Anche Google interessata all’acquisto di TikTok

E’ ormai una guerra aperta tra TikTok e il governo degli Stati Uniti, con il primo che ha deciso di citare ufficialmente in giudizio gli USA dopo il ban emesso da Trump per tagliare fuori la piattaforma social di ByteDance.

Il gruppo aveva già paventato la possibilità di aprire una battaglia legale e adesso è arrivata la conferma di questa decisione, anticipando che le decisioni del governo degli Stati Uniti sono state del tutto scorrette e infondate.

Nonostante siamo in forte disaccordo con le preoccupazioni dell’Amministrazione, per quasi un anno abbiamo cercato di impegnarci in buona fede per offrire una soluzione costruttiva.

É mancato un giusto processo e l’Amministrazione ha cercato di inserirsi nelle trattative tra imprese private.

Nella precedente nota di TikTok era stato riportato quanto segue:

Ci siamo dovuti confrontare con un’Amministrazione che non ha considerato i fatti, ha dettato i termini di un accordo senza attenersi alle normali procedure legali e ha tentato di intromettersi nelle trattative tra due aziende private.

Intendiamo quindi utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione al fine di assicurare che non venga messo a rischio lo stato di diritto e che tanto la nostra azienda quanto i nostri utenti siano trattati in modo equo: se non dal Governo degli Stati Uniti, allora dai suoi tribunali.

Il messaggio è piuttosto chiaro, dato che Microsoft era in trattative con ByteDance per l’acquisto del servizio negli Stati Uniti. Le trattative, che stavano avvenendo in maniera tutto privata e lontane dai riflettori, sono diventate di pubblico dominio nel momento in cui Microsoft è stata costretta a confermarlo con una nota stampa.

Subito dopo le trattative hanno visto l’intrusioni di altri potenziali acquirenti, tra i quali anche Twitter e Oracle. A quanto pare però ci sarebbe anche un quarto incomodo che starebbe spingendo per l’acquisto della piattaforma, Google.

A rivelarlo è Bloomberg con un report in cui afferma che Alphabet, la holding di Google, si sarebbe fatta avanti con l’intento di mettere le mani su una quota minoritaria senza alcun diritto di voto. Una mossa che permetterebbe al colosso di Mountain View di entrare in una roccaforte dal valore di 50 miliardi di dollari.

Secondo le indiscrezioni Microsoft avrebbe intenzione di inglobare l’azienda nella sua interezza per estenderne il controllo anche in Europa e India. L’indiscrezione in questo caso è stata riportata dal Financial Times, tuttavia i diretti interessati non hanno mai confermato o smentito questa possibilità.

 

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