YouTube Music ha il potenziale per battere Spotify e Apple Music?

Ne avevamo parlato il 17 maggio: Google ha annunciato ufficialmente YouTube Music e YouTube Premium, due servizi che sostituiranno inizialmente (da subito) YouTube Red ed in seguito (data ancora non stabilita) Google Play Music.

Molti di voi si saranno chiesti nel tempo come mai un colosso come Google, che offre numerosissimi servizi utili e non, non si sia messo in gioco anche per quel che riguarda lo streaming musicale, lasciando completamente la scena a Spotify, Apple Music, e altri servizi minori, con una sua offerta valida e competitiva per conquistare anche qui il primato che già ottiene in altri ambiti.

Ora con il nuovissimo servizio YouTube Music Google ha la piena volontà di recuperare il terreno perduto in precedenza ed offrire agli utenti una valida alternativa agli attuali servizi di streaming musicale proponendo un’offerta semplice, prima di complicazioni attraverso due tipi di abbonamento.

Youtube è stato creato per guardare video, ogni mese oltre 2 milioni di artisti condividono i loro video e dove i fan si connettono per vedere ma anche per ascoltare la musica. Questo significa che i fan nel tempo hanno dovuto ascoltare musica attraverso i video, saltando le pubblicità proposte e consumando anche un maggior numero di dati, quantitativamente parlando. Con YouTube Music tutto questo sta per finire, il nuovo servizio di streaming musicale sarà realizzato per ma musica sopra la magia proposta da Youtube: musica facile da ascoltare, ma anche guardare e scoprire i nuovi video.

Avremo canzoni ufficiali, album, migliaia di playlist e artisti radio oltre allo straordinario catalogo di remix. Esibizioni dal vivo, copertine e video musicali di YouTube che non puoi trovare da nessun’altra parte: tutto semplicemente organizzato e personalizzato. Per la prima volta, tutti i modi in cui la musica si muove possono essere trovati in un unico posto.

La proposta di Google

Sostanzialmente abbiamo di fronte due tipologie di abbonamento: YouTube Music Premium e Youtube Premium, rispettivamente al costo di 9,99$ (probabile che si tramutino in euro per gli utenti europei) e 11.99$.

Youtube Music avrà anche la versione gratuita, così come già visto su Google Play Music, che però è destinata ad andare in pensione. E i suoi utenti? Tutti coloro che hanno al momento un account a pagamento con Google Play Music riceveranno l’iscrizione a YouTube Music Premium (che ha mantenuto il prezzo del precedente abbonamento), mentre l’utente standard sarà ancora in grado di accedere al proprio catalogo musicale proprio come faceva in precedenza e sarà finanziato dalla pubblicità.

Sempre circa Youtube Music, ci saranno applicazioni sia per l’uso sul PC, sia per quello su Smartphone o tablet, così come avviene attualmente ora su Spotify e Apple Music, ma con l’aggiunta della funzione che suggerirà la musica da ascoltare in base ai propri gusti musicali, alle varie abitudini e anche alla posizione dell’utente stesso. Tramite l’abbonamento e sempre allo stesso modo dei rivali, l’app mobile funzionerà in background e si potranno scaricare i brani da ascoltare anche senza connessione.

Anche Youtube Red andrà in pensione, l’attuale piattaforma streaming video sarà sostituita da YouTube Premium e includerà nel pacchetto complessivo e unico da 11.99$ tutte le offerte e i servizi di YouTube Music Premium con l’aggiunta della visualizzazione dei video Youtube, senza gli spot pubblicitari, la possibilità di riproduzione in background, la possibilità di download e visione offline e l’accesso ai contenuti di YouTube Originals.

A differenza di Google Play, il marchio YouTube ha un maggior peso

Una cosa che sicuramente Google ha dalla sua parte è senza dubbio il marchio YouTube. Se non sono in molti a conoscere Google Play Music, nessuno non ha mai sentito parlare di Youtube. Mentre il marchio in precedenza era presente su YouTube Red, Google Play Music, che fungeva da app per la musica, gli ha dato una sorta di crisi di identità. Inoltre, non ha certo aiutato il fatto che “Google Play” significasse molto per l’utente medio.

YouTube, d’altra parte, è sicuramente un marchio più riconoscibile, quindi YouTube Music sembra naturalmente essere un servizio che offre streaming musicale e accesso ai video musicali. YouTube Premium, d’altra parte, suona come una versione premium, il naturale aggiornamento a pagamento del normale servizio YouTube che conosciamo e amiamo.

E se vogliamo andarci giù pesante, anche YouTube Red non aveva molto senso?

Un marchio che non ha un significato ben preciso, potrebbe non avere un impatto diretto sull’uso quotidiano e può seriamente ostacolare l’importanza  di un servizio, come fin’ora è accaduto a Google nel mercato dello streaming musicale. YouTube Music e YouTube Premium sono molto più facili da capire rispetto a YouTube Red e Google Play Music, e questa semplicità è qualcosa di cui Google ha disperatamente bisogno.

Google può eccellere con un’app Android di prima qualità

Un marchio più funzionale e un modello di abbonamento migliore sono l’offerta che può fare la differenza e nel tempo il servizio può essere reso ancora migliore con l’ulteriore sviluppo di un’app mobile di alta qualità. Allo stato attuale delle cose YouTube Music sembra essere interessante anche se un pochino spoglia mentre Play Music sembra molto meglio anche se avrebbe un disperato bisogno di un aggiornamento visivo. Proprio per questo motivo YouTube Music acquisirà tutti gli elementi AI presenti in Play Music, il che significa che consiglierà determinati brani e playlist da ascoltare in base a ciò che stai facendo. L’intelligenza artificiale è ciò che Google sa fare meglio, quindi iniettarlo nel suo primo servizio musicale ha un senso.

Aggiungendo poi un tema scuro e schede di navigazione in basso, la nuova app sembra mostrare un look elegante e completo, e YouTube Music ha tutto ciò che serve per offrire una delle migliori esperienze musicali su Android, specialmente se si deve competere con Spotify e con Apple Music.

Cosa succederà?

La nuova iniziativa di Google con YouTube Music Premium e Youtube Premium sembra avere intenzioni serie, ma pensate avrà il successo che tutti ci aspettiamo? Diteci la vostra nei commenti qui sotto, magari suggerendo anche a Google cosa aggiungere.

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