Raccontarsi non è mai semplice, e quando avviene con un articolo generico, o con un semplice comunicato stampa aziendale si rischia di non riuscire a far trasparire appieno la propria storia.
Ecco perché biografie e interviste su Intervista.it sono pensate per riuscire a far emergere non solo il lato professionale, innovativo e specifico del professionista o del manager, ma anche il suo lato più umano, emotivo, le difficoltà riscontrate e le prove superate.
Intervista.it non insegue il clamore della notizia ma cerca di costruire un ritratto nel quale biografie e interviste possano dare realmente spazio alla voce dei loro protagonisti.
Domande che restituiscono una voce autentica
Nelle interviste o nella descrizione dei profili aziendali ci si trova spesso dinanzi a un linguaggio che attiene alle regole del business e che non lascia spazio anche alla storia e alle motivazioni che hanno portato a raggiungere un determinato obiettivo o successo e non solo.
Domande che spesso non si leggono come: cosa spinge un dirigente a lasciare un incarico sicuro per lanciarsi in un progetto incerto? Perché un imprenditore decide di resistere a condizioni di mercato che non sembrano ottimali?
Su Intervista.it si risponde anche a queste domande grazie a interviste che restituiscono la voce autentica dei protagonisti.
Ciò che emerge è spesso sorprendente: un ricordo d’infanzia che orienta un’intera carriera, un incontro fortuito che diventa spartiacque, un fallimento che si rivela la chiave per ripartire con un’energia nuova.
L’autenticità e voci dirette al centro delle interviste
La redazione di Intervista.it ha scelto fin dall’inizio di evitare interviste preconfezionate, al contrario, l’obiettivo è quello di lasciare che la persona si racconti con naturalezza, anche nelle sue esitazioni.
Capita spesso che un manager, abituato a parlare in pubblico con un linguaggio levigato, durante l’intervista si lasci andare al racconto di un episodio diverso: la difficoltà di conciliare carriera e vita familiare, l’emozione di ricevere la prima lettera di ringraziamento da un collaboratore, il dubbio provato prima di una scelta che si sarebbe rivelata decisiva.
Un punto di forza della rivista è la fedeltà con cui viene riportata la voce dei protagonisti. Non c’è una sovrapposizione della redazione sul racconto, piuttosto un lavoro di tessitura che rende scorrevole la narrazione senza intaccare lo stile personale dell’intervistato.
Il lettore percepisce sfumature, pause, perfino le espressioni ricorrenti che fanno parte del modo di parlare di quella persona.
Ne deriva un senso di immediatezza: non si ha l’impressione di leggere un pezzo giornalistico filtrato, ma di ascoltare direttamente un dialogo.
Questo crea una connessione che va oltre l’informazione, trasformando l’intervista in un incontro vero e proprio.
Differenziarsi in un panorama omologato
Molte testate scelgono scorciatoie narrative. Bastano poche righe per incasellare qualcuno: “l’imprenditore visionario”, “il manager che non sbaglia un colpo”, “il genio dell’innovazione”. Queste definizioni hanno il pregio di catturare l’attenzione, ma finiscono per appiattire la complessità.
Intervista.it rifiuta l’omologazione, non interessa creare etichette, ma mostrare come dietro ogni storia ci siano dubbi, cadute, intuizioni improvvise, momenti di fragilità e di forza. Questa scelta rende la rivista diversa e, soprattutto, credibile.
Racconti che ispirano i lettori
C’è un filo sottile che separa la celebrazione dall’ispirazione. Intervista.it sceglie la seconda strada. Non costruisce eroi da imitare, ma restituisce persone reali da cui trarre spunti concreti.
Un giovane che legge la storia di un imprenditore scopre che la resilienza non è un concetto astratto, ma il risultato di anni di tentativi. Un professionista a metà carriera può trovare conforto nel sapere che persino chi è arrivato in alto ha attraversato fasi di smarrimento.
La forza di queste narrazioni sta proprio nella loro capacità di parlare a pubblici diversi: studenti, lavoratori, dirigenti, curiosi. Ognuno vi trova un frammento utile da rielaborare nel proprio percorso.
Rallentare per andare più a fondo
In un mondo mediatico che consuma storie alla velocità dei feed digitali, la testata ha scelto consapevolmente di rallentare.
Le interviste non sono pensate per essere lette in pochi secondi, ma per essere ascoltate. Ci sono paragrafi che riportano un episodio nei minimi dettagli, altri che danno spazio a riflessioni personali più lunghe.
Questa scelta editoriale: vuol dire rispettare i lettori e i protagonisti, riconoscere che alcune storie meritano tempo, silenzio, attenzione.
In un certo senso, leggere Intervista.it significa concedersi una pausa di qualità, diversa dal consumo rapido di contenuti che riempie la maggior parte delle nostre giornate online.