Gli USA dicono si alla net neutrality al grido di “Internet è uguale per tutti”

La decisione è stata presa dall’autorità federale per le comunicazioni approvando la net neutrality della rete in quanto “il web è un servizio di pubblica utilità”

Gli USA dicono no al web a due velocità sul proprio territorio. La decisione presa dopo la votazione di oggi, con tre voti a favore e due contrari, è stata decisa dalla Federal Communication Commission vale a dire l’autorità federale per le comunicazioni approvando il principio che enuncia la neutralità della rete. Inoltre qualsiasi provider americano che fornisca servizi internet a barda larga dovrà da ora in poi seguire le regole che sono in vigore per le ” public utility “.

Net neutrality 1

I vari colossi delle telecomunicazioni americane, iniziando da Verizon, fino ad AT&T e TWC, hanno cercato in ogni maniera di trovare il modo per potere fornire, alle aziende che pagano, un servizio più veloce. Ma contro questa ipotesi, lo stesso presidente Barack Obama si è scagliato a gran voce, supportato dai grandi colossi del web tra cui Amazon, Google e Facebook, usando lo slogan ” Internet è uguale per tutti “.

A tal proposito è stato cristallino al riguardo, il numero uno dell’Autorithy stessa, Tom Wheeler dichiarando che “ i provider che oggi offrono servizi a banda larga, che allo stato operano in un regime di autoregolamentazione, dovranno da adesso in poi essere disciplinati così come avviene per le public utility” affinchè il traffico che passa sulle loro reti, sia gestito e controllato in modo da non discriminare nessuno.

E quindi dopo questo no a qualsiasi sorta di corsia preferenziale sul web, le major delle TLC americane, non potranno, in alcun modo, in cambio di tariffe più onerose rendere più veloce l’accesso ai siti nè tantomeno bloccarli o renderli più lenti in quanto la rete fornisce servizi essenziali a tutta la comunità quindi le regole debbono essere chiare, trasparenti ma soprattutto uguali per tutti.

La legge che è stata votata vedrà di certo i colossi delle telecomunicazioni tentare di opporsi in ogni modo possibile alla effettiva applicazione perchè, a loro dire, cercare di regolamentare internet utilizzando norme di public utility risalenti agli anni ’30, potrà creare soltanto limiti e grossi danni alla concorrenza. E già si prevedono azioni legali e dure battaglie nelle aule dei tribunali americani.

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