Microsoft boccia le password semplici su Skype, Outlook e Azure

Giro di vite per gli utilizzatori di password semplici, costretti loro malgrado a trovare valide e, tanto per restare in tema, ben più complesse alternative rispetto a credenziali scontate o facili da memorizzare. Microsoft si erge a paladino della protezione dei dati dei propri utenti- fattore indubbiamente lodevole se focalizziamo l’attenzione ai numerosi tentativi di phishing apparsi sulla scena del web a cadenza giornaliera – ufficializzando, a mezzo del proprio blog, la decisione di combattere e, soprattutto, abolire l’utilizzo di password per nulla elaborate. Una vera e propria guerra indiretta agli hacker, spesso e volentieri ingolositi da parole chiave al limite della sicurezza.

A partire dalle prossime settimane, tutti coloro i quali utilizzano password semplici per accedere ad alcuni servizi a firma Microsoft (Skype, Outlook e Azure, secondo quanto riportato dal comunicato del colosso di Redmond) saranno infatti invitati a modificare la propria scelta. Un diktat al quale non è possibile sfuggire, seppur motivato da comprovate ragioni di sicurezza. Sì, perché Microsoft non lesina esempi – anche al fine di motivare e rafforzare la propria decisione – aventi ad oggetto casi di furti e sottrazioni di credenziali personali: per non andare troppo indietro col tempo, basti por mente pensare al recente attacco hacker al social network LinkedIn, che ha portato alla pubblicazione in rete di oltre 117 milioni di username e password.

Il colosso di Redmond intende combattere con tutte le proprie forze la piaga di violazioni di account, soprattutto in presenza di password semplici ed abbastanza facili da scovare. La prassi imporrebbe invero maggiore ponderazione nella scelta delle proprie credenziali, eppure il sito SplashData ha evidenziato una realtà antitetica: le password più diffuse del 2015 fanno leva su numeri o lettere consequenziali (12345 e abcde), parole inerenti a settori in voga e capaci d’appassionare il pubblico (sport, football, baseball) o persino legate ad una delle stesse parole chiave (vedasi su tutti password, per inciso la seconda credenziale più diffusa del 2015).

La strategia di Microsoft troverà il suo pieno ed effettivo inverarsi nel corso delle prossime settimane. In attesa degli eventi, vale comunque la pena rimarcare alcuni consigli per utilizzare password semplici e sicure: utilizzare parole chiavi complesse e di difficile interpretazione per gli utenti, attingendo a lettere (maiuscole e minuscole), numeri e caratteri speciali. Ricordare credenziali di questo genere sarà forse più difficoltoso, ma a far da contraltare è la dose maggiore di sicurezza del vostro account. E non è poco.

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