Chiusi 17 falsi siti Enel che infettavano PC con CryptoLocker

La Polizia Postale chiude 17 falsi siti Enel che segnalando l’arrivo di una nuova bolletta, infettavano i PC con il pericolosissimo virus CryptoLocker.

La Polizia Postale ha sgominato una grave minaccia informatica per gli utenti italiani attraverso una vasta operazione, che ha consentito l’individuazione e la chiusura di 17 falsi siti Enel, del tutto identici all’originale, ma che attraverso delle false email inviate ad ignari clienti del noto gestore di gas e luce italiano, con la scusa di consentire la visualizzazione dell’ultima bolletta emessa, infettavano i PC, con un pericolosissimo virus.

Pagare per riavere i propri dati

Nello specifico, lo scopo di questi falsi siti Enel era quello di infettare i PC con il virus CryptoLocker, un virus ransomware, nato alla fine del 2013 e del quale esistono diverse varianti ed in grado di infettare i sistemi operativi Windows, criptando e rendendo quindi inaccessibili i dati degli utenti, fino al pagamento di un ingente somma di denaro, circa 300 euro, per decriptare questi file e renderli nuovamente disponibili alle vittime della truffa.

Questa la lista dei 17 falsi siti Enel chiusi dalla Polizia Postale:

  • enel24.net
  • enel24.org
  • enelservizio.com
  • enelservizio.net
  • enel24.com
  • enel-elettrico.org
  • enel-elettrico.com
  • enel-elettrico.net
  • enelelettrico.org
  • enelelettrico.com
  • enelelettrico.net
  • enel-italia24.net
  • enel-italia24.com
  • enelitalia-servizio.net
  • enelitalia-servizio.org
  • enelitalia-servizio.com
  • enelitalia.net

Consigli per evitare truffe da parte di falsi siti web

Gli Istituti di Credito, Società che emettono Carte di Credito, i Gestori Telefonici od utente casalinghe  non chiedono mai la conferma di dati personali tramite e-mail ma contattano i propri clienti direttamente per tutte le operazioni riservate. Diffidate delle e-mail che, tramite un link in esse contenute, rimandano ad un sito web ove confermare i propri dati. Nel caso riceviate una e-mail, presumibilmente da parte della vostra banca o dal vostro gestore, che vi fa richiesta dei riservati dati personali, recatevi personalmente presso il vostro istituto di credito.

Se credete che l´ e-mail di richiesta informazione sia autentica, diffidate comunque del link presente in questa, collegatevi al sito della banca o del gestore che l´ha inviata digitando l´ indirizzo internet, a voi noto, direttamente nel browser, oppure utilizzate l’apposita applicazione rilasciata su Android, iOS e Windows dalla banca o dal gestore.

Verificate sempre che nei siti web dove bisogna immettere dati (account, password, numero di carta di credito, altri dati personali), la trasmissione degli stessi avvenga con protocollo cifrato. Controllate, durante la navigazione in Internet, che l´ indirizzo URL sia quello del sito che si vuole visitare, e non un sito “copia”, creato per carpire dati.

Infine, controllate che, posizionando il puntatore del mouse sul link presente nell´ e-mail, in basso a sinistra del monitor del computer, appaia l´ indirizzo Internet del sito indicato, e non uno diverso.

Alcuni piccoli consigli da seguire, che potrebbero però evitarvi enormi problemi e soprattutto il blocco o peggio ancora il furto dei vostri dati personali.

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