ASUS a caccia del primato: in arrivo smartphone con 10GB di RAM?

ASUS ha ufficializzato qualche giorno addietro il suo primo smartphone da gaming, traslando a piè pari l’ormai apprezzata linea contrassegnata dal nome “Republic Of Gamers” che da ormai diverso tempo ha saputo raggranellare consensi, almeno nel segmento dell’informatica, tra gli “irriducibili” dei videogiochi. ROG Phone è insomma la risposta diretta – e per certi versi la più credibile, nonostante la moltitudine di smartphone da gaming di derivazione cinese presentati nel corso dell’ultimo periodo – a Razer Phone, a conti fatti il primo in assoluto ad aver aperto la strada ai dispositivi mobile espressamente congegnati per i videogiocatori.

Il nuovo smartphone ASUS è senz’altro un concentrato di tecnologia e probabilmente anche il miglior terminali mai realizzato dalla società con base operativa a Taipei: è alimentato infatti dal potente processore Snapdragon 845, ma soprattutto è contornato da alcune “chicche” di rilievo, come il design aggressivo (in piena simbiosi con la gamma “Republic Of Gamers”), il raffreddamento del SoC necessario per mantenere costanti le prestazioni, il nuovo standard WiFi AD (dieci volte superiore all’ormai “solito” WiFi AC), accoppiata 8 gigabyte di memoria RAM e 512 gigabyte di spazio di archiviazione interno e, soprattutto, la possibilità futura di overclock e del display di tipo AMOLED con supporto HDR, refresh rate di 90Hz e tempi di risposta di addirittura 1ms.

Detto così, ROG Phone è forse il complete package che i videogiocatori – ma non solo – stavano aspettando, eppure ASUS pare avere in serbo una particolare sorpresa: quella, nello specifico, di aprire la strada verso gli smartphone con 10GB di memoria RAM. Un quantitativo assurdo, probabilmente anche a mo’ di prova di forza rispetto ai competitors più blasonati, anche perché si tratta di numeri per certi versi inutili su un dispositivo mobile e tali da far impallidire anche i notebook più costosi e prestanti attualmente in circolazione.

La conferma proviene in queste ore dal solito e affidabile Roland Quandt, che ha mezzo Twitter ha annunciato di aver scoperto una particolare strategia di ASUS: in buona sostanza, il produttore taiwanese ha provato a mettere i dieci gigabyte di memoria RAM in uno smartphone senza nome progettato circa dieci mesi addietro (forse proprio ROG Phone?). Il motivo per il quale non abbiamo ancora assistito al suo lancio ufficiale e, di conseguenza, ad una idea – almeno per il momento – scartata è da ricercare nella totale problematica di spazio per mettere i moduli RAM dentro lo smartphone, visto anche il poco spazio a disposizione. A questo bisogna anche aggiungere un’altra considerazione: come fa giustamente notare Roland Quandt, non è nemmeno sicuro che il sistema operativo mobile Android sappia sfruttar bene un tale quantitativo, rendendolo di fatto inutile e per certi versi dannoso.

Il discorso che si è fatto insomma qualche anno addietro, allorquando OnePlus (con il suo apprezzato OnePlus 3 e in via successiva 3T) aveva aperto la strada agli smartphone impreziositi da ben 6 gigabyte di memoria RAM, in un contesto ancora avvinto ai più canonici 3GB o, nella migliore delle ipotesi, 4 gigabyte. Il numero sei è oggi prerogativa non soltanto di smartphone cinesi ma anche di veri e propri top di gamma blasonati (si pensi, per ultimi, ai Samsung Galaxy Note 8 e Samsung Galaxy S9 Plus), anche perché si è già aperta la strada verso gli otto gigabyte di RAM (inaugurata da OnePlus 5 e 5T e ripresa anche da ASUS col suo ROG Phone).

Sono ormai lontanissimi i tempi in cui Samsung ufficializzava Galaxy Note 3, tra i primi a metter in mostra l’allora importante quantitativo dei tre gigabyte di memoria RAM, oggi evidentemente non più considerato bastevole a tal punto da esser relegato tra i terminali di fascia più bassa. Siamo comunque sicuri, in un contesto ormai avvinto da numeri ritoccati verso l’alto e da specifiche tecniche sempre più importanti e addirittura esagerate, che l’epoca degli smartphone con 10GB di RAM troverà il suo effettivo inverarsi. E chissà che a far da ambasciatore alla nuova strategia in salsa mobile non sia proprio ASUS. Di certo, come evidenziato da Roland Quandt, bisognerà attendere almeno l’anno prossimo.

FONTE: PhoneArena

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