Facebook sfida Apple e Google nel settore del riconoscimento vocale acquisendo Wit.ai

Facebook sfida Apple e Google, acquisendo la startup Wit.ai e lanciandosi così nel settore del riconoscimento vocale promettendo battaglia a Siri e Google Now.

Facebook inizia il 2015 seguendo la strada intrapresa già nello scorso anno, acquisendo l’ennesima società startup, cercando così di allargare il proprio orizzonte e soprattutto i propri interessi. La società di Zuckerberg ha infatti annunciato l’acquisizione di Wit.ai, giovanissima startup fondata nel 2013, già nota da tempo per il proprio originale sistema di riconoscimento vocale, in grado di elaborare frasi in dati sfruttando un algoritmo originale ed innovativo rispetto a tutta la concorrenza, Siri e Google Now in primis.

Algoritmo di elaborazione originale

Wit.ai, nata come piattaforma open source e che, come ufficializzato da Facebook, rimarrà tale anche dopo l’acquisizione, si differenzia dai diretti concorrenti quali Siri di Apple e Google Now, per la scelta di adottare un algoritmo di elaborazione del tutto originale e che consiste nello scomporre in diverse parti le frasi pronunciate dagli utenti, al fine di riconoscerne perfettamente il significato, anche se non pronunciate seguendo schemi e comandi prefissati in precedenza.

Grazie ai fondi che arriveranno dall’accordo con Facebook, gli sviluppatori potranno così accelerare in modo consistente lo sviluppo del motore di riconoscimento vocale, che promette di rivoluzionare completamente il settore, così come dichiarato in un comunicato dai tre fondatori della startup, Alexandre Lebrun, Willy Blandin e Laurent Landowski che presto trasferiranno l’intera società nel quartier generale di Facebook a Menlo Park:

«È un’incredibile accelerazione nella realizzazione della nostra visione delle cose.Una tecnologia che capisca il linguaggio naturale è una bella fetta della scommessa. Per questo crediamo di poter dare una mano».

Facebook, Wit.ai, Oculus VR… ed ora?

Facebook, annunciando l’acquisizione di Wit.ai non ha comunicato alcun dettaglio sulla somma sborsata per completare l’affare ne tanto meno si è sbilanciata su come sarà utilizzata tale tecnologia, anche se da quanto trapelato potrebbe far parte di una strategia che, dopo l’acquisizione di Oculus VR, potrebbe consentire di realizzare un sistema di esperienza virtuale estremamente immersivo e sofisticato, per un progetto ancora del tutto sconosciuto, ma che visto lo sforzo, in termini economici e di sviluppo da parte di Facbook, potrebbe portare a qualcosa di veramente rivoluzionario nel settore tecnologico.

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