Lenovo Moto Z: la nostra recensione completa

Dopo averlo provato accuratamente per qualche settimana, oggi noi di newsdigitali.com siamo pronti a recensire uno dei più interessanti smartphone del 2016, il Lenovo Moto Z. Il dispositivo in questione, il primo top di gamma che utilizza ufficialmente il brand Lenovo al posto del tradizionale Motorola, si distingue dal resto dei device, esclusion fatta per LG G5, per la presenza di moduli aggiuntivi, i MODS. Ma scopriamolo insieme nella nostra recensione completa!

UNBOXING

La confezione di questo Lenovo Moto Z è davvero interessante dal punto di vista del contenuto. Appena ci troviamo dinanzi la scatola, abbiamo il nostro primo impatto con l’elegante smartphone mentre nel “livello inferiore” troviamo un paio di cuffie di media qualità (assenti nella nostra versione dedicata alla stampa, ndr.), il Turbo Charger da 5V/3A e l’adattatore per il jack audio 3.5 mm e USB Type-C. Sono presenti anche un bumper trasparente in plastica rigida ed una cover Style Shell in tessuto da porre attraverso un sistema magnetico al retro di Lenovo Moto Z. Assente il cavo USB Type-C per collegare il telefono al computer.

DESIGN E MATERIALI

Quello che spicca agli occhi non appena preso in mano in questo Lenovo Moto Z è sicuramente la sua estrema sottigliezza, dato che è spesso solo 5,2 mm. Il device presenta sul frontale un “family feeling” in comune con i dispositivi Moto della gestione Lenovo di quest’anno, sopratutto per la presenza del sensore d’impronte quadrato presente nella parte inferiore. Sui bordi laterali troviamo, per la parte destra, il tasto d’accensione zigrinato e due pulsanti per la regolazione del volume.

Su quella superiore abbiamo, invece, un foro per il microfono ed un’altro per l’estrazione del vano SIM, posizionato sullo stesso lato. Pulito il lato sinistro, mentre quello inferiore è occupato dal solo ingresso per la USB Type-C. Per quanto riguarda la parte posteriore, oltre alla fotocamera principale e doppio flash, abbiamo invece un accostamento, che sa di già visto, tra vetro e metallo. Tuttavia, è interessante l’accostamento delle due “fasce” in vetro, per lasciar libere le antenne, e il metallo con la sua particolare texture. Sempre sul retro sono presenti poi i contatti per le diverse MODS magnetiche.

L’ergonomia per questo Lenovo Moto Z è assicurata dalle forme squadrate, anche se l’estrema sottigliezza del dispositivo ci indurrà istintivamente a tenere con una presa salda della mano il cellulare per evitare che questo possa cadere.

HARDWARE E PRESTAZIONI

La già decantata accoppiata tra Qualcomm Snapdragon 820 e 4 GB di RAM muovono questo Lenovo Moto Z. In questo caso, il processore montato sullo smartphone ha una frequenza massima di 1,8 GHz e la GPU Adreno 530. Abbiamo poi 32 GB di memoria espandibile tramite MicroSD ed un modulo LTE fino a 450 Mbps oltre che Wi-Fi Dual Band di tipo ac, Bluetooth 4.1 e GPS Glonass. Presente anche un modulo NFC.

Per quanto concerne il sensore d’impronte quadrato presente sulla parte anteriore del dispositivo, sento di muovere una leggera critica nei confronti della casa produttrice. Infatti, seppure il sensore in se è veloce e funzionante anche a schermo spento, mi sarei aspettato più funzioni e gesture utilizzabili su di esso, oltre a quella che permette di bloccare lo smartphone una volta posizionato il nostro dito su di esso.

Nei nostri test con AnTuTu Benchmark il Lenovo Moto Z ha totalizzato circa 128 mila punti, superando LG G5 e Meizu Pro 6S. Sebbene il punteggio sia comunque indicativo, possiamo assicurare che, grazie al mix tra le ottimizzazioni di Lenovo, la presenza di Android Stock e la potenza del processore Snapdragon 820, le prestazioni di questo Moto Z sono assolutamente esenti da lag ed impuntamenti, regalando all’utente un’esperienza rilassante in ogni ambito di funzionamento dello smartphone, dalla navigazione web con Google Chrome all’utilizzo di giochi esosi di risorse come Real Racing.

CONNETTIVITA’ E RICEZIONE

Nella media della sua fascia di appartenenza la ricezione di questo Lenovo Moto Z, in grado di assicurare una buona copertura in ogni situazione. Ottima anche la ricezione di GPS e Wi-Fi.

DISPLAY

L’unità montata su questo Lenovo Moto Z è un buon pannello da 5.5 pollici con risoluzione QuadHD, quindi 2560×1440 pixel, di tipo AMOLED, in grado di offrire una gamma cromatica vivace e definita. Stiamo parlando di un display in linea con gli altri top di gamma aventi la stessa tecnologia, con una buona luminosità ed un sensore sempre pronto a garantire un cambiamento tempestivo del livello di luce. Anche il trattamento repellente per le impronte digitali funziona in maniera eccellente, mentre angoli di visuale estremi portano il pannello a virare i bianchi verso una colorazione azzurrina, come su tutti i device con questa tecnologia.

FOTOCAMERA

Il comparto fotografico del Lenovo Moto Z è composto da un’ottica principale da 13 Megapixel con apertura focale f/1.8 e doppio flash LED dual-tone oltre che messa a fuoco laser. Gli scatti fatti con questo terminale risultano essere ottimi in ogni situazione, sebbene Moto Z dia il meglio di sè nelle condizioni ottimali di luce. Grazie alla messa a fuoco laser, l’autofocus risulta essere veloce e il punta e scatta soddisfacente nella maggior parte delle occasioni.

La modalità manuale, utile nelle situazioni più particolari, è presente nell’interfaccia grafica dell’applicazione fotocamera e permette di settare tutte le impostazioni della camera come ISO, tempo di scatto, focus e bilanciamento del bianco. Presente anche la modalità slow-motion e quella panorama, mentre sono invece assenti gli effetti in tempo reali ed altre impostazioni. Per completare la parte fotografica, ci sentiamo di promuovere le macro, gli scatti con HDR automatico, e le foto scattate con il modulo anteriore, un 5 Megapixel coadiuvato da un flash LED.

Per quanto riguarda, invece, la parte video, possibile fino ad una risoluzione pari al 4K, vengono rispettate le aspettative riguardanti la fascia di prezzo a cui appartiene lo smartphone, grazie ad un’elevato dettaglio e una buona gamma cromatica. Unica critica riguarda forse la presenza di una quantità di rumore video non molto elevata durante le riprese in ambienti non completamente illuminati.

AUDIO

Lenovo Moto Z eroga il suo audio unicamente dallo speaker frontale, il quale funge anche da capsula auricolare per le telefonate. Sebbene il volume non sia molto alto, la qualità dell’audio riprodotto da questo terminale è assolutamente in linea con i principali competitor, con ottime frequenze di bassi e suono cristallino in ogni situazione.

Anche in fase di chiamata Lenovo Moto Z ci da la possibilità di ascoltare ed essere ascoltati in maniera ottimale in ogni condizione ambientale. Assente il jack audio, quindi, ci vedremo obbligati ad utilizzare l’adattatore USB Type-C fornito in dotazione, rendendo impossibile la fruizione di auricolari mentre il Moto Z è in carica.

BATTERIA

La batteria da soli 2600 mAh è sicuramente il tallone d’Achille di questo Lenovo Moto Z, che non riesce a raggiungere la cena durante una giornata di utilizzo intenso. Con due account in push, un account Exchange e tutti i social network in background, a stento si raggiungono le 3.30h di schermo acceso. Utilizzando unicamente la connettività Wi-Fi, senza richiedere una quantità esagerata di prestazioni al processore Snapdragon 820, il telefono ha raggiunto circa 4.30h, ma vietato chiedere di più a questa “piccola” batteria. Lenovo avrebbe dovuto non spingersi così tanto a ridurre lo spessore del terminale a 5.2 mm per poi avere questa autonomia così risicata.

SOFTWARE

Il software presente al momento del lancio su Lenovo Moto Z è Android Marshmallow 6.0 nella sua versione stock, con poche personalizzazioni da parte della compagnia, come l’introduzione di applicazioni proprietarie e l’applicazione per attivare le gesture del terminale.

Appena ricevuto però, il cellulare ha segnalato la presenza di un aggiornamento, che lo ha portato ad aggiornarsi all’ultima versione dell’OS di Google, Android Nougat 7.0. Anche con questa versione, ma sopratutto grazie all’apporto di Android nella sua versione più “pura” e allo Snapdragon 820, l’esperienza d’utilizzo è assolutamente vicina alla perfezione. Non sono presenti, infatti, nessun tipo di lag ed impuntamenti in nessun ambito, sia gaming che quello legato alla navigazione web.

Le poche implementazioni che Lenovo ha integrato in questo Moto Z riguardano le classiche funzioni Moto Display e Moto Actions. Come molti di voi sapranno, la prima funzionalità riguarda la possibilità di visualizzare alcune notifiche ed informazioni rapide semplicemente agitando le proprie mani sullo schermo. Successivamente, grazie a Moto Voice, è possibile attivare la ricerca Google con un comando vocale preimpostato, senza possibilità di eseguire ulteriori azioni. Moto Actions permette, invece, di utilizzare differenti gestures tra le quali possiamo trovare quella per avviare la torcia, la fotocamera e via discorrendo.

MOTO MODS

Sicuramente il punto più interessante da trattare per questo Lenovo Moto Z è quello legato alle Mods, ovvero moduli magnetici che aumentano le funzioni dello smartphone in diversi modi. Grazie a 16 pogo pin magnetici posti sul retro del device, il top di gamma di Lenovo riesce a comunicare con i vari moduli, realizzati dalla compagnia cinese in collaborazione con aziende leader del settore come JBL, Hasselblad, Incipio, Mophie e via dicendo.

Abbiamo avuto modo di provare l’Insta-share Projector, sperimentando quanto possano essere utili questi moduli aggiuntivi. Il Mod in questione permette di proiettare, alla risoluzione massima di 480p, tutti i contenuti che visualizziamo sul nostro smartphone su un muro o superficie bianca fino a 70 pollici. Il proiettore include, inoltre, altri 1100 mAh di batteria esterna, il che garantisce una ulteriore ora di riproduzione senza utilizzare la batteria del Lenovo Moto Z.

Tuttavia, il prezzo del modulo aggiuntivo (pari a più di 300€, ndr.) e la sua utilità nella vita di tutti i giorni, rende l’acquisto di tale Mods poco appetibile.

CONCLUSIONI

Forse è un’occasione mancata questa di Lenovo Moto Z, lanciato con un prezzo pari a 699€ ed arrivato in qualche mese a circa 570€ su Amazon. Sebbene ci sia comunque della buona sostanza alla base di questo terminale, il prezzo di lancio troppo alto sia del device che dei vari moduli aggiuntivi e alcuni piccoli dettagli che avrebbero dovuto essere migliorati, rendono questo primo device a nome Lenovo poco appetibile alla maggior parte degli acquirenti. Forse questo 2017 sarà l‘anno buono per un terminale high-end Lenovo a livello degli altri competitor? Lo scopriremo nei prossimi 12 mesi.

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