LG sperimenta gli schermi arrotolabili

LG sta proprio dimostrando un fascino particolare per le nuove tecnologie da sperimentare sugli schermi. Primo fra tutti ricordiamo lo smartphone, o meglio, il phablet LG G flex con display ricurvo, e adesso una nuova novità: schermi arrotolabili implementati su un televisore!

Si tratta di un 18 pollici con tecnologia OLED, tubo da 6 cm di diametro e la possibilità di essere arrotolato e portato comodamente in giro. LG ci stupisce con una nuova e inedita invenzione che fino a qualche mese fa affondava nella fantascienza.

Di certo questa implementazione serve a ben poco nella vita di tutti i giorni. Nessuno ha la necessità di arrotolare il proprio TV domestico, tranne qualche sporadico caso in cui sarebbe più facile da trasportare, ma guardando più da lontano la situazione e con maggiore lungimiranza possiamo immaginare altri casi in cui farebbe davvero la differenza.

Primo fra tutti sarebbe la possibilità di rendere più comodi da trasportare, e anche più resistenti, i nostri smartphone, che al giorno d’oggi, in molti casi, per via delle dimensioni del display, sono tutt’altro che tascabili! E poi usare il vetro nello schermo li rende davvero molto fragili.

Ovviamente si tratta di un settore ancora “in esplorazione” e i risultati ottenuti sono ancora poco più che soddisfacenti, inoltre implementare schermi arrotolabili sui cellulari è tutt’altro che semplice:

  • Probabilmente peccherebbero in estetica
  • Anche la scocca dovrebbe essere flessibile e non ci si può orientare verso materiali molto pregiati
  • Si dovrebbero sperimentare anche nuovi componenti hardware flessibili e arrotolabili

In compenso però si potrebbe guadagnare spazio riuscendoli a ripiegare almeno su un lato.

Viene inoltre da pensare alla possibile implementazione di schermi ricurvi o arrotolabili anche nella auto, o nelle astronavi, dove lo spazio gioca un ruolo fondamentale!

Si tratta quindi di un qualcosa che ancora trova difficili applicazioni pratiche davvero utili, ma crediamo nel progresso e nella sperimentazione di nuovi device più pratici, anche se, come abbiamo visto, si dovrà scendere a parecchi compromessi.

 

 

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