Moto Z2 scalda i motori su GeekBench

Moto Z2 si farà. Malgrado alcune ricostruzioni – peraltro assai forzate – che vedrebbero nella variante Play presentata qualche giorno addietro la sola ed unica proposta di smartphone modulare in serbo da Motorola per l’anno in corso. Niente di più sbagliato, dal momento che il successore di Moto Z è destinato a fare il suo approdo ufficiale entro qualche settimana. Lo conferma nuovamente una rivelazione di GeekBench, all’interno del quale campeggia proprio la presenza di Moto Z2 con tanto specifiche hardware e punteggi benchmark, peraltro significativi e ragguardevoli (1879 e 6503 rispettivamente nel campo single e multi-core) oltre che simili a HTC U11.

Lo smartphone è confermato nella sua denominazione e nella sua caratteristica distintiva: lo Snapdragon 835, il SoC di fascia alta realizzato da Qualcomm e pronto a costituire parte preponderante, tra gli altri, del nuovo OnePlus 5, atteso invece il 20 giugno prossimo. Come confermato dalla nota piattaforma benchmark, Moto Z2 è dotato di quattro gigabyte di memoria RAM LPDDR4, scheda grafica Adreno 540 e Android 7.1.1 Nougat pre-installato di default.

Moto Z2 dovrebbe insomma debuttare da qui a breve, completando – in attesa dell’ufficializzazione di Moto Z2 Force, impreziosito da display infrangibile – il mosaico inerente gli smartphone modulari di nuova generazione. I MotoMods restano infatti confermatissimi, e gli utenti potranno scegliere tra proposte appartenenti a segmenti di mercato – e conseguentemente con prezzi di listino – diversi. Da valutare invece il discorso batteria e spessore: il vecchio Moto Z fece dei suoi 5.19 millimetri il proprio segno distintivo, con uno scotto da pagare per quel che concerne l’autonomia, sicuramente non altissima dall’alto dei suoi 2.600mAh. Moto Z2 Play ha seguito questa strada, riuscendo però a confezionare un modulo leggermente migliore (3.000mAh) in un corpo di appena 5.9 millimetri ed impreziosito dallo Snapdragon 626, sicuramente ben bilanciato in termini di potenza-consumi.

Lo spessore contenuto è infatti parte integrante di una strategia improntata sui MotoMods, collegati opportunamente alla parte posteriore dello smartphone tramite apposito connettore magnetico. Rispetto al predecessore, Moto Z2 beneficerà sicuramente di un processore meglio ottimizzato lato consumi (lo Snapdragon 835, per l’appunto), e speriamo che Motorola riesca ad inserire una batteria ancora più capiente dentro un telaio che, a questo punto, si preannuncia esser ancora sottilissimo.

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