Il mercato delle schede video verso la stabilità, prezzi in calo in Europa e USA

Il fenomeno delle schede grafiche vendute a prezzi fuori scala potrebbe finalmente essere in via di risoluzione, almeno stando al nuovo report diffuso da Computerbase.

Secondo i dati, durante il mese di giugno l’Europa ha visto una controtendenza rispetto al clima che si stava vivendo in questo periodo con i prezzi delle schede grafiche, complice una disponibilità maggiore dei prodotti AMD e NVIDIA.

Nel mercato americano si stanno segnalando cali importanti che coinvolgono le schede Radeon RX 6700 XT e GeForce RTX 3060, vendute ad un prezzo inferiore di circa il 50%.

Mentre solo 5 modelli della GeForce RTX 3060 erano disponibili un mese fa, ora ci sono 24 modelli direttamente disponibili. Il prezzo minimo è attualmente di 639 euro, invece di 949 euro circa quattro settimane fa. La situazione è simile con la GeForce RTX 3070, di cui 26 modelli sono disponibili a partire da 999 euro. Un mese fa c’erano solo 4 modelli da 1.499 euro. La GeForce RTX 3080 con 24 modelli da 1.499 euro costa circa 800 euro in meno. La GeForce RTX 3090 non era affatto disponibile a metà maggio, mentre 18 modelli sono ora elencati come disponibili a partire da 2.199 euro.

La situazione sta migliorando anche con le Radeon. La Radeon RX 6700 XT è stata ridotta da 929 euro a 799 euro e sono disponibili 20 modelli invece dei precedenti 9 modelli. Con la Radeon RX 6800 il numero di schede disponibili è passato da 3 a 6 e il prezzo minimo è sceso da 1.499 euro a 1.049 euro. Otto modelli della Radeon RX 6800 XT sono ora disponibili a partire da 1.249 euro, invece dei 3 modelli da 1.499 euro presenti a maggio. Sono disponibili altri quattro modelli per la Radeon RX 6900 XT, mentre il prezzo di partenza è passato da 1.699 euro a 1.589 euro.

Quali sono i motivi di questa ripresa?

Ci possono essere vari motivi per cui la disponibilità sta migliorando e i prezzi stanno di nuovo calando. Una possibile causa è che la domanda di criptovalute sta gradualmente diminuendo. In Cina, spingendo una grossa percentuale dei miner a dismettere le grandi farm sparse per il globo (soprattutto in Asia). Per chi si fosse perso le ultime novità, il governo cinese ha deciso di vietare le transizioni in criptovalute poiché non ritenuta una moneta reale.

Una settimana fa i ricercatori di mercato di TrendForce hanno previsto che i prezzi per la memoria delle schede grafiche (per lo più GDDR6) potrebbero aumentare dall’8 al 13% nel terzo trimestre. Anche la carenza globale dei chip resta una problematica destinata a proseguire, quindi resta da vedere in che modo cambierà il mercato nei prossimi mesi.

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