Samsung Galaxy Note 5, primi benchmark

L’esperienza di alte prestazioni avute con la linea S6 di Samsung (galaxy S6, S6 Edge e S6 Active) hanno portato Sammy a scegliere il medesimo processore Exynos 7420 anche per il Galaxy Note 5

Dopo il grande annuncio di Samsung con l’evento Unpacked, e i vari rumors che si erano susseguiti prima, non è stata una grande sorpresa vedere il Note 5 con a bordo il processore octa-core di casa Samsung: l’Exynos 7420 basato sul processo produttivo a 14 nm. Una particolare configurazione che porta la forza dai quattro core Cortex A57 finoa  2.1 GHz, e l’efficienza degli altri quattro core A53 con clock fino a 1.5GHz.

Come differisce allora dalla linea S6?

La differenza sta nel fatto che il Galaxy Note 4 dispone di 4GB di RAM LPDDR4 che lo portano ai vertici delle classifiche di benchmark. Ad esempio, si sale subito al top con AnTuTu, dove raggiunge un punteggio rispettabile di 69.401.Migliorabile invece su GFXBench (fino a 34FPS) probabilmente per via della risoluzione QHD.

Al di là dei benchmark sintetici, possiamo certamente essere d’accordo che le prestazioni reali del Nota5 sono assolutamente di rilievo – proprio come gli altri della linea S6 citati prima. Peccato che per orta non sia ancora destinato per il pubblico europeo. Speriamo quanto prima venga diffuso anche nei nostri territori, magari anche con una variante dual SIM con slot microSD annesso.

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