il tedesco, il coreano e l’indiano.

La fotocamera frontale fa leva sullo stesso sensore da 20 megapixel utilizzato sul posteriore (Sony IMX376). E’ dotata di un flash LED a luce soffusa e anche in questo caso è decisiva la presenza dell’Intelligenza Artificiale, necessaria per scattare selfie di qualità migliore in ossequio alla capacità del software di riconoscere fino a 12 tipologie di scene di autoritratto. Il sensore frontale permetterà altresì lo sblocco dello smartphone tramite riconoscimento del viso.

LA SCHEDA TECNICA – Xiaomi Mi 6X è come detto alimentato dal processore Snapdragon 660 di Qualcomm, che offre prestazioni del 79% superiori rispetto al modello di generazione precedente (con a bordo lo Snapdragon 625). Lo smartphone sarà commercializzato in più di una variante: la prima è dotata di 4 gigabyte di memoria RAM e 64 gigabyte di storage, mentre la seconda 6 gigabyte di memoria RAM e 128 gigabyte di spazio di archiviazione interna. E’ inoltre dotato di una batteria da 3.010 con supporto alla ricarica rapida Qualcomm Quick Charge 3.0 da 18W, che assicurerà il 50% di autonomia tramite ricarica di appena 30 minuti.

Da un punto di vista software troviamo invece Android 8.1 Oreo personalizzato secondo l’interfaccia proprietaria MIUI 9.5 che, conformemente a quanto abbozzato su Redmi Note 5 Pro, offre il supporto per le gesture a schermo intero.

FONTE: Gizmochina 

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