L’Università Niccolò Cusano adotta il cloud e diventa case study allo Smau

Dal 21 al 23 ottobre, come avviene ogni anno, è andato in scena lo Smau di Milano, evento di riferimento degli ultimi 50 anni nei settori innovazione e digitale per le imprese e i professionisti italiani.

Tra gli argomenti in evidenza, oltre all’innovazione in generale, alle varie Startup o alla fatturazione elettronica, un tema che ha riscosso molto successo è senza dubbio il Cloud, dove per altro l’Italia, secondo i dati dell’Unione Europea, è risultata la seconda nazione del continente a fruire di servizi Cloud attraverso delle PMI. Il Cloud potrebbe generare un processo di trasformazione digitale per le imprese che si pongano con un occhio attento ai costi di investimento e di operabilità; processo di trasformazione che ha investito anche l’università telematica Niccolò Cusano che, dopo il rinnovo dei server fisici presi in gestione da Aruba, ha deciso di migrare tutto il materiale su Cloud per offrire ai suoi utenti un’esperienza on line più sicura e veloce, grazie anche all’hardware di qualità superiore garantito dalla società toscana di web hosting. Una scelta che ha sicuramente del positivo e che ha portato l’università telematica a diventare un case history allo SMAU 2015 e a rientrare tra le finaliste del premio “Innovazione Digitale SMAU 2015“.

L’Università degli studi Niccolò Cusano, fondata nel 2006 e legalmente riconosciuta dal MIUR, nel corso del tempo ha sempre più assunto i connotati di un punto di riferimento per gli studenti, superando di fatto la soglia dei 15000 iscritti. Questo progresso ha conseguentemente accresciuto anche la percentuale di fruizione dei corsi, che ricordiamo essere tutti caratterizzati da una modalità di apprendimento in e-learning, dando così luogo a un aumento ulteriore dei dati in transito tra i server e i client degli utenti. La scelta del Cloud è stata dunque provvidenziale e fondamentale per poter garantire a tutti un’esperienza di studio ottimale, senza dimenticare che il private Cloud offerto da Aruba, oltre ad offrire potenza di calcolo, consente upgrade in ogni momento e senza perdita di continuità.

Siamo passati da un sistema fisico ad un sistema virtuale senza però rinunciare alla potenza della piattaforma, anzi, con il Private Cloud risorse come ram e CPU, sono fisicamente garantite. Ogni GB di RAM virtuale corrisponde ad 1 GB di RAM fisicamente presente sui server che erogano il servizio così come anche la potenza di calcolo. Inoltre abbiamo aggiunto dischi SSD che consentono un accesso ai dati molto più veloce – illustra Diego Auletta, responsabile web dell’Università Niccolò Cusano.

Ricordiamo, infine, che l’università Niccolò Cusano è composta da sei dipartimenti: Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Psicologia, Scienze della formazione e Scienze politiche, e che i tutor sono sempre a disposizione degli allievi per fornire risposte alle domande sia tramite mail sia in chat.



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