Spotify pensa alle serie TV musicali e ringrazia…Apple Music

Spotify punta ad accrescere il proprio portfolio di servizi mediante la creazione di dodici serie TV di proprio pugno. Lo rivela la redazione di Bloomberg, secondo cui l’azienda svedese sarebbe al lavoro su una dozzina di show originali inerenti alla musica ed alla cultura pop: al fine di metter sul piatto un’offerta stuzzicante e capace di ingolosire il pubblico, Spotify avrebbe stretto una partnership con specialisti di tutto rispetto, come l’attore Tim Robbins ed il co-fondatore della casa discograficaDef Jam, Russell Simmons. La fonte in questione ha snocciolato alcuni dettagli relativi all’ultima trovata del servizio di streaming musicale: ogni episodio avrà uno scampolo di durata che oscilla tra pochi minuti ed un tetto limite di 15 minuti e saranno dapprincipio disponibili sia gratuitamente che a pagamento per tutti gli utenti di Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Svezia.

L’obiettivo di fondo è accrescere il numero di utenti (circa 75 milioni) e, soprattutto, far sì che quest’ultimi possano trascorrere più tempo all’interno della piattaforma, onde evitare che passino alla concorrenza. Il tesoretto a disposizione di Spotify è di tutto rispetto, ma per in incrementare il bottino bisognerà necessariamente attingere da fonti esterne alla musica ed alle play list: i video sembrano quindi esser la strada del futuro, come confermato del resto da Tom Calderone di Spotify. La concorrenza non sta d’altronde a guardare ed è per questo che il diktat restyling risuona come imperativo categorico per non disperdere quanto occorso di buono finora, nel tentativo di migliorare e migliorarsi.

Lo spauracchio Apple Music sembra tuttavia non aver scalfito la fiducia verso Spotify riposta dai milioni di utilizzatori della piattaforma musicale. Anzi, l’incursione sul detto segmento da parte del colosso di Cupertino avrebbe addirittura incrementato la mole d’affari di Spotify. <<Dal debutto di Apple Music siamo cresciuti più rapidamente di prima>> ha affermato Jonathan Forster in una intervista a tutto tondo a Reuters. La battaglia verso il primato è tuttavia soltanto agli albori, allorché il servizio del gigante californiano è pronto a rinnovarsi in occasione del WWDC 2016, il primo step in attesa della risposta a distanza di Spotify imperniata sulle serie TV.

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