Facebook sfida Snapchat e lancia l’app Camera: cos’è e come funziona

Come Snapchat ma su Facebook. Che continua a mettere <<in tiro>> il rinomato servizio di messaggistica per smartphone e tablet, rosicchiando via via funzioni e accorgimenti. Un vero e proprio chiodo fisso, se facciamo soltanto riferimento ad alcune implementazioni che la società di Menlo Park ha deciso di riservare per il proprio social network: Messenger Day, ad esempio, ma anche Flash, seppure in quest’ultimo caso con una disponibilità ancorata ai mercati emergenti. Facebook ci riprova, insomma, ed è recentissima in tal senso l’implementazione di una nuova fotocamera in-app che include caratteristiche ben mirate e indirizzate, come maschere facciali, filtri fotografici e adesivi. Per inciso lo stesso ventaglio di funzionalità messe in evidenza da Snapchat.

Facebook Camera – questo il nome ufficiale dell’applicativo coniato ad-hoc dalla compagnia capitanata da Mark Zuckerberg – è disponibile a far data da oggi per tutti gli utenti italiani. Il social network a tinte blu poteva invero fregiarsi di una macchina fotografica in-app già esistente, sebbene non potente e completa – specie sotto il versante del mero divertimento e delle funzionalità di editing – come quella messa a disposizione degli utenti da ormai qualche ora.

L’aggiornamento è parte di un più ampio programma che Facebook vuol mettere in pratica, così da avere persone che condividono più foto e video tra loro direttamente dalla stessa applicazione. <<Stiamo sperimentando strumenti di messaggistica visivi>> fu il messaggio proferito da Mark Zuckerberg lo scorso novembre. <<Nella maggior parte delle applicazioni sociali di oggi, una casella di testo è ancora il modo di condivisione più diffuso e utilizzato>>, spiegava il CEO di Facebook a margine della diffusione dei risultati finanziari inerenti il Q3 2016. <<Crediamo fermamente che presto sarà proprio una macchina fotografica a trasformarsi in modo principale di condivisione>>.

Detto fatto, la nuova app di Facebook è pronta a rinnovarsi integralmente. Il primo elemento cardine verte proprio sulla fotocamera in-app, dotata di effetti creativi e interattivi simili a quelli che hanno portato alla ribalta il quotatissimo rivale Snapchat. C’è persino la possibilità di aggiungere disegni e scritte. Il contenuto sarà poi pubblicato all’interno della propria bacheca personale, oppure può essere riservato ad una determinata persona. E qui entra in gioco la nuova opzione denominata sotto l’appellativo <<Direct>>, che permetterà per l’appunto di condividere foto e video in modo temporaneo, sia individualmente che a specifici gruppi di destinatari. Il contenuto sarà visualizzabile per un massimo di due volte, dopodiché sparirà dopo 24 ore. Infine l’ultima aggiunta: Stories, già in fase di test e pronta a strizzar l’occhio ad Instagram.

Un lavoro insomma a tutto tondo, nel tentativo di migliorare la qualità dei servizi offerti e, soprattutto, scalzare l’incedere di Snapchat, sul quale lo stesso Zuckerberg cercò più volte di metter le mani. <<L’applicazione gialla>> fu la prima a diffondere maschere facciali che trasformano gli utenti in cani o folletti o qualsiasi altra cosa sfruculiante e inedita. Una mossa che, col senno di poi, fu la chiave di volta del successo, e Facebook spera adesso che gli utenti possano utilizzare filtri e opzioni del genere direttamente su Messenger.

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