TBH (To Be Honest), l’app anti Sarahah che non ammette bulli

Un’altra app in grado di inviare messaggi anonimi è comparsa in cima alle classifiche dell’App Store statunitense ed è riuscita a sconfiggere il problema più grande delle app anonime: il bullismo.

Chiamata “TBH“, acronimo di To Be Honest“, ovvero “per essere onesti”, l’app adotta un approccio non convenzionale all’anonimato. Mentre consente agli amici di comunicare in modo anonimo, l’applicazione permette di scambiare soltanto complimenti, che vengono inviati tramite quiz presenti all’interno dell’applicazione.

L’app, che si rivolge a studenti delle scuole medie e superiori, si collega alla rubrica per trovare le persone che si conoscono. In seguito offre una serie di “sondaggi” sui propri contatti. Le domande cambiano, ma sono tutte positive, chiedendo di scegliere il “miglior party planner del mondo”, o “chi ha il sorriso più bello”.

L’app mantiene le identità segrete, ma gli utenti possono vedere alcuni dettagli su chi le ha scelte (ad esempio “una ragazza di livello dieci”). TBH presenta anche delle dinamiche coinvolgenti dei giochi free-to-play, anche se al momento non utilizza gli acquisti in-app.

Se qualcuno “sceglie” in un sondaggio, guadagna delle “gemme“, che possono essere usate per sbloccare più funzioni all’interno dell’app. È possibile completare solo un determinato numero di sondaggi alla volta e quando si raggiunge il limite, è necessario attendere un certo periodo di tempo prima di poter ricominciare.

L’app, attualmente disponibile solo in pochi stati, ha dimostrato di essere una formula vincente con gli adolescenti, infatti è in costante ascesa sulle classifiche dell’App Store da quando è stata lanciata nel mese di agosto. Lo scorso giovedì ha raggiunto il primo posto, battendo Facebook, Snapchat, Gmail, e le altre applicazioni che si trovano costantemente in cima all’App Store.

A parte le regole simili a quelle di Candy Crush, un po’ di questo successo può essere attribuito anche alla positività che TBH genera tra i giovani. Data la presenza esclusiva di “sondaggi” positivi, gli utenti non sono in grado di fare bullismo e mettersi l’uno contro l’ altro, un problema che affligge Sarahah e altre app di messaggi anonimi molto in voga tra gli adolescenti.

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