Xiaomi presenta i nuovi Redmi 6 Pro e Mi Pad 4: smartphone e tablet per tutte le tasche

Xiaomi continua a saturare il mercato mobile presentando dispositivi non propriamente particolari od innovativi ma comunque caratterizzati dall’immancabile buon rapporto qualità-prezzo, da sempre il fattore preponderante sul quale il produttore cinese ha costruito tutto il proprio successo commerciale. Non ci sono grosse novità rispetto a quanto trapelato in rete in questi ultimi giorni e l’ennesima tornata di presentazioni ufficiali del gigante di Shenzhen pone stavolta l’accento su uno smartphone e un tablet: si tratta di Redmi 6 Pro e di Mi Pad 4. Più interessante il secondo che il primo, aggiungeremmo noi, in relazione alle specifiche tecniche che lo portano di diritto tra i migliori tablet Android attualmente in circolazione, specie sul versante del rapporto qualità-prezzo.

Partiamo comunque da Redmi 6 Pro che, a conti fatti, si differenzia dal diretto predecessore soltanto per un sostanziale rinnovamento estetico. Lo smartphone è infatti caratterizzato da una parte posteriore che riprende le linee guida dei più recenti dispositivi Xiaomi della gamma Redmi: inequivocabile è in tal senso la doppia fotocamera orientata verticalmente e posizionata sull’angolo sinistro della scocca in metallo, mentre al centro del telaio trova posto l’immancabile lettore di impronte digitali a forma circolare. L’unica differenziazione di rilievo la leva sul frontale, là dove spicca il notch (o “tacca”) in pieno stile iPhone X. A differenza di Mi 8, ci troviamo davanti ad una implementazione meno marcata, che potrà comunque esser disabilitata tramite l’apposita voce presente all’interno delle impostazioni.

Redmi 6 Pro è dunque totalmente rivoluzionato, rispetto al modello precedente, per ciò che concerne il design. Tutto ciò si riverbera anche nel display, ancora di tipo IPS con risoluzione Full HD+ ma impreziosito da un formato in 19: 9 afferente agli ormai usuali canoni tecnologici, necessario anche per ingrandire la porzione di schermo utile (da ben 5.84 pollici) senza pregiudicare troppo la dimensione globale dello smartphone. Sotto il “cofano” non ci sono invece differenze di rilievo, dal momento che Xiaomi ha pensato bene di ripiegare sullo stesso Snapdragon 625 utilizzato sul vecchio Redmi 4 Pro, accoppiato ancora da 3 o 4 gigabyte di memoria RAM e 32 o 64 gigabyte di spazio di archiviazione espandibile. Ci saremmo aspettati un più moderno Snapdragon 636, già peraltro inaugurato su Redmi Note 5.

Le premesse per il solito smartphone Xiaomi dall’ottima autonomia ci sono comunque tutte, anche perché il processore è parco nei consumi e, soprattutto, è accoppiato da una generosissima batteria da 4.000mAh con ricarica a 10 watt; peccato purtroppo per la solita micro-USB sulla quale il produttore cinese continua incessantemente ad insistere nella gamma Redmi. Sul fronte multimediale, Redmi 6 Pro può fregiarsi di due sensori da 12 megapixel con apertura focale f/2.2 e 5 megapixel per catturare informazioni sulla profondità di campo. Confermatissima anche qui la tecnologia di Intelligenza Artificiale nelle varie modalità di scatto, oltre che il supporto all’HDR e alla registrazione video in slow-motion in 720p a 120 fps. Buona anche la connettività con il Bluetooth 4.2, WiFi a doppia banda e jack audio.

Redmi 6 Pro sarà commercializzato in Cina nelle colorazioni Flame Red, Cherry Blossom Powder, Gold, Stone Black, e Blue a prezzi di listino come sempre accessibili per un po’ tutte le tasche: 131 euro al cambio per la versione 3+32 GB e 157 euro per la 4+32 GB e 171 euro per la 4+64 GB.

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Ben più interessante è invece Mi Pad 4, tablet Android compatto impreziosito da una buona scheda tecnica e, soprattutto, prezzo di listino incredibile. Xiaomi ha pensato bene di mettere a punto tre differenti versioni (di cui una dotata di connettività LTE), unificate tutte dalla presenza di un display da 8 pollici con risoluzione di 1920 x 1200 pixel. L’ingrediente principe del dispositivo è senza dubbio la compattezza: nonostante l’incremento della diagonale di schermo (che fino al modello precedente si attestava sui 7.9 pollici), le dimensioni sono inferiori (200,2 x 120,3 x7,9 millimetri) al vecchio Mi Pad 3, anche grazie al rinnovato rapporto di 16:10 contro il tipico 4:3 della gamma iPad Mini di Apple.

Altro pezzo forte di Mi Pad 4 è il processore: sotto il cofano in metallo troviamo infatti il potente Snapdragon 660 di Qualcomm, accoppiato da 3 o 4 gigabyte di memoria RAM e 32 o 64 gigabyte di memoria interna, in ambedue i casi espandibile tramite microSD. Buona anche la dotazione multimediale, grazie alla presenza di un sensore principale da 13 megapixel con apertura focale f/2.0, modalità bellezza e HDR e un sensore frontale da 5 megapixel con supporto per il riconoscimento del volto. La connettività include invece WiFi a doppia banda, Bluetooth 5.0, USB Type C, mentre la batteria da 6.000mAh fa subito preannunciare buoni riscontri per l’autonomia.

Xiaomi Mi Pad 4 sarà commercializzato nelle versioni oro e nero ad un prezzo di circa 145 euro per il modello da 3 gigabyte di memoria RAM e 32GB di storge, fino al modello più costoso – appena 198 euro – per quello da 4 gigabyte di RAM e 64GB di archiviazione con supporto nativo alla connettività LTE. Prezzi indubbiamente da urlo, almeno in Cina, in attesa di capire se questo interessante tablet Android possa sbarcare ufficialmente anche in Italia.

FONTI: Gizmochina, Gizmochina

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