WhatsApp: download ancora in calo, svolta per Signal e Telegram

Vi abbiamo riportato all’inizio della settimana della crisi che ha colpito WhatsApp dopo l’arrivo delle nuove informative sulla privacy, che obbligheranno gli utenti a trasmettere i loro dati personali a Facebook, e la situazione sembra decisamente peggiorata nell’arco di pochi giorni.

Pare infatti che l’applicazione di messaggistica stia affrontando una vera e propria emorragia di download, Secondo i dati diffusi da Sensor Tower, tra il 5 e il 12 gennaio c’è stato un calo pari a 2 milioni di download, ma la situazione potrebbe essere ben più grave dal punto di vista dell’utilizzo da parte degli utenti, dato che al momento non è possibile monitorare quanti di quelli che avevano già scaricato l’app fino ad oggi stanno continuando ad utilizzarla dopo l’entrata in vigore della nuova normativa della privacy.

Come dicevamo già nel precedente articolo, a trarne vantaggio sono al momento due app concorrenti come Signal e Telegram, che hanno registrato rispettivamente 17,8 e 15,7 milioni di download.

A seguito della vicenda, WhatsApp è intervenuta sul proprio blog ufficiale per chiarire che Facebook e tutti gli ingegneri al lavoro sull’app, non possono accedere alle conversazioni private tra i singoli utenti.

Ecco nello specifico i chiarimenti resi noti da WhatsApp circa la condivisione dei propri dati a Facebook:

  • Whatsapp non può leggere i messaggi privati degli utenti o ascoltare le chiamate. Lo stesso vale anche per Facebook;
  • Whatsapp non memorizza i registri delle chiamate e dei messaggi
  • Whatsapp non può accedere alle posizioni condivise con gli utenti via GPS, e nemmeno Facebook
  • Whatsapp non condividerà i dati dei vostri contatti con Facebook;
  • I gruppi di Whatsapp restano privati

La nuova informativa privacy di WhatsApp

Facciamo dunque chiarezza sulla questione, nello specifico su quello che cambierà per gli utenti europei con la nuova informativa.

Dal prossimo 8 febbraio entreranno in vigore alcune nuove normative che verranno applicate da WhatsApp, che gli utenti dovranno rispettare.

Tra queste normative vi sarà la necessità di condividere il proprio account con quello di Facebook, effettuando in pratica una condivisione dei propri dati.

Questo particolare passaggio ha alimentato non poche polemiche in quella fascia di utenti che ancora oggi vogliono proteggere i loro dati personali, tuttavia un portavoce di WhatsApp in questi giorni è intervenuto per chiarire che le nuove norme non coinvolgeranno gli utenti in Europa.

Non ci sono modifiche alle modalità di condivisione dei dati di WhatsApp nella Regione europea (incluso il Regno Unito) derivanti dall’aggiornamento dei Termini di servizio e dall’Informativa sulla privacy. WhatsApp non condivide i dati degli utenti WhatsApp dell’area europea con Facebook allo scopo di consentire a Facebook di utilizzare tali dati per migliorare i propri prodotti o le proprie pubblicità.

Nello specifico, in Europa la gestione dei dati degli utenti viene gestita da WhatsApp Ireland, ente che si occupa di fornire il servizio WhatsApp agli utenti situati nei paesi facente parti della regione europea. La gestione al di fuori dell’Europa viene invece gestita direttamente da WhatsApp LLC.

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2 COMMENTS

  1. […] Per anni Whatsapp ha dominato la scena delle app di messaggistica rapida da mobile, ma gradualmente altri concorrenti si sono fatti largo offrendo funzioni più avanzate e sistemi di crittografia meno vulnerabili a brecce nei dati personali degli utenti. Telegram è uno tra i grandi sfidanti, se non forse il più grande, e nell’ultimo periodo il suo utilizzo si è diffuso a macchia d’olio anche sul territorio italiano (come abbiamo già segnalato in questo articolo). […]

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