Clamoroso dietrofront Sony: sconsiglia l’uso degli smartphone sott’acqua

Incredibile dietrofront Sony che ha clamorosamente annunciato di non essere responsabile dei guasti sugli smartphone immersi dentro l’acqua, nonostante essi riportino la certificazione IP68.

Se si considera che Sony ha aumentato le sue vendite nel reparto mobile grazie all’impermeabilità dei suoi dispositivi, vantandolo come un punto di forza in diverse campagne pubblicitarie, il tornare sui propri passi non è sicuramente un punto a favore per la società giapponese, anzi. A cadere in questo ripensamento, anche il nuovissimo Xperia Z5, fresco di presentazione ad IFA 2015, anch’esso con tanto di certificazione IP68 che ne garantiva (o meglio non ha mai garantito) la resistenza all’acqua, anche in caso di immersione completa del dispositivo fino ad un massimo di un metro e mezzo d’acqua.

Eppure tanta gente ha acquistato smartphone Sony sopratutto per questa caratteristica. Ed Ora Sony che fa? Cambia la la sua politica riguardo l’impermeabilità dei suoi terminali, enfatizzando il processo con il quale vengono effettuati i test:

Remember not to use the device underwater. The IP rating of your device was achieved in laboratory conditions in standby mode, so you should not use the device underwater, such as taking pictures.Sony devices that are tested for their waterproof abilities are placed gently inside a container filled with tap water and lowered to a depth of 1.5 metres. After 30 minutes in the container, the device is gently taken out and its functions and features are tested. Moving or operating the device while it is submerged is not tested during the laboratory tests. There are also many environmental factors which we could not assess (e.g. water movement or water pressure changes during the movement), if a device is used underwater. Therefore we recommend not submerge our Xperia Z5 in water.

Ora nella pagina di supporto Sony e tramite un commento rilasciato dal team di sviluppo, si dichiara che i dispositivi terminali vengono testati in un ambiente “particolarmente controllato”, ben diverso dall’utilizzo in piscina o al mare. Quindi da oggi andremo tutti nei laboratori Sony per fare scatti sott’acqua? Immaginate la scena?

La scelta di fare una comunicazione del genere è senza dubbio legata alle innumerevole richieste di assistenza sui dispositivi usati sott’acqua ed al tentativo di limitarle in futuro. Sicuramente molti utenti non avranno fatto attenzione al  limite di un metro e mezzo e Sony non è in grado di capire se è stato superato o meno questo limite, ma se si costruisce un ascensore con un peso di portata massima di 400 Kg, l’ascensore non può cadere a 410 Kg, così come il telefono non dovrebbe avere problemi con un superamento limite nel suo utilizzo.

Sta di fatto che le considerazioni non servono a molto, chi ha un telefono Sony con certificazione IP68 non dovrebbe utilizzarlo in acqua perché potrebbe non funzionare più e non ci sarebbe una copertura in garanzia.

Chi di voi dunque acquisterebbe ancora un telefono Sony sull’onda di quest’ultima notizia?

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