Twitter, la multa arriva con un tweet

Qualcuno li chiamerebbe delatori, altri spioni o nullafacenti, fatto sta che sono sempre di più i cittadini che via Twitter decidono di non chiudere gli occhi davanti alle infrazioni stradali e preferiscono inviare un tweet alle forze dell’ordine, causando così una raffica di multe.

Vengono segnalate soste selvagge, le infrazioni dei bar, gli insediamenti abusivi, le macchine ferme in doppia fila, un po’ di tutto. Tutto questo avviene a Roma, dove le multe sono già state ribattezzate 2.0 o ‘multe social’. Già nove mesi fa il profilo PoliziaRomaCapitale è comparso su Twitter, e da allora le segnalazioni non hanno fatto altro che aumentare: oggi si parla di una media di sette all’ora, con una ventina di interventi al giorno delle pattuglie. La media è di  quattrocento multe al mese realizzate solo grazie a Twitter e ai cittadini zelanti.

Twitter è anche molto più efficace di una segnalazione ai Vigili presenti in zona: la percentuale di successo delle segnalazioni con i tweet è molto alta, dato che l’ascolto social è attivo dalle 9 alle 18. Per la privacy, però, è vietato postare foto in cui sono visibili le targhe delle auto. Foto del genere vengono infatti immediatamente rimosse.

Dopo Roma, anche Palermo e Cesenatico si stanno attrezzando con un profilo Twitter, oltre a Ciampino, Paderno Dugnano e Grosseto. Presto ogni cittadino di una grande città pretenderà dai propri Vigili di poter denunciare via social. Non tutto si risolve con un click, è ovvio: ma la percentuale di successi fa ben sperare. Se vedete qualcosa che non va, meglio twittarlo che dirlo al Vigile.

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