Biotecnologia indossabile Made in Italy: 3 orologi hi-tech per la salute di tutti

Viviamo in un’epoca super innovativa e l’avvento delle nuove tecnologie sta invadendo anche il campo biomedico, cercando di migliorare la salute e il benessere, fisico e mentale, degli utenti. Ci stiamo abituando sempre più facilmente a tutte le “comodità” delle ultime generazioni, dal cellulare, alla tv, alla lavasciuga e al portatile super potente, fino a non poterne più fare a meno, ma difficilmente pensiamo a quanto anche i campi delle biotecnologie, della farmacia e della medicina siano state rivoluzionate negli ultimi decenni; basti pensare anche solo all’avvento dei macchinari per area diagnostica, terapeutica e riabilitativa e alla nascita di nuovi canali comunicativi ed informativi, per rendersi conto che anche (e soprattutto) in questi casi, la tecnologia riveste un ruolo importantissimo ed è proprio per questo che la ricerca e il mercato globale si stanno occupando sempre maggiormente di questa area. Probabilmente però non ci rendiamo neanche conto di quanto, altrettanto rapidamente, stiano giungendo ulteriori novità di ultimissima generazione, che rivoluzioneranno nuovamente il nostro modo di curarci e, in molti casi, serviranno a salvare vite e guarire malattie che oggi, con le attuali risorse, si riescono a malapena a riscontrare.

Oggi in particolare vorremmo parlarvi di 3 orologi un po’ particolari: dal “semplice” salvavita per anziani e disabili, a quello per studiare il morbo di Parkinson, fino a quello che riconosce le crisi epilettiche.

ADAMO

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ADAMO è oggi un prodotto commerciale Torinese, proposto da Caretek, di teleassistenza/monitoraggio wireless in grado di riconoscere particolari situazioni anormali dell’utente, anziano o disabile, e di avvisare tempestivamente parenti e soccorsi. Attraverso dei sensori biometrici, inerziali e luminosi integrati sotto a quadrante e cinturino, misura i movimenti dell’arto superiore, la temperatura a livello cutaneo e, in caso di necessità dell’utente, il battito cardiaco; ma anche la temperatura e la luminosità dell’ambiente circostante – per definire, con più sicurezza, la presenza di stati febbrili o disagio termico – e la rimozione dal polso – per riconoscere, immobilità anomale dell’utente- e, ovviamente, il livello di carica della batteria. Dispone inoltre di un pulsante arancione ben visibile, che può essere premuto in caso di pericolo, per allertare chi di dovere.

Maggiori informazioni disponibili sul sito del produttore.

PD-WATCH

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Pd-watch è invece un orologio in grado di diagnosticare il morbo di Parkinson, ideato e prototipato da un giovane bioingegnere lucano – Luigi Battista – con il supporto di alcuni collaboratori e il finanziamento della Think4South. Dalle dimensioni di 4x5x2 cm (+ cinturino) e 36 grammi di peso, contiene al suo interno: una scheda elettronica con sensore inerziale, che misura il tremore, ed un microcontrollore e un dispositivo di memorizzazione, per raccogliere i dati relativi all’intensità del tremore e, anche tramite internet, trasferirli su una piattaforma online. L’orologio viene quindi indossato dal paziente per uno o più giorni e, come una sorta di Holter cardiaco, viene poi restituito al medico che potrà quindi studiare i grafici e i risultati, elaborati tramite un calcolatore, per definire la terapia migliore.

Maggiori informazioni disponibili sul sito del produttore.

EMBRACE

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Infine, ma non meno importante, Embrace – creato dalla startup milanese Empatica in collaborazione con il MIT – è un dispositivo wearables medicale. I primissimi prodotti di Empatica (l’E2 e l’E3) avevano l’obiettivo di misurare il livello di stress dell’utente, sfruttando dati fisiologici come la temperatura e la conduttività cutanea o il battito del cuore; ma quest’ultimo modello è molto di più: è un orologio intelligente, che anticipa le crisi epilettiche, monitorando la frequenza elettro dermica (attraverso vari sensori), in grado quindi di inviare un avviso all’utente stesso (una vibrazione sempre crescente) in caso si preannunci una crisi, ma anche ai familiari, che riceveranno una notifica sul proprio smartphone, attraverso una app.

Maggiori informazioni disponibili sul sito del produttore.

Articolo realizzato da Denise Di Capua

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