Honor V40 e V40 Pro: l’uscita slitterà a gennaio?

Honor V40 e V40 Pro, due smartphone del brand attesi per il mese di dicembre, sarebbero destinati a slittare alle prime settimane di gennaio 2021.

A lanciare l’indiscrezione è il leaker Teme sul proprio profilo Twitter. Non si tratta dunque di un ritardo molto esteso, ma è probabile che la scelta possa essere frutto dei cambiamenti che sta attraverso Honor in queste settimane.

Ricordiamo infatti che Huawei avrebbe venduto il suo sub-brand, e la ritrovata autonomia di Honor potrebbe permettere all’azienda di aggirare il ban emesso dagli Stati Uniti, e avere di conseguenza anche i servizi Google a bordo di Android.

V40 e la variante Pro dovrebbero in ogni caso essere prodotti ancora in casa Huawei e giungere in Italia con il nome di View 40. Al momento non abbiamo ancora una conferma sulla faccenda, ma con la cessione di Honor la situazione diventa senza dubbio interessante.

i nuovi Honor V40 dovrebbero montare a bordo un processore MediaTek Dimensity 1000+, con un display AMOLED di BOE con refresh rate a 90Hz per V40 e V40 Pro, mentre Pro+ si spinge sino a 120Hz. I prezzi dovrebbero partire dai 400 euro, fino ai 700 euro.

L’accordo per la vendita di Honor, secondo le ultime notizie, sarebbe stato già raggiunto con successo e le informazioni rese note parlano anche di una cessione definitiva del brand per una cifra pari a 100 miliardi di yuan (circa 15,2 miliardi di dollari).

La testata cinese Diankeji afferma che il gruppo avrebbe già raggiunto l’accordo per la vendita con la società di investimenti Shenzhen SASAC, la quale avrebbe formato una joint venture con alcuni distributori telefonici piuttosto importanti sul mercato cinese: Putian, Tianyin, China Post, e Aishide. L’annuncio della vendita dovrebbe arrivare il 20 novembre 2020.

Al momento Honor si è rifugiata dietro al più classico dei “no comment”, cosa che implicitamente sembra confermare l’effettiva vendita. Al momento però parliamo comunque di indiscrezioni, quindi vi invitiamo a prendere con le pinze fino a nuova comunicazione.

Secondo l’analista Ming-chi Kuo, la cessione di Honor potrebbe permettere al brand di divincolarsi dal ban emesso dagli Stati Uniti, poiché diventerebbe completamente autonomo. Così facendo l’azienda potrà tranquillamente rifornirsi, senza che il blocco emesso dagli USA intacchi le sue operazioni.

Ovviamente gli Stati Uniti potrebbero comunque rispondere a questa mossa inserendo Honor nella lista nera, tagliandola da eventuali operazioni. Da rammentare poi la recente ascesa di Biden a Presidente degli Stati Uniti, la cui decisione in merito alla vicenda del ban è ancora ignota.

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