Le novità di Facebook F8: il futuro nei prossimi 10 anni

Arrivano puntuali le novità di Facebook sul palco del Mason Center, là dove è andata in scena in queste ore l’ormai classica conferenza F8 dedicata agli sviluppatori. A far da cerimoniere è il padrone di casa Mark Zuckerberg, che ha snocciolato il corposo pacchetto di idee e progetti che, verosimilmente, rappresenteranno l’ossatura portante della piattaforma sociale a tinte blu. Almeno per i prossimi dieci anni. Già, perché il futuro si pianifica con largo anticipo e le novità di Facebook condizioneranno la vita <<social>> dei suoi oltre 900 milioni di utilizzatori. Basti por mente pensare all’ingente dato di 60 miliardi di messaggi al giorno messi in circolazione nelle due applicazioni controllate da Zuckerberg, Messenger e WhatsApp, numero indubbiamente roboante e rimarcato in fase apertura dallo stesso giovane amministratore delegato di Facebook.

Un antipasto, se vogliamo, alle modifiche introdotte su Facebook, tra le quali spicca senza dubbio alcuno i chatbox per Messenger, già abbondantemente anticipati in questi ultimi giorni. A muovere la prima implementazione è l’intelligenza artificiale, uno dei tre capisaldi che Zuckerberg intende sfruttare, a mo’ di jolly, nei prossimi dieci anni. I chatbox permetteranno di offrire tutta una serie di informazioni e servizi in chat, come mostrato sul palco della conferenza F8: così, ad esempio, si potrà recapitare un mazzo di fiori al destinatario, oppure esser aggiornati sulle principali notizie delle varie fonti impostate dall’utente o sulle spedizioni dei vari pacchi che siamo soliti aspettare. Facebook consente dunque agli sviluppatori di creare chatbox per Messenger tramite la piattaforma Facebook Platform: una possibilità importante, a detta di Zuckerberg, allorché migliorerà i servizi offerti dalle aziende ai clienti. Tra gli annunci degni di nota spiccano anche il pensionamento delle password (autenticazione alla piattaforma tramite numero di telefono o email) e le novità di Facebook già chiacchierate in questi giorni, come l’integrazione dei video live in applicazioni di terze parti. Senza dimenticare l’integrazione di Dropxbox su Facebook Messenger.

Nel calderone di novità c’è anche spazio per qualcosa che, in prosieguo, <<cambierà il modo in cui tutti noi vediamo il mondo>>, come affermato dal CEO di Palo Alto. Che, sullo schermo, ha tolto il velo a degli occhiali intelligenti simili ai Google Glass. Già, perché l’intelligenza artificiale avrà modo di scandire nei prossimi anni il futuro e Facebook vuol trovarsi pronta sul detto fronte e nella produzione di hardware capaci di guerreggiare a distanza con Google. <<Noi diamo la possibilità di condividere qualcosa con chiunque. Non creiamo muri bensì li abbattiamo>>, la frecciata di Zuckerberg alla politica del candidato alla Casa Bianca, Donald Trump. Il terzo pilastro del futuro sarà tuttavia la realtà virtuale. Sullo sfondo Oculus Rift, pronto ad immettersi in un mercato che, tra qualche anno, diventerà ancor più in voga. E che potrebbe rivoluzione l’aspetto estetico degli stessi visori, pronti ad assumere le fattezze estetiche di veri e propri occhiali da vista. Ma con a bordo quella tecnologia e quell’intelligenza che ha il retrogusto dolce e piacevole di futuro.

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