La pazienza è la virtù dei forti. Sono passati infatti più di otto mesi da quando HTC ha annunciato senza troppi giri di parole l’approdo di Android 8.0 Oreo sul suo HTC U Ultra e, finalmente, sembra che la questione sia adesso destinata a sbloccarsi in modo pressoché definitivo. Si tratta, nello specifico, del primo smartphone top di gamma presentato dal produttore taiwanese al CES 2017 di Las Vegas, a conti fatti il modello che ha fatto da apripista al nuovo e apprezzato corso targato U11 e U11 Plus.
L’importante aggiornamento di sistema sta approdando in queste ore in Italia e porta con sé tutte le novità distintive di Android 8.0 Oreo, pronte ad impreziosire a questo punto un phablet che, batteria e dimensioni generose a parte, può fregiarsi di una solita certosina costruzione unita ad una fotocamera estremamente performante. Il firmware pesa 1,6 gigabyte, quindi si tratta di un pacchetto abbastanza consistente che necessita giocoforza di un download tramite rete WiFi stabile e sicura e cospicua dose di autonomia residua sul terminale (almeno il 50%). L’aggiornamento è contornato dalle patch di sicurezza Android di gennaio. Recenti ma non recentissime, visto che in molti hanno già provveduto a rilasciare quelle del mese corrente.
HTC sottolinea espressamente alcuni “miglioramenti del sistema”, ma è evidente che l’elemento di maggior rilievo ruoti attorno ad Android 8.0 Oreo e alle novità ad esso relative, come le notification dots, le icone adattive, le notifiche ulteriormente affinate, una migliore gestione del risparmio energetico, il riempimento automatico del testo e, soprattutto, la possibilità di eseguire alcune applicazioni in finestra (come YouTube o Google Maps, ad esempio).
Di concerto con HTC U Ultra, il produttore taiwanese ha già provveduto di recente al rilascio dell’ultima versione del sistema operativo mobile di Google anche su HTC U11 e HTC 10. Una vera e propria chiusura del cerchio, in attesa di capire adesso quali saranno le strategie hardware del futuro, con il nome di U12 che inizia già ad infiammare la rete.
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FONTE: PhoneArena
