Pokémon Go: le meraviglie della realtà aumentata a portata di smartphone

Come L’AR influenza l’esperienza ludica del capolavoro della Niantic

Realtà aumentata e videogiochi sono oggigiorno un binomio inscindibile caratterizzante l’universo in continua espansione del gaming online. Il recente avvento dell’AR (augmented reality) ha completamente sconvolto il settore videoludico che ha potuto, nel giro di pochissimi anni, puntare tutto su una tipologia di gameplay che ci vede sempre più protagonisti diretti poiché il virtuale ora diviene quasi tangibile. Se un semplice articolo non sarebbe sufficiente per potervi elencare quei titoli che hanno beneficiato di tale “rivoluzione copernicana”, in questa sede possiamo almeno parlarvi di uno dei nostri preferiti: Pokémon Go. Quale relazione intercorre tra il titolo di casa Niantic e la realtà aumentata? Qual è l’apporto che offre l’AR nel momento in cui decidiamo di “girovagare per il mondo con la nostra sfera Poké”? Nel prossimo paragrafo proviamo a rispondere a tali intriganti quesiti.

Dagli esordi (incerti) fino alle foto ai Pokémon

pokemongo
Photo by Pixabay

Dal lontano 2016 a oggi ne ha fatta davvero tanta di strada Pokémon Go! Ricordiamo, come se fosse ieri, quel caldo luglio di 4 anni fa quando questo capolavoro free-to-play di Niantic, basato sulla realtà aumentata geolocalizzata con GPS, metteva a disposizione dei primi timidi allenatori, che avevano appena eseguito l’accesso all’universo più pazzo e colorato che sia mai esistito dove a farla da padroni erano simpatici mostriciattoli tutti da acchiappare, una miriade di Rattata, un’orda di Exeggcute e qualche Pikachu qua e là. Insomma: eravamo agli inizi e dunque era comprensibile un esordio da parte della società di sviluppo software di San Francisco in tono minore e al contempo all’insegna della monotonia. Non dimentichiamoci poi che noi gamers siamo di natura sempre molto impazienti, pretendiamo tutto e subito e ciò non remava certo a favore di Pokémon Go. Tempo qualche giorno e la nostra voglia di novità venne subito soddisfatta senza che in fondo neanche avessimo alzato troppo la voce: a Central Park, ma non soltanto nei dintorni della Grande Mela, sarebbe sbucato, di lì a poco, un raro Vaporeon che doveva essere assolutamente catturato.

Finalmente la nostra collezione poteva cominciare ad avere un senso dopo tanti, troppi topolini violacei raccolti durante le interminabili ore passate a camminare su e giù per le vie della città. Passano i mesi (e gli anni) e Niantic pigia decisamente sull’acceleratore rendendo disponibili agli appassionati del “catch ‘em all” nuovi Pokémon, tra cui il mitico Snorlax, aggiungendo interessantissimi raid dover poter provare a sconfiggere il potentissimo MewTwo e dando nuova linfa vitale alla realtà aumentata. Dopo le prime difficoltà tecniche legate all’utilizzo della fotocamera dello smartphone, indispensabile per far apparire come per magia nel mondo reale quel buffo personaggio che praticamente ci stava facendo compagnia in salotto, in giardino, in bagno ma anche in camera da letto e noi nemmeno ce ne stavamo accorgendo, ecco che l’AR di Pokémon Go cominciava a funzionare per davvero. Grazie al teleobiettivo del telefonino eravamo finalmente pronti a immortalare il mostriciattolo da noi preferito e in talune occasioni a condividere con Niantic le foto più belle, alcune delle quali sarebbero state premiate con oggetti e bonus da impiegarsi all’interno del videogame. La realtà aumentata per questo titolo sta facendo la differenza perché ha reso la nostra esperienza di gioco talmente immersiva da invogliare chiunque a socializzare con perfetti sconosciuti che come loro amano i Pokémon. L’augmented reality all’interno del capolavoro dell’azienda americana si sta ancor più affinando: ora se ci avviciniamo con troppa veemenza a Pikachu potrebbe spaventarsi e catturarlo diviene davvero impossibile. Ecco cosa può accadere se sfruttiamo la modalità oggi ribattezzata AR+.

Occhiali AR grazie a Qualcomm?

Se ne parla da qualche tempo anche se il tutto è ancora avvolto nel mistero. Di cosa stiamo parlando? Della volontà da parte di Niantic di commissionare a Qualcomm la realizzazione di smart glasses da utilizzare per giocare a Pokémon Go. L’idea alla base di questo futuristico progetto sarebbe quella di elevare l’esperienza di gameplay a un livello mai visto prima. Utilizzando il 5G in dirittura d’arrivo per connetterci al nostro videogame preferito e sfruttando le telecamere montate su questi occhiali, avremo come la sensazione di disporre nelle nostre mani di Poké Ball, Mega Ball e Ultra Ball che ancora una volta dovremo lanciare con astuzia per non lasciarci sfuggire un nuovo Pokémon. In questo il nostro titolo preferito non cambierà mai.

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