Dopo i podcast e la musica, la prossima tappa di Spotify saranno gli audiolibri.
Mercoledì, i dirigenti dell’azienda hanno presentato agli investitori un piano d’investimento per entrare nel budiness degli audiolibri. L’obiettivo della piattaforma, quando lancerà il effettivamente gli audiolibri, potrebbero avere enormi ramificazioni non solo per l’attività di Spotify, ma anche per l’industria editoriale.
“Riteniamo che gli audiolibri, nelle loro diverse forme, saranno un’enorme opportunità”, ha affermato il CEO di Spotify Daniel Ek. “E proprio come abbiamo fatto con i podcast, vogliamo giocare per per vincere”.
Il primo grande passo di Spotify in questo business è l’acquisizione di Findaway, che è stata annunciata lo scorso anno. La piattaforma di audiolibri è per molti versi simile ad Anchor. Consente agli autori di creare, distribuire e monetizzare il proprio lavoro e, con l’acquisizione, Spotify si impadronirà di una parte fondamentale dell’ecosistema degli audiolibri. È giusto, quindi, che l’esecutivo che supervisiona gli audiolibri di Spotify sia Nir Zicherman, co-fondatore di Anchor.
Bisognerò però notare al momento che l’accordo Findaway non è stato ancora concluso. È stato annunciato per la prima volta nel novembre 2021, con una data di acquisizione prevista entro la fine del 2021. Tuttavia, l’accordo è ancora al vaglio della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia.
Come funzionerà il modello di vendita e distribuzione non è del tutto chiaro, ma sembra che almeno alcuni degli audiolibri saranno gratuiti. Il piano prevederebbe l’integrazione di annunci pubblicitari all’interno degli audiolibri.
