Google Chrome si prepara a bloccare gli annunci che consumano troppo risorse

Google Chrome vuole rivedere il suo approccio agli annunci pubblicitari, o almeno questo è quello che traspare da alcune parti del codice scovati nella recente build del browser.

Sembrerebbe che l’obiettivo dell’azienda sia quello di introdurre nel browser una funzione capace di bloccare gli annunci pubblicitari che consumano troppe risorse del sistema, le quali spesso rischiano di appesantire particolarmente la navigazione sul web.

Questa particolare feature, scovata all’interno del codice sorgente di Chrome, porta il nome di Heavy Ad Intervention, ed è basata su una sorta di algoritmo che identifica quando gli ad pubblicitari sono troppo pesanti. Il sistema stabilisce che nel momento in cui un qualsiasi annuncio rientra nel 99,9° percentile per consumo dati, per consumo CPU per minuto o consumo CPU totale, questo procederà al suo blocco rendendolo inaccessibile.

Google da sempre cerca da sempre di bilanciare le necessità degli inserzionisti e la volontà degli utenti di navigare nella piena tranquillità senza troppe frustrazioni. Ricordiamo infatti che a partire dal 9 Luglio verrà introdotta da Google una nuova misura per contrastare gli annunci ingannevoli e malevoli: si tratterà di un filtro già in fase di testing da diverso tempo, ma che verrà adesso reso disponibile in tutto il mondo grazie alle nuove direttive emesse dalla Coalition for Better Ads, l’ente che si occupa di migliorare la navigazione sul web. 

Il sistema di segnalazione e rimozione dei banner ingannevoli verrà attivato attraverso una segnalazione inoltrata direttamente ai webmaster, ai quali verrà dato un tempo massimo di 30 giorni per provvedere alla loro rimozione o eventuali modifiche per riadattarli alle norme del paese. Il blocco terrà conto di 12 tipi di annunci considerati ingannevoli o troppo intrusivi per l’utente.

Per aiutare gli utenti, ma anche i webmaster nell’identificazione di eventuali banner inappropriati, o che violano le norme del paese in cui si è attivi, è stato lanciato un portale raggiungibile a questo indirizzo.

Coalition for Better Ads ha pubblicato anche delle linee guida illustrate che mostrano il funzionamento dei banner ritenuti invasivi, e tra questi possiamo evidenziare i tradizionali popup a tutto schermo, spot con riproduzione automatica dell’audio e tante altre tipologie di ad che possono rendere la navigazione tediosa.

La battaglia di Google nei confronti banner pubblicitari è ormai stata lanciata da tempo, ma il 2019 potrebbe rappresentare il culmine di una lunga lotta, soprattutto nei confronti di tutti quei siti legati al mondo delle fake news pregni di banner invadenti e ingannevoli.

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