Dati Microsoft in rosso, colpa di Lumia e Windows Phone; bene Xbox e cloud

Il settore mobile aggrava i dati Microsoft inerenti al terzo trimestre fiscale del 2016. Non una sorpresa, invero, bensì una conferma ulteriore dell’ormai prossima dipartita della gamma Lumia, pronta ad esser rimpiazzata entro lo spirare del 2017 dal marchio Surface, che rappresenta per contro uno degli elementi più positivi dell’ultimo fatturato su base trimestrale. Il consuntivo raggranellato dal colosso di Redmond (20.5 miliardi di dollari) si è chiuso con un calo del 6% rispetto all’anno precedente: ad incidere sul detto dato sono soprattutto fattori esterni e contingenti, come l’instabilità del dollaro, l’impatto dei costi di ristrutturazione ed alcune inevitabili manovre finanziarie; una influenza decisiva seppure volubile, senza la quale i dati Microsoft avrebbero potuto esser addirittura positivi, ribaltando il segno meno con una più fruttuosa crescita in misura del sei per cento e relativo fatturato di 22.1 miliardi di dollari. Malgrado i numeri pongano l’accento su una flessione – l’utile operativo e netto sono calati rispettivamente del 20% e 25% se comparati allo scorso anno, nello specifico 5,3 e 3,8 miliardi di dollari – l’azienda statunitense non ha comunque motivo di preoccuparsi, in ragione di un’ottima capitalizzazione di borsa.

Resta tuttavia evidente la flessione registrata nel mercato mobile: gli smartphone Windows Phone smerciati negli ultimi tre mesi hanno toccato quota 3,2 milioni, score in forte ribasso (-73%) se spostiamo l’attenzione a quanto raggranellato esattamente un anno or sono. Numeri quindi negativi, che incidono in modo diretto sul fatturato trimestrale: il pericoloso -46% induce Microsoft a più d’una valutazione, ed è probabile come la prossima mossa in <> di Redmond sia proprio la rimodulazione delle strategie su Surface Phone, in ragione della crescita e degli apprezzamenti del marchio impiegato sui convertibili Windows 10. Se spostiamo l’attenzione sulla linea Surface, è proprio il detto crinale a far segnare positività e rinnovati auspici per il futuro: i buoni riscontri ottenuti sul mercato da Surface Pro 4 e Surface Book (non quantificati tuttavia in modo ufficiale dall’azienda) valgono per Microsoft una crescita del fatturato pari al 61% rispetto allo scorso anno (1,11 miliardi di dollari).

Il fatturato concernente le licenze OEM fa registrare invece una leggera flessione del 2%, numero tutto sommato accettabile se consideriamo la crisi del mercato computer. Microsoft sottolinea come Windows 10 sia installato su oltre 270 milioni di dispositivi attivi, esprimendo per converso soddisfazione per la crescita del 15% nella vendita delle licenze non assimilabili alla catalogazione Pro, allorché quest’ultima ha invece dovuto far fronte ad un calo dell’11% nelle vendite. Ma i dati Microsoft più entusiasmanti giungono con il segmento cloud e Xbox: Azure segna un +120%, mentre Office cresce del 6%; lato gaming, infine, Xbox Live vanta adesso 46 milioni di utenti attivi, che valgono il 26% di crescita su base annua, motivata da Microsoft in ragione della riduzione dei prezzi di listino di Xbox One ed al numero circoscritto di console Xbox 360 vendute.

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